Conte ha concluso le consultazioni

Il presidente del Consiglio incaricato ha incontrato i gruppi parlamentari: già domani potrebbe tornare al Quirinale per presentare il suo futuro governo

(ANSA/ETTORE FERRARI)
(ANSA/ETTORE FERRARI)

Oggi il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha svolto le sue consultazioni con le forze politiche. Conte, sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega, ha ricevuto ieri l’incarico di formare il governo dal presidente della Repubblica. Come da prassi, Conte ha accettato “con riserva”, cioè ha detto che farà sapere se accetta l’incarico solo dopo aver interpellato le forze politiche. Visto che Lega e Movimento 5 Stelle hanno la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento, le consultazioni di oggi sono state poco più di una formalità: in serata, Conte ha detto davanti ai giornalisti che domani elaborerà «una proposta da sottoporre al presidente della Repubblica» Sergio Mattarella, cioè la lista dei ministri del suo governo.

I tempi che porteranno all’insediamento del governo Conte non sono stati ancora comunicati ufficialmente, ma è probabile che Conte sarà ricevuto dal Quirinale domani o nei prossimi giorni. In quel momento, presentando al presidente della Repubblica la lista dei ministri del suo futuro governo, “scioglierà” tecnicamente la riserva. Quest’ultimo è il passaggio più delicato e per questa ragione potrebbe anche esser rimandato fino alla prossima settimana. Solo dopo questo passaggio il nuovo governo giurerà davanti al presidente della Repubblica.

Nelle ultime settimane il presidente Mattarella ha fatto diversi accenni alla Costituzione e ai precedenti storici che assegnano al presidente della Repubblica la facoltà di nominare i ministri. Secondo le più diffuse interpretazioni giornalistiche, è un segnale con il quale Mattarella vuole comunicare che farà di tutto per bloccare la nomina di ministri che non gli sono graditi o che considera inadeguati. Il più sgradito di tutti, al momento, sarebbe Paolo Savona, professore di Economia e feroce critico della Germania e dell’euro che la Lega vorrebbe nominare ministro dell’Economia. La Lega però insiste e Salvini ha detto pubblicamente questa settimana che senza Savona all’Economia il paese rischia di tornare al voto.

In questi giorni sui giornali circolano numerosi nomi di altri potenziali ministri, più o meno fantasiosi. Quello che sembra essere certo è che i due leader di partito, Salvini e Di Maio, saranno entrambi ministri, così come i loro più stretti collaboratori: per la Lega si parla di Giancarlo Giorgetti, Gian Marco Centinaio, Nicola Molteni e Roberto Calderoli. Per il Movimento 5 Stelle si fanno i nomi di Alfonso Bonafede, Vincenzo Spadafora e Laura Castelli.