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  • Domenica 17 giugno 2018

Alla Casa Bianca c’è una persona che ricompone i fogli strappati da Trump

Apparentemente è il metodo che Trump usa per disfarsi dei documenti che ha già letto, che però per legge devono essere conservati

(BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)
(BRENDAN SMIALOWSKI/AFP/Getty Images)

Per gli effetti di una legge entrata in vigore nel 1978, lo staff del presidente degli Stati Uniti è tenuto a conservare ogni documento passato fra le sue mani, per ragioni di trasparenza: tutto deve essere archiviato. La segreteria di Barack Obama usava cartelle di colore diverso a seconda dei documenti che arrivavano dalla Casa Bianca. Il metodo usato dallo staff dell’attuale presidente Donald Trump, almeno fino a qualche mese fa, era molto più caotico perché risentiva di una vecchia abitudine che Trump non ha mai perso: quella di stracciare i fogli che non gli servono più, a volte in pezzetti molto piccoli. E quindi bisognava rimetterli insieme, tutti. Lo ha raccontato Politico in un recente articolo.

«Usavamo lo scotch chiaro. Mettevamo insieme i pezzi, li incollavamo insieme, e poi consegnavamo indietro il documento», ha raccontato a Politico il funzionario Solomon Lartey, che ha fatto parte dell’ufficio tecnico che aiuta lo staff di Trump. Una volta restaurato, ciascun documento finisce ai National Archives, l’archivio governativo che si trova a Washington, poco distante dalla Casa Bianca (e che dispone di un edificio ancora più ampio a College Park, in Maryland).

Lartey ha raccontato che nei primi mesi dell’amministrazione Trump un intero dipartimento del suo ufficio era occupato a ricomporre i documenti stracciati dal presidente. Non tutti erano soddisfatti di questo andazzo: Reginald Young Jr., un collega di Lartey, ha detto a Politico che il compito che gli era stato assegnato «sembrava l’incarico più umile che potevano assegnarci escluso rovistare nei cestini». Sollecitata da Politico, la Casa Bianca non ha voluto commentare le dichiarazioni dei due funzionari.

Sempre secondo Politico, alcuni collaboratori di Trump gli hanno consigliato di abbandonare questa abitudine, ma «gli avvertimenti non hanno avuto alcun effetto sul suo comportamento», ha raccontato a CNN la giornalista di Politico che si è occupata di questa vicenda, Annie Karni. Nonostante le difficoltà, i collaboratori di Trump stanno cercando di rispettare la legge e ogni giorno provano a radunare tutti i documenti con cui ha avuto a che fare il presidente, esclusi quelli puramente personali.

Non sappiamo se Trump sia riuscito a smettere di stracciare tutti i fogli che gli capitano a tiro. Lartey e Reginald Young Jr. sono stati licenziati in primavera, così come diversi membri del loro ufficio, apparentemente senza una spiegazione (da mesi l’amministrazione Trump sta licenziando i funzionari e dipendenti che avverte come ostili al presidente e al nuovo gruppo dirigente).

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