(Julian Finney/Getty Images)
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Olimpiadi, cos’è successo domenica notte

L'oro di Usain Bolt sui 100 metri, un nuovo record del mondo nei 400, la vittoria di Andy Murray nel torneo singolo di tennis e una gran gara di salto in lungo

(Julian Finney/Getty Images)

Alle Olimpiadi in corso a Rio de Janeiro, è stata la notte di Usain Bolt, che ha vinto un altro oro nei 100 metri: il settimo della sua carriera alle Olimpiadi e il primo a Rio. Sempre nell’atletica, poi, c’è stata la vittoria di un per-niente favorito corridore sudafricano nei 400 metri maschili: partendo dall’ottava corsia Wayde van Niekerk ha fatto anche il nuovo record del mondo, battendo quello di Michael Johnson che resisteva dal 1999.

Per l’Italia è stata una giornata tutto sommato positiva. Tania Cagnotto ha vinto la medaglia di bronzo nella gara di tuffi dal trampolino di tre metri, facendosi superare solo dalle inarrivabili cinesi Shi Tingmao e He Zi: è stata la prima medaglia olimpica in una gara individuale per Cagnotto, che è la più forte tuffatrice italiana di sempre. Poi certo, per rendere la giornata ancora più speciale una delle due tuffatrici cinesi, He Zi, ha ricevuto una proposta di matrimonio proprio sotto al podio dal fidanzato Qin Kai, uno dei tuffatori più forti della Cina. Lei ha detto sì. La nazionale italiana di spada maschile ha vinto la medaglia d’argento, dopo essere stata sconfitta dalla Francia in finale per 31-45. L’oro italiano di domenica è stato vinto da Niccolò Campriani: sì, ancora lui. Dopo avere vinto la gara nella carabina da 10 metri, domenica Campriani ha vinto nella carabina da 50 metri da tre posizioni. Una brutta notizia è arrivata invece dalla pallanuoto: la nazionale italiana maschile ha perso 10-7 contro gli Stati Uniti, ed è stata la seconda sconfitta nel torneo dopo quella subita contro la Croazia. L’Italia è comunque qualificata ai quarti di finale, dove incontrerà la Grecia.

Per gli appassionati di basket: la nazionale statunitense ha rischiato di perdere, di nuovo. Questa volta contro la Francia, che comunque è una squadra niente male, una delle più forti d’Europa. Gli Stati Uniti del basket erano arrivati a Rio de Janeiro stravincendo tutte le partite preolimpiche, ma ora stanno faticando parecchio (avevano già rischiato di perdere sia contro l’Australia sia contro la Serbia). Altri due risultati notevoli: la Spagna ha battuto la Lituania di 50 punti, un’enormità; e la Nigeria ha sconfitto inaspettatamente la Croazia di 14 punti.

Il primo oro di Usain Bolt a Rio de Janeiro
Il giamaicano Usain Bolt ha vinto il suo primo oro a Rio de Janeiro, nei 100 metri: ha corso in 9.81, un tempo di 22 centesimi superiore al record del mondo stabilito da lui stesso nel 2009. Dietro di lui è arrivato l’americano Justin Gatlin – l’avversario storico di Bolt – mentre al terzo il giovane canadese Andre De Grasse. Quella di oggi è la settima medaglia di Bolt alle Olimpiadi: tutte d’oro. Sia a Pechino 2008 che a Londra 2012 Bolt vinse la gara dei 100, dei 200 e della staffetta 4×100 con la squadra giamaicana.

Bolt ha 30 anni, è nato a Trelawny in Giamaica e dal 2008 è il velocista più forte del mondo: con la sua struttura fisica “strana” per un velocista – è alto quasi due metri, e ha gambe molto lunghe – ha una corsa particolarmente slanciata ed elegante, che spesso lo fa soffrire nella parte iniziale dei 100 metri ma che lo rende imprendibile sulla distanza. È successo così anche in questa finale: Gatlin – che in passato è stato squalificato per doping per quattro anni, e oggi è stato fischiato dal pubblico – è partito fortissimo ed era davanti nei primi metri, ma Bolt è venuto fuori da metà gara in poi.

Usain BoltUsain Bolt dopo la vittoria del 100 metri (Shaun Botterill/Getty Images)

Le altre due medaglie dell’atletica, e l’incredibile record nei 400 metri
Nei 400 metri l’oro è andato al sudafricano Wayde van Niekerk, che ha fatto anche il nuovo record del mondo sulla distanza: 43,03 secondi. Van Niekerk ha superato il precedente record (43,18 secondi) che apparteneva allo statunitense Michael Johnson e che resisteva dal 1999. Nessuno pensava che sarebbe stata una gara così veloce: van Niekerk – in ottava corsia – è partito molto forte, troppo all’apparenza. Ci si aspettava che calasse nella seconda parte della gara, e che venisse superato dai due favoriti Kirami James (Grenada) e LaShawn Merritt (Stati Uniti), ma così non è stato (James e Merritt sono arrivati rispettivamente secondo e terzo, entrambi con un tempo inferiore ai 44 secondi). L’incredibile gara di van Niekerk, e il suo altrettanto incredibile record del mondo, hanno stupito così tanto i presenti che un giornalista ha chiesto all’atleta sudafricano se fosse dopato (non sono dopato, ha risposto lui).

