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  • Sabato 11 febbraio 2017

L’Italia di rugby ha perso contro l’Irlanda

È finita 63-10 e per l'Italia è la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella di domenica scorsa con il Galles

(VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
(VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)

Aggiornamento al termine della partita: l’Irlanda ha battuto l’Italia nella prima partita della seconda giornata del Sei Nazioni: è finita 63-10. Per l’Italia è la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di domenica scorsa contro il Galles; nella prima giornata del Sei Nazioni l’Irlanda aveva invece perso in trasferta contro la Scozia. La prossima partita dell’Italia sarà il 26 febbraio contro l’Inghilterra, in trasferta. L’Italia ha fatto una sola meta, nel primo tempo e non è praticamente mai stata in partita.

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La nazionale italiana di rugby giocherà oggi pomeriggio alle 15.25 contro l’Irlanda allo Stadio Olimpico di Roma, nella seconda giornata del torneo Sei Nazioni. Nella prima giornata, che si è disputata una settimana fa, l’Italia ha perso contro il Galles per 33 a 7. Non ha ottenuto nemmeno un punto in classifica (ha perso con più di sette punti di svantaggio) e ora si trova in ultima posizione. La partita di oggi sarà ancora più difficile di quella giocata domenica scorsa contro il Galles: l’Irlanda è una delle favorite del torneo ma ha perso la prima partita contro la Scozia, e ha bisogno di rimettersi subito in corsa per non perdere ogni possibilità di vittoria.

Contro il Galles l’Italia è rimasta in partita per i primi quaranta minuti, facendo molto bene quello che doveva fare: reggere gli attacchi avversari per poi reagire. Ma nel suo momento migliore ha segnato solo sette punti: poi il Galles ha sfruttato i calci di punizione ingenuamente concessi dall’Italia, ha rimontato e ha vinto. L’allenatore della Nazionale Conor O’Shea (che da giocatore ha ottenuto 35 presenze con la nazionale irlandese), nel preparare la partita contro l’Irlanda è ripartito proprio dall’ottimo primo tempo della settimana scorsa, con l’obiettivo di evitare un calo di prestazione nell’ultima fase di gara. In un’intervista data questa settimana, O’Shea ha detto: «Dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo controllare, sui dettagli che fanno la differenza. Sono molto positivo, so di avere a disposizione materiale umano e grande potenziale in questo gruppo di giocatori, so che nei prossimi due o tre anni più di qualcuno riderà e non sarà d’accordo con me, ma diventeremo una squadra veramente valida».

Oggi l’Italia partirà con una formazione titolare più esperta di quella usata contro il Galles: ci saranno dal primo minuto Leonardo Ghiraldini, pilone, e Simone Favaro, terza linea, che dopo il capitano Sergio Parisse sono i giocatori più esperti in rosa. Sono stati confermati inoltre tutti i giocatori con cui O’Shea si è complimentato al termine dell’ultima partita, e cioè Edoardo Padovani, Maxime Mbandà e Carlo Canna.

L’Irlanda giocherà all’Olimpico con l’obiettivo di guadagnare più punti possibili per rimediare alla sconfitta contro la Scozia, quindi oltre a vincere cercherà di segnare almeno quattro mete per ottenere cinque punti “bonus” in classifica. Nel primo tempo dell’esordio nel Sei Nazioni la Scozia ha superato l’Irlanda sia tatticamente che individualmente, e ha saputo sfruttare al massimo le sue difficoltà individuandone i punti più vulnerabili. Nel secondo tempo l’Irlanda ha fatto quello che ci si aspettava di vedere dalla seconda favorita del torneo: nonostante sia stata colta di sorpresa nei primi quaranta minuti, si è via via adattata al gioco avversario come solo poche grandi squadre riescono a fare, tanto da segnare due mete. La Scozia tuttavia è riuscita a restare in partita e a vincerla grazie a due calci di punizione.

L’Irlanda è una delle prime cinque nazionali al mondo, con giocatori di grande qualità come la terza linea Jamie Heaslip e il mediano d’apertura Jonathan Sexton. Negli ultimi tempi ha rinnovato molto la sua rosa, introducendo parecchi giocatori giovani e molto promettenti. A novembre è stata la squadra che ha battuto la Nuova Zelanda, che veniva da 18 vittorie di fila: poi ha vinto nettamente contro il Canada e perso di misura (9-21) il ritorno della partita contro la Nuova Zelanda. Una settimana dopo ha vinto 27-24 contro l’Australia, nazionale terza nel ranking mondiale.

A meno che non si verifichino condizioni particolari, l’Italia affronterà una partita molto più complicata di quella giocata contro il Galles. Se la vittoria sembra improbabile, l’Italia potrebbe comunque venirne fuori bene se starà in partita per ottanta minuti, senza commettere troppe ingenuità e senza concedere troppi calci di punizione agli avversari. C’è poi il discorso della crescita complessiva della squadra: è una cosa che nel rugby, soprattutto italiano, richiede molto tempo. O’Shea allena l’Italia da meno di un anno, sta lavorando per un progetto a lungo termine e questo è il suo primo Sei Nazioni: aspettiamoci dei miglioramenti ma senza concentrarsi troppo sul punteggio finale.