All’inizio della 16ma giornata di Serie A, si pensava che questo turno – il terzultimo prima della sosta natalizia – sarebbe potuto coincidere con una parziale riapertura del campionato. La Juventus infatti doveva giocare il derby fuori casa, per giunta contro un Torino forse mai veramente competitivo come quest’anno. Il Napoli era impegnato a Cagliari e una fra Roma e Milan, che giocheranno contro stasera alle 21, avrebbe avuto la possibilità di avvicinarsi alla Juventus. È successo che il Napoli ha vinto 5 a 0 in Sardegna, confermando quanto di buono fatto vedere nelle ultime settimane, ma nel derby di Torino la Juventus è riuscita prima a recuperare un gol di svantaggio, poi a segnarne altri due negli ultimi minuti della partita, ottenendo così la sua sedicesima vittoria negli ultimi ventuno derby. La partita sarebbe potuta terminare tranquillamente in parità, per quanto si era visto, ma la Juventus, quest’anno più degli altri, riesce a ottenere spesso il massimo risultato col minimo sforzo, aiutata anche dalla gran forma dei suoi attaccanti Higuaín e Mandžukić, e dalla rosa così ampia da potersi permettere di far entrare Paulo Dybala e Miralem Pjanić a partita in corso, e non in una partita qualunque.
Nelle altre partite, sabato la Lazio è andata a vincere a Genova in casa della Sampdoria, restando così nelle prime cinque posizioni senza perdere ulteriori punti dopo la sconfitta nel derby contro la Roma. Il Crotone ha vinto 2 a 1 contro il Pescara, che in questo modo ha superato di un punto al terzultimo posto in classifica. Il Palermo continua a perdere mentre Bologna ed Empoli fanno ancora fatica a mettere insieme dei punti per più di una giornata di campionato; cosa che invece sta riuscendo all’Udinese di Del Neri, che ha vinto 3 a 1 in casa dell’Atalanta, che ha concluso il suo periodo migliore, ma non è detto che non ritorni a vincere con continuità. Nel posticipo delle 20.45 l’Inter, soffrendo e rischiando come al solito, è riuscita in qualche modo a battere 2 a 0 il Genoa.
È tornato il Napoli
Ora si può dire, dopo le tre convincenti vittorie di fila messe insieme dalla squadra di Sarri nell’ultima settimana. Un ritorno iniziato prima con la vittoria per 3 a 0 contro l’Inter, in cui il Napoli a tratti ha giocato in maniera più che eccellente, proseguito poi con la vittoria più importante delle ultime settimane, a Lisbona contro il Benfica, che gli ha garantito il primo posto nel girone di Champions League e quindi il passaggio agli ottavi con tutti i benefici del caso, economici e motivazionali. Per ultima, la larga vittoria di domenica a pranzo contro il Cagliari, squadra che ancora una volta ha dimostrato di avere dei seri problemi in difesa. In questo momento i tre attaccanti esterni del Napoli, soprattutto Mertens e Callejon, possono essere considerati fra i migliori d’Europa nel loro ruolo. Il capitano Marek Hamsik è una certezza, affiancato da uno dei giovani più promettenti (ma non è una novità) del nostro campionato, il 22enne Piotr Zieliński. Sarri ha ancora alcune cose da migliorare, tra cui le prestazioni di Manolo Gabbiadini e della difesa, che spesso commette errori ingenui. Ma il campionato italiano ha ritrovato una delle sue squadre più belle e divertenti.
I compiti dell’Inter
Della oltremodo deludente prima parte di stagione disputata dall’Inter fin qui si è già parlato molto: ora, per la squadra allenata da Pioli, per salvare quello che resta e cercare di ripartire non rimane altro che evitare altri brutti risultati – e magari anche altre figuracce – e cercare di portarsi a ridosso della zona che vale la qualificazione all’Europa League, torneo di cui ora, dopo la definitiva eliminazione ai gironi, l’Inter non si dovrà più preoccupare. Domenica sera l’Inter ha vinto 2 a 0 contro il Genoa, ma ha rischiato prima di andare in svantaggio, poi di subire il pareggio e infine di perdere. A evitare tutto questo, oltre che la serata negativa dell’attacco genoano, ci ha pensato il portiere Samir Handanovic, il cui contributo risulta sempre decisivo, anche nelle partite perse o in quelle in cui commette qualche errore. Per il resto l’Inter continua ad affidarsi ai suoi giocatori particolarmente in giornata, come lo è stato ieri il croato Brozovic, autore di entrambi i gol; come lo era fino a qualche settimana fa Mauro Icardi e come alcune volte lo sono stati Ivan Perisic e Joao Mario.
L’ultimo della sua specie
Sergio Pellissier, attaccante del Chievo Verona, valdostano di 37 anni, ieri ha segnato il suo 100mo gol in Serie A, l’ultimo di una carriera iniziata negli anni Novanta nelle giovanili del Torino e passata quasi interamente con il Chievo, con cui gioca dal 2000, e quasi sempre in Serie A. Ieri ha segnato un gol da centravanti puro, approfittando di un brutto retropassaggio della difesa del Palermo che Pellissier ha previsto con qualche decisivo secondo di anticipo. Per origini, caratteristiche e carriera, Pellissier può essere considerato l’ultimo vero “bomber di provincia“ italiano, ovvero uno di quegli attaccanti che hanno passato la loro carriera quasi interamente giocando per squadre piccole segnando un sacco di gol, spesso con movimenti e acrobazie difficilmente associabili a giocatori con tali caratteristiche. I suoi gol più belli li potete vedere tutti qua, mentre quello di ieri qua.
(Getty Images/Getty Images)
La classifica aggiornata
Con la vittoria nel derby la Juventus ha conservato il suo vantaggio in classifica, in attesa della partita fra Roma e Milan di stasera. Il Napoli si è portato al quarto posto mentre l’Atalanta è scesa in sesta posizione. Palermo e Pescara non si muovono dalle ultime due posizioni mentre Empoli e Bologna piano piano si allontanano dalla zona retrocessione.