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  • Martedì 31 ottobre 2017

C’è stato un attentato a New York

Un uomo alla guida di un furgone ha investito diverse persone a Manhattan: ci sono almeno 8 morti e 11 feriti, il responsabile è stato arrestato

Biciclette sulla pista ciclabile - New York, 31 ottobre 2017
(AP Photo/Craig Ruttle)
Biciclette sulla pista ciclabile - New York, 31 ottobre 2017 (AP Photo/Craig Ruttle)

Martedì pomeriggio, quando in Italia erano circa le 20.30, un furgone ha colpito uno scuolabus e investito diverse persone su una pista ciclabile nella zona sud di Manhattan, New York. Ci sono almeno 8 morti e 11 feriti, che sono in condizioni gravi ma non critiche. L’uomo alla guida del furgone – che secondo i giornali americani è originario dell’Uzbekistan e ha 29 anni – è stato ferito da colpi d’arma da fuoco sparati dalla polizia e poi arrestato. Il sindaco di New York Bill de Blasio ha confermato che le autorità americane stanno trattando l’incidente come un atto di terrorismo. Due fonti hanno raccontato al New York Times che scendendo dal furgone l’uomo ha gridato Allahu Akbar, “Dio è il più grande” in arabo.

Il governatore di New York Andrew Cuomo ha aggiunto che stando alle informazioni disponibili al momento sembra che l’uomo abbia agito da solo, senza l’appoggio di una rete. Anche il presidente americano Donald Trump l’ha lasciato intendere, nel suo primo tweet dopo l’incidente. Un’ora dopo Trump ha pubblicato un tweet contro lo Stato Islamico (o ISIS), senza però collegarlo all’attacco di oggi.

La dinamica dell’incidente sembra essere stata chiarita. L’uomo alla guida del furgone ha invaso la pista ciclabile investendo diverse persone. Dopo alcune decine di metri ha colpito uno scuolabus, e poco dopo ha abbandonato il furgone. La polizia di New York ha detto che una volta sceso l’uomo ha mostrato un’arma da paintball e un’altra ad aria compressa.

(Il Post)

Non abbiamo molte informazioni sull’uomo arrestato: la polizia ha solamente detto che ha 29 anni e che è stato ferito all’addome. I giornali americani ne hanno pubblicato il nome e la nazionalità – uzbeka – e altre scarne informazioni ancora non confermate.