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  • Mercoledì 1 agosto 2018

I “Lupi della notte”, i motociclisti amici di Putin, sono arrivati in Slovacchia

Hanno stabilito una nuova "base europea" in un paesino a nord-est di Bratislava, preoccupando non poco il governo locale

Alcuni motociclisti dei "Lupi della notte" di fronte all'ambasciata russa a Bratislava (VLADIMIR SIMICEK/AFP/Getty Images)
Alcuni motociclisti dei "Lupi della notte" di fronte all'ambasciata russa a Bratislava (VLADIMIR SIMICEK/AFP/Getty Images)

I “Lupi della notte”, gruppo di motociclisti russi amici del presidente russo Vladimir Putin e più noti con il nome inglese “Night Wolves”, hanno aperto una loro base in Slovacchia, precisamente nel paesino di Dolná Krupá, una settantina di chilometri a nordest di Bratislava. La notizia è stata commentata con toni preoccupati dal governo slovacco, per diverse ragioni: negli ultimi anni si è parlato dei “Lupi della notte” per il loro appoggio all’annessione della Crimea alla Russia, perché considerano la NATO (di cui la Slovacchia è membro) un’organizzazione criminale e ritengono Stalin un grande eroe, e perché sono accusati dal governo americano di avere avuto un coinvolgimento diretto nella guerra in Ucraina orientale. Per questo, secondo il presidente slovacco Andrej Kiska, sono un rischio alla sicurezza nazionale del paese.

I “Lupi della notte” dividono il complesso a Dolná Krupá con un gruppo nazionalista chiamato NV Europa e guidato da Jozef Hambálek, che si considera anche capo della divisione slovacca dei motociclisti russi.

Non ci sono molte informazioni su cosa si faccia all’interno del complesso o quali siano gli obiettivi dei due gruppi. Un giornalista di Radio Free Europe è riuscito a filmare la base dall’alto con un drone, prima di essere fermato e minacciato dallo stesso Hambálek. Nelle immagini riprese si vedono vecchi carri armati e mezzi corazzati: i “Lupi della notte” hanno detto che intendono trasformare il complesso in un museo della Seconda guerra mondiale che onori le unità sovietiche che andavano in motocicletta.

Il membro più noto del gruppo è il suo leader, Alexander Zaldostanov, conosciuto anche come “il chirurgo”. Nel corso degli ultimi anni Zaldostanov ha stretto un’alleanza molto forte con Putin e i due si sono fatti fotografare insieme in diverse occasioni. Zaldostanov è uno dei molti cittadini russi sottoposti a sanzioni americane e accusati di essere coinvolti nell’annessione russa della Crimea e nella rivolta separatista filo-russa in Ucraina orientale. Secondo il governo statunitense, tra le altre cose, i “Lupi della notte” «sono stati strettamente legati alle unità speciali russe e hanno aiutato a reclutare miliziani separatisti per Donetsk e Luhansk», le due autoproclamate repubbliche autonome filo-russe in Ucraina orientale.

Alexander Zaldostanov viene insignito di una medaglia al valore dal presidente russo Vladimir Putin a Mosca, 14 marzo 2013 (AP Photo/RIA-Novosti, Mikhail Klimentyev, Presidential Press Service)

Nel 2015, inoltre, alcuni dei motociclisti russi furono respinti al confine tra Bielorussia e Polonia nel mezzo di un viaggio da Mosca a Berlino organizzato per celebrare i 70 anni dalla vittoria sovietica contro i nazisti: la Polonia si rifiutò di farli entrare nel suo territorio perché riteneva il loro viaggio una «provocazione». Nel 2016 diventarono invece una notizia in Lettonia: le autorità lettoni espulsero il capo locale dei “Lupi della notte”, Igor Lakatosh, per ragioni di sicurezza.

Il governo slovacco ha espresso grande preoccupazione per la presenza dei “Lupi della notte” sul suo territorio. Il presidente Kiska ha detto di considerare l’organizzazione come «uno strumento del regime [russo] che è stato coinvolto nell’occupazione di un paese vicino», riferendosi all’intervento russo in Ucraina. Il ministro degli Esteri slovacco, Peter Susko, ha detto a BBC che il suo governo sta monitorando attentamente le attività dei “Lupi della notte”, ma ha aggiunto che è complicato prendere provvedimenti di qualche tipo: «loro sostengono di essere un club», ha detto Susko, «non sono un’organizzazione governativa, ed è per questo che è difficile intervenire tramite il canale dell’ambasciata [russa]». La Slovacchia è membro della NATO e dell’Unione Europea: fino all’1 gennaio 1993 fu parte della Cecoslovacchia, paese alleato di Mosca negli anni della Guerra Fredda.