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  • Domenica 22 ottobre 2017

La Domenica sportiva

Ci sono le scarpe personalizzate di LeBron James e c'è un giocatore di baseball che rischia grosso, con quella gomma da masticare

Il portiere del Benfica Mile Svilar tiene la palla fuori dalla porta per provare a convincere l'arbitro del fatto che non sia entrata, mentre Juan Mata del Manchester United esulta per il gol, il 18 ottobre a Lisbona
(Laurence Griffiths/Getty Images)
Il portiere del Benfica Mile Svilar tiene la palla fuori dalla porta per provare a convincere l'arbitro del fatto che non sia entrata, mentre Juan Mata del Manchester United esulta per il gol, il 18 ottobre a Lisbona (Laurence Griffiths/Getty Images)

Mile Svilar è nato il 27 agosto del 1999. Fa il portiere, ha giocato per molto tempo in Belgio, nell’Anderlecht, e quest’anno è stato comprato dal Benfica. Mercoledì scorso ha ugiocato la sua prima partita di Champions League, diventando il portiere più giovane ad aver mai giocato nel torneo. Tutto questo non ve lo avremmo raccontato se durante la partita contro il Manchester United Svilar non avesse fatto un errore ingenuo, che ha permesso al Manchester di segnare l’unico gol della partita ed è costato la terza sconfitta consecutiva al Benfica. Svilar ha bloccato il pallone calciato su punizione dagli avversari, ma lo ha trattenuto e indietreggiando per recuperare l’equilibrio lo ha fatto entrare in porta, insieme a lui. Svilar si è scusato con il pubblico, ma ha continuato a ricevere incoraggiamenti e alla fine della partita è stato consolato sia dai compagni di squadra che dai giocatori del Manchester.

Un’altra storia interessante arriva dalle scarpe di LeBron James, quelle con la scritta “equality”, usate nella partita di NBA contro i Boston Celtics. Per regolamento, i giocatori della lega non possono inginocchiarsi durante l’inno statunitense in segno di protesta (come è successo su altri campi). Le scarpe sono una delle cose che i giocatori della lega personalizzano da sempre, ma questa è una delle prime volte in cui viene fatto per mandare un messaggio politico.