Elfi, spiriti e altre credenze magiche d’Islanda

Raccontati attraverso le fotografie delle persone che ci credono e dei posti che le ispirano, nel progetto della spagnola Bego Antón


«Ci sono elfi in Islanda», scrive la fotografa Bego Antón nell’introduzione del suo libro, The Earth is Only a Little Dust Under Our Feet, pubblicato da Overlapse: dal 2013 ha visitato l’Islanda per parlare del mondo delle creature folcloristiche e delle credenze mistiche delle persone che ci vivono.

«E anche fate, unicorni, huldufolk (elfi, ndr), troll, nani della spiaggia, spiriti d’acqua, di montagna e fantasmi. Gli islandesi non lanciano pietre nell’aria, per paura di colpire uno di questi esseri misteriosi. Non saltano sulle pietre, nel caso un huldufolk vivesse all’interno. […] Ho viaggiato da nord a sud e da est a ovest attraverso l’isola, alla ricerca dei luoghi in cui vivono questi esseri magici. Principalmente stavo cercando le persone che riescono a vederli, chiedendo a ogni distributore di benzina, biblioteca, negozio di alimentari o hotel se c’era qualcuno nella zona che poteva comunicare con gli Esseri della Terra. Se c’è un posto in cui credere nella magia, l’Islanda è quel posto».

Antón ha iniziato il progetto nel 2013 quando, mentre si trovava in Islanda, si è imbattuta nel sito di una scuola che teneva corsi su elfi e creature magiche. Da quel momento ha fotografato le aurore boreali, i paesaggi, gli oggetti e le persone che ha incontrato, usando i colori e la luce per far risuonare nelle sue immagini le credenze degli islandesi con cui ha parlato. Alcuni dicevano di poter vedere le aure, altri collezionavano pietre e piume che, dicono, trasmettono energia, o le raccontavano storie di luoghi e elfi poi raccolte nel libro.

Bego Antón è una fotografa spagnola: insegna fotografia a Barcellona e Madrid, e i suoi lavori sono stati pubblicati sul blog di fotografia del New York Times, dal National Geographic, Guardian, Esquire e Le Monde, tra gli altri, ed esposti in tutto il mondo. Altre foto si possono vedere sul suo sito, qui, o sul suo account Instagram.

La copertina del libro