La vita all’ombra di una centrale nucleare

Le foto che Andrea Pugiotto ha scattato a Saint-Vulbas, dove si trova l'impianto francese più vicino all'Italia

Vie Chez la Central, Andrea Pugiotto

Nel suo progetto Vie Chez la Central il fotografo italiano Andrea Pugiotto ha fotografato Saint-Vulbas, un comune francese di un migliaio di abitanti che si trova accanto alla centrale nucleare di Bugey, a 35 chilometri a est di Lione.

Pugiotto ha spiegato:

«Nell’immaginario collettivo italiano, l’energia nucleare ha sempre suscitato una gran paura: nessuno vorrebbe trovarsi una centrale davanti alla porta di casa. Negli altri Paesi europei, però, la situazione è molto diversa, come si vede bene a Saint-Vulbas: vicino alla centrale nucleare di Bugey c’è un centro abitato con case grandi e confortevoli, allevamenti di bestiame, campi agricoli… Molte persone scelgono di trasferirsi proprio accanto alla centrale per usufruire di tutta una serie di vantaggi che altrimenti non avrebbero: energia elettrica gratuita, abitazioni dotate di ogni comfort a costi irrisori, ampi spazi e servizi di ogni tipo.
“Godiamo di enormi privilegi vivendo qui, conduciamo una vita che gli altri ci invidiano, e il rischio è lo stesso che altrove. Non è un paradiso?” spiegano gli abitanti della zona».

Pugiotto è stato a Saint-Vulbas nel 2012 per circa una settimana, girando la zona in auto e portandosi dietro la macchina fotografica e una scala, per creare un punto di vista alternativo e distaccato: «Ero semplicemente un osservatore non coinvolto nella scena, volevo che ogni immagine riportasse le esatte proporzioni di ciò che mi stava di fronte». L’impianto di Bugey è la centrale nucleare francese più vicina all’Italia, da cui dista poco più di cento chilometri in linea d’aria (e circa 200 da Torino): occupa una superficie di 100 ettari sulla riva destra del fiume Rodano e ogni anno produce in media l’equivalente del 40 per cento del consumo energetico della regione del Rodano-Alpi. In tutte le fotografie di Pugiotto l’attenzione è catturata dalle sue quattro torri di raffreddamento, in contrasto con l’ambiente rilassato e immerso nel verde che le circonda.

Pugiotto si è avvicinato alla fotografia dopo un’esperienza come impiegato all’aeroporto di Venezia: osservando migliaia di persone viaggiare per il mondo, ha raccontato di aver sentito l’esigenza di raccontare storie e ha capito che la fotografia poteva essere un buon modo per farlo. Ha pubblicato su riviste come SportWeek, Io Donna,, Rolling Stone e Domus, tra gli altri. I suoi lavori raccontano il rapporto delle persone con i luoghi, i modi di vivere e gli ambienti in cui si svolge la vita delle persone. Di lui avevamo già pubblicato il reportage Kentucky Neighborhood, sulle periferie statunitensi, altri lavori li trovate sul suo sito.