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  • Mercoledì 28 settembre 2016

Il missile che tirò giù il volo MH17 veniva dalla Russia

Lo dicono gli investigatori olandesi, che hanno presentato le loro conclusioni dopo mesi di indagini sull'aereo precipitato in Ucraina nel 2014

Il JIT a Nieuwegein, nei Paesi Bassi, il 28 settembre 2016 (EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)
Il JIT a Nieuwegein, nei Paesi Bassi, il 28 settembre 2016 (EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

Il team internazionale guidato dagli investigatori olandesi (JIT) che sta indagando sull’abbattimento del volo MH17 di Malaysia Airlines, l’aereo precipitato in Ucraina nel luglio 2014, ha presentato oggi le conclusioni del suo lavoro durante una conferenza stampa a Nieuwegein, nei Paesi Bassi. Secondo il JIT, il volo MH17 fu abbattuto da un missile Buk lanciato dai territori dell’Ucraina orientale controllati dai separatisti filo-russi. Dalle indagini è emerso anche che il lanciamissili su cui era montato il missile arrivò dalla Russia, e che dopo il lancio fu riportato in territorio russo. Gli investigatori hanno confermato una ricostruzione che già era stata fatta da diverse fonti, tra cui il blogger britannico Eliot Higgins. Hanno anche detto che la loro non è un’accusa contro la Russia. Poco dopo la conferenza stampa del JIT, la portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zacharova, ha definito l’indagine del team “parziale e politicamente motivata”.

Il volo MH17 precipitò il 17 luglio 2014 vicino a Grabovo, in Ucraina orientale. L’aereo era partito da Amsterdam verso mezzogiorno del 17 luglio e sarebbe dovuto atterrare a Kuala Lumpur, in Malesia, verso mezzanotte, dopo circa 12 ore di volo. A bordo c’erano 283 passeggeri provenienti da diversi paesi – europei, australiani, canadesi, indonesiani, malesi, neozelandesi e filippini – e 15 membri dell’equipaggio: morirono tutti nell’incidente.

Il JIT ha detto di avere individuato 100 persone collegate al lancio e al trasporto del missile Buk, ma che finora nessuno è ancora stato incriminato formalmente. C’è da stabilire chi diede l’ordine di trasportare il lanciamissili in Ucraina orientale e chi ordinò il lancio. Il JIT ha però citato diversi testimoni che hanno assistito allo spostamento del lanciamissili dalla Russia all’Ucraina. Dilbert Paulissen, il capo dell’unità investigativa nazionale olandese, ha detto che il missile che ha colpito l’aereo di Malaysia Airlines fu lanciato a circa sei chilometri a sud di Snizhne, una piccola città che dall’aprile 2014 è parte dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, controllata dai ribelli separatisti filo-russi (il sito del lancio è stato confermato anche dai dati satellitari forniti dagli Stati Uniti e dall’Agenzia Spaziale Europea). Il volo MH17 cadde a circa 25 chilometri dal punto di lancio del missile e la maggior parte dei rottami fu trovata vicino a Grabovo.

Le conclusioni raggiunte dal JIT confermano quanto era stato sostenuto lo scorso anno da un’indagine dal Consiglio investigativo sulla sicurezza olandese, che però non aveva dato indicazioni più specifiche sul posto da cui era stato lanciato il missile. Il rapporto del JIT sarà usato per mettere in piedi un processo penale contro i responsabili, quando saranno individuati. Fino a oggi la Russia e i separatisti filo-russi hanno negato qualsiasi coinvolgimento nell’abbattimento del volo MH17.