Nel salto triplo ha vinto la colombiana Caterine Ibarguen, che ha saltato 15,17 metri, una misura notevole. Dietro di lei sono arrivate la venezuelana Yulimar Rojas (14,98 metri) e la kazaka Olga Rypakova (14,74 metri). Ibarguen ha dato spettacolo e ha fatto urlare e festeggiare i moltissimi tifosi colombiani che erano presenti allo stadio per seguire la gara.

IbarguenLa colombiana Caterine Ibarguen festeggia la medaglia d’oro nel salto triplo (ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images)

La mediocre Olimpiade della scherma italiana
La squadra italiana maschile di spada – formata da Andrea Santarelli, Marco Fichera, Enrico Garozzo e Paolo Pizzo – ha ottenuto la medaglia d’argento, dopo avere perso la finale contro la Francia. Quella di domenica è stata l’ultima gara di scherma a queste Olimpiadi: l’Italia ha chiuso con quattro medaglie, una d’oro – di Daniele Garozzo nel fioretto individuale – e tre d’argento. Lo si può considerare un cattivo risultato: l’Italia è uno dei paesi più forti al mondo nella scherma, e a Londra 2012 le medaglie erano state sette, di cui tre d’oro. In almeno due casi una medaglia è stata vicinissima: la nazionale italiana ha perso la finale per il bronzo sia nel torneo femminile di sciabola a squadre – in cui le atlete italiane si sono lamentate per l’arbitraggio della semifinale – sia nel fioretto maschile.

FENCING-OLY-2016-RIO Enrico Garozzo della squadra italiana di spada maschile dopo la sconfitta in finale (KIRILL KUDRYAVTSEV/AFP/Getty Images)

Simone Biles ha vinto un altro oro, questa volta al volteggio
La fortissima ginnasta statunitense ha ottenuto un punteggio complessivo di 15.966, grazie a un’esecuzione eccellente. La gara aveva già avuto un certo sviluppo drammatico. Come ha scritto il Guardian, «la sola partecipazione di Biles ha costretto le sue avversarie a provare mosse rischiose e pericolose nella speranza di batterla». La principale avversaria di Biles, la nordcoreana Hong Un-jong, è stata sorteggiata per saltare per prima. Hong Un-jong è una delle più forti campionesse di volteggio al mondo e una delle pochissime a eseguire un salto molto difficile, il “triplo avvitamento Yurchenko”. Dopo un primo salto buono ma non sufficiente per battere Biles, Hong Un-jong ha provato a eseguire il “triplo avvitamento Yurchenko” al secondo salto. Non è andata bene: ha completato il terzo avvitamento ma è atterrata male, cadendo di schiena. Ha finito la gara al sesto posto.

L’Olimpiade di Biles non è finita: gareggerà ancora nelle gare individuali della trave e del corpo libero. Biles ha 19 anni, è alla sua prima Olimpiade ma da quando ne ha 17 domina la ginnastica artistica con le sue vittorie e la superiorità delle sue esecuzioni. In molti l’hanno definita la migliore ginnasta di sempre: Nasta Liukin, che vinto l’oro alle Olimpiadi del 2008, ha detto che «in questo momento nessuno può batterla»; l’ex ginnasta statunitense Mary Lou Retton, medaglia d’oro nel 1984, l’ha definita «la ginnasta con più talento che abbia mai visto»; Bela Karolyi, leggendario allenatore e coordinatore della nazionale di ginnastica statunitense, l’ha paragonata a Nadia Comaneci, che prima di Biles era considerata la più formidabile ginnasta di sempre.

Simon BIlesSimone Biles al volteggio (Patrick Smith/Getty Images)

Le prime finali della lotta greco-romana
Sono state quelle della categoria maschile sotto ai 59 chili e sotto ai 75 chili. La finale della categoria dei 59 chili è stata vinta dal lottatore cubano Ismael Borrero, che ha battuto ai punti il giapponese Shinobu Ota: quella di Borrero è stata la prima medaglia d’oro di Cuba a queste Olimpiadi. La finale dei 75 chili è stata invece vinta dal russo Roman Vlasov, campione in carica e uno dei lottatori più forti al mondo nella sua categoria. Vlasov – che durante la semifinale contro il croato Bozo Starcevic era praticamente svenuto per via di una presa al collo – ha battuto il danese Mark Overgaard Madsen.

WRESTLING-OLY-2016-RIO-PODIUM Roman Vlasov sul podio (JACK GUEZ/AFP/Getty Images)

Per ora Viviani è secondo nell’ “omnium”
Una delle gare principali del ciclismo su pista è il cosiddetto “omnium”, cioè una specialità che comprende le sei principali discipline che si praticano su pista (scratch, inseguimento individuale, corsa a eliminazione, corsa a cronometro, giro lanciato e corsa a punti). Oggi si sono corse le prime tre, domani si correranno le rimanenti. La gara di corsa a eliminazione è la più “crudele”, diciamo così: si fanno un certo numero di giri di pista e chi arriva ultimo al traguardo viene eliminato. Si va avanti finché non vengono eliminati tutti i corridori, tranne uno. Oggi l’ultimo a rimanere in pista è stato l’italiano Elia Viviani, che da alcune stagioni alterna le gare su strada a quelle su pista (con ottimi risultati, quest’ultime). Viviani è attualmente al secondo posto in classifica dietro al francese Thomas Boudat ma davanti a ciclisti molto forti, come Mark Cavendish. Le ultime tre gare, decisive per la classifica finale, si terranno a Ferragosto.

CYCLING-TRACK-OLY-2016-RIO Elia Viviani dopo la vittoria nella gara a eliminazione (ODD ANDERSEN/AFP/Getty Images)

Libania Grenot si è qualificata per la finale dei 400 metri
La campionessa europea in carica sui 400 metri ha disputato stanotte la terza e ultima semifinale sui 400 femminili. Grenot è arrivata terza dietro le due migliori al mondo della specialità, l’americana Allyson Felix e la bahamense Shaunae Miller. Alla finale si qualificavano le prime due di ciascuna batteria più le due atlete col miglior tempo tenendo conto di tutte e tre le semifinali: è stato il caso di Grenot, che con 50.60 ha ottenuto il miglior tempo fra le atlete che non si erano qualificate automaticamente. I 400 metri femminili sono la tipica disciplina in cui c’è un ristretto gruppo di atlete inarrivabili – in questo caso le americane e le caraibiche – e dietro tutti gli altri. Anche solo entrare in una finale del genere vale come una medaglia. La stessa Grenot a fine gara si è detta contentissima, lasciando intuire che arrivare in finale fosse il suo obiettivo sin dall’inizio. A meno di sorprese, la finale sarà vinta con un tempo intorno ai 49 secondi. Per Grenot, l’obiettivo realistico è quello di battere il primato italiano dei 400 di 50.30, stabilito da lei stessa nel 2009.

Bonus: la seconda semifinale è stata vinta dalla giamaicana Shericka Jackson, che dopo un gran finale ha migliorato il suo record personale di ben 15 centesimi, scendendo da 49.99 a 49.84. Per parecchi secondi dopo la fine della gara, Jackson sembrava incredula del suo stesso tempo, e le sue buffe smorfie sono circolate subito su Twitter.

Murray ha battuto Del Potro
La finale del torneo maschile di tennis è stata molto combattuta: è durata più di quattro ore, con diversi scambi lunghi e di gran livello. Se la giocavano il britannico Andy Murray, uno dei più forti tennisti della sua generazione e campione in carica, e l’argentino Juan Martín Del Potro, che a sorpresa ha disputato un grandissimo torneo. Del Potro era una vecchia scommessa del tennis mondiale: dopo aver vinto gli US Open a soli 20 anni, nel 2009, ha avuto una carriera piena di problemi fisici. A queste Olimpiadi è arrivato da 137esimo del ranking mondiale. Si è fatto notare da subito eliminando il più forte tennista di questi anni, Novak Djokovic: in finale è entrato dopo aver battuto Rafael Nadal, altro fortissimo tennista. Contro Murray, Del Potro se l’è giocata alla pari: ai prossimi Slam della stagione tennistica bisognerà tenerlo d’occhio. Murray intanto è diventato l’unico tennista nella storia delle Olimpiadi a vincere due ori nel torneo singolare.

TENNIS-OLY-2016-RIO (LUIS ACOSTA/AFP/Getty Images)

Le altre medaglie di oggi
Nel sollevamento pesi femminile oltre 75 chilogrammi l’oro è andato alla cinese Meng Suping, davanti alla nordcoreana Kim Kuk-hyang e alla statunitense Sarah Robles. Suping ha sollevato 307 chili, uno in più di Kim. Nelle parallele asimmetriche femminile l’oro è andato alla russa Alija Mustafina, l’argento alla statunitense Madison Kocian e il bronzo alla tedesca Sophie Scheder.
Nei pesi leggeri