Dieci anni fa agli Oscar

Le foto della cerimonia del 2007, quando finalmente vinse Martin Scorsese, con tantissime facce ancora note, ma più giovani

Penelope Cruz - 25 febbraio 2007
(Kevin Winter/Getty Images)
Penelope Cruz - 25 febbraio 2007 (Kevin Winter/Getty Images)

Prima ancora che Leonardo DiCaprio vincesse l’Oscar, e prima ancora che si iniziasse davvero a parlare di Leonardo DiCaprio che non vinceva mai l’Oscar, c’è stato un tempo in cui si parlava di Martin Scorsese che non vinceva mai l’Oscar. Quel tempo finì il 25 febbraio 2007, quando durante la 79esima edizione degli Oscar – al Kodak (ora Dolby) Theatre di Los Angeles – The Departed vinse il premio per il Miglior film (che però va ai produttori, non ai registi) e Scorsese quello per la Miglior regia. Quello resta per ora il suo unico Oscar, nonostante le nomination (per la regia, il film o la sceneggiatura) prese grazie a Toro Scatenato, L’ultima tentazione di Cristo, Quei bravi ragazzi, L’età dell’innocenza, Gangs of New York, The Aviator, Hugo CabretThe Wolf of Wall Street. Per dare l’Oscar a Scorsese salirono sul palco altri tre registi niente male: Steven Spielberg, George Lucas e Francis Ford Coppola. Fecero una scenetta che ancora viene ricordata, anche perché Coppola e Spielberg scherzarono sul fatto che, a differenza loro, Lucas non aveva (e ancora non ha) vinto l’Oscar. Nel ritirare il premio Scorsese disse invece: «Potete controllare ancora una volta la busta?».

Oltre a Scorsese, Spielberg, Lucas e Coppola a quegli Oscar c’erano anche Ellen DeGeneres (che li condusse per la prima volta, senza pizza o selfie da record) e poi, tra gli altri: Beyoncé, Penelope Cruz, Cate Blanchett, Gwyneth Paltrow, Nicole Kidman, Tom Cruise e Katie Holmes, George Clooney, Meryl Streep, John Travolta, Jennifer Lopez, Robert Downey Jr., Tom Hanks, Clint Eastwood, e un molto giovane Ryan Gosling. Che abbiate 15 o 50 anni queste foto non vi faranno sentire vecchi perché non ne riconoscete i protagonisti; vi faranno sentire vecchi perché li riconoscerete tutti, vedendoli diversi.

L’edizione del 2007 degli Oscar non ebbe un unico grande film vincitore perché The Departed vinse solo quattro Oscar: oltre a film e regia anche Miglior montaggio e Miglior sceneggiatura non originale (il film era un remake di Infernal Affairs, un film del 2002 ambientato a Hong Kong ed era in parte ispirato alla storia poi diventata il film Black Mass). The Departed parla di un agente della polizia (Leonardo DiCaprio) infiltrato nella mafia irlandese di Boston e di un membro di quella mafia (Matt Damon) che è a sua volta infiltrato nella polizia. Il boss mafioso è interpretato da Jack Nicholson. Se vi dovesse essere venuta voglia di rivederlo, fate caso al fatto che ogni volta che qualcuno sta per morire si vede una X nell’inquadratura (fatta da una recinzione, da due pezzi di scotch o da cose di questo tipo): è un omaggio a una cosa che fece Howard Hawks nel suo Scarface del 1932.

Nel 2007 i candidati per l’Oscar al Miglior film erano ancora cinque (ora sono nove): oltre a The Departed, Lettere da Iwo Jima di Clint Eastwood, Babel di Alejandro González Iñárritu, Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton e Valerie Faris e The Queen di Stephen Frears. Il secondo film con più premi (tre) fu però Il labirinto del fauno del regista messicano Guillermo del Toro. Era un film straniero candidato anche tra i film stranieri, ma vinse l’Oscar per fotografia, scenografia e trucco. L’Oscar per il Miglior film straniero andò invece al film tedesco Le vite degli altri, su un agente della Stasi, la polizia segreta della Germania dell’Est, che deve spiare una famosa coppia.

Il Miglior attore degli Oscar del 2007 fu Forest Whitaker, per aver interpretato Idi Amin in L’ultimo re di Scozia; Helen Mirren vinse invece per aver interpretato la regina Elisabetta II in The Queen. Whitaker vinse in una categoria in cui c’erano anche DiCaprio (che era però candidato per Blood Diamond – Diamanti di sangue), Ryan Gosling (protagonista di Half Nelson) e Will Smith (per La ricerca della felicità di Gabriele Muccino). Nella categoria di Mirren c’erano Penelope Cruz, Judi Dench, Kate Winslet e Meryl Streep, alla 14esima nomination della sua carriera, per Il diavolo veste Prada. Già allora era un record, ma intanto sono diventate 20. Nella stessa categoria di Whitaker c’era invece Peter O’Toole: l’attore, morto nel 2013, era all’ottava e ultima nomination della sua carriera (nessuna trasformatasi in un Oscar).

Alan Arkin fu premiato come Migliore attore non protagonista per Little Miss Sunshine e Jennifer Hudson vinse grazie a Dreamgirls l’Oscar per la Miglior attrice non protagonista. Una scomoda verità, il film con l’ex vicepresidente Al Gore, vinse il premio per il Miglior documentario e quello per la Miglior canzone: “I Need To Wake Up”.

Il premio del 2007 per il Miglior film d’animazione andò a Happy Feet: il regista, se non doveste ricordarvelo, era George Miller, quello di Babe, maialino coraggioso e di Mad Max: Fury Road (sì: gli piace cambiare genere). Tra gli altri film nominati o vincenti (di Oscar un po’ meno importanti) di quell’anno ci sono anche Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (il secondo della saga), Diario di uno scandalo, I figli degli uomini, Apocalypto, The Prestige, Flags of Our Fathers (una sorta di film parallelo a Lettere da Iwo Jima), The IllusionistMarie Antoniette, la cui costumista italiana Milena Canonero vinse il terzo dei suoi quattro (per ora) Oscar. Fu anche assegnato un Oscar alla carriera a Ennio Morricone (che poi ne ha vinto uno l’anno scorso per la Miglior colonna sonora di The Hateful Eight). Céline Dion cantò “I Knew I Loved You”, una canzone fatta sulla base del famoso tema di C’era una volta in America.