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  • Domenica 11 febbraio 2018

Chi sono Ermal Meta e Fabrizio Moro, che hanno vinto Sanremo

Meta è albanese, Moro romano: entrambi hanno partecipato diverse volte al Festival e sono anche autori di canzoni per altri

Ermal Meta e Fabirizo Moro, premiati al Festival di Sanremo (ANSA/CLAUDIO ONORATI)
Ermal Meta e Fabirizo Moro, premiati al Festival di Sanremo (ANSA/CLAUDIO ONORATI)

Fabrizio Moro ed Ermal Meta hanno vinto il Festival di Sanremo 2018 con la canzone “Non mi avete fatto niente”. Meta e Moro sono arrivati davanti alla band Stato Sociale e ad Annalisa. “Non mi avete fatto niente” è stata scritta dopo l’attentato di Manchester al concerto della popstar americana Ariana Grande, e cita nel testo diversi luoghi in cui negli ultimi anni ci sono stati attacchi terroristici. Durante la settimana del Festival si era parlato della canzone perché era stata accusata di violare il regolamento del Festival in quanto molto simile a “Silenzio” che e fu presentata a Sanremo 2016 da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali. Dopo «valutazioni tecniche», l’8 febbraio l’organizzazione ha riammesso in gara la canzone. Ma chi sono i loro interpreti?

La storia di Ermal Meta

Ermal Meta ha 36 anni, è nato in Albania e vive in Italia da quando ha 13 anni: si trasferì a Bari, in Puglia, insieme alla famiglia. Iniziò a fare musica facendo il chitarrista nel gruppo Ameba 4, che partecipò al Festival di Sanremo del 2006 nella sezione dedicata ai giovani: la canzone si intitolava “Rido… forse mi sbaglio”. Sempre insieme agli Ameba 4 incise un album per l’importante Sugar Music, la casa discografica di Caterina Caselli. Poco dopo l’uscita di quell’album il gruppo si sciolse e nel 2007 Meta fondò il gruppo La Fame di Camilla, che tra il 2009 e il 2012 fece tre dischi. Nel 2010 Meta partecipò di nuovo a Sanremo, sempre nella categoria riservata ai giovani. Anche i La Fame di Camilla si sciolsero ed Ermal Meta è solista dal 2012.

Oltre a essere cantante, Meta è anche un apprezzato compositore: ha scritto canzoni per Patty Pravo, Marco Mengoni, Emma, Giusy Ferreri e Francesca Michielin, tra gli altri.

Meta ha anche inciso le canzone “Tutto si muove” e “Volevo perdonarti, almeno”, che potreste aver sentito se guardavate la serie tv Braccialetti rossi.

Meta ha partecipato a Sanremo anche nel 2016, sempre nella categoria delle “nuove proposte”, con la canzone “Odio le favole”. L’anno scorso arrivò al terzo posto – dietro a Francesco Gabbani e Fiorella Mannoia – con la canzone “Vietato morire”. Il 9 febbraio è uscito Non abbiamo armi, il suo terzo disco da solista.

La storia di Fabrizio Moro

Fabrizio Moro ha 42 anni, è nato a Roma nel quartiere San Basilio, e i genitori sono di origini calabresi. Il suo nome vero nome è Fabrizio Morbici. Iniziò a fare musica negli anni Novanta e ha partecipato al Festival di Sanremo sei volte: la prima volta nel 2000, con la canzone “Un giorno senza fine” e nel 2007 con la canzone “Pensa”, che parlava delle vittime di mafia. Con “Pensa”, Moro vinse la sezione riservata ai “Giovani”, oltre al premio della critica intitolato a Mia Martini.

Nel 2008 Moro arrivò terzo a Sanremo con “Eppure mi hai cambiato la vita”: parla di sua madre e Moro disse di aver avuto l’idea per la canzone mentre guidava sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Quell’anno, nella serata in cui i cantanti in gara potevano cantare insieme a un ospite, Moro cantò la canzone con Gaetano Curreri, leader e cantante degli Stadio.

Moro ha partecipato a Sanremo anche nel 2008 (“Non è una canzone”) e nel 2017 (“Portami via”).  Una tra le sue canzoni più note, non presentata a Sanremo, è “Libero”, che uscì nel 2008.

Così come Meta, anche Moro è stato autore di diverse canzoni di altri cantanti, per esempio delle canzoni “La mia felicità” di Emma Marrone e “Sono solo parole” di Noemi. Dal 2015 Moro è anche tra i professori della trasmissione televisiva Amici di Maria De Filippi. Il 9 febbraio è uscito Parole rumori e anni, il suo nuovo disco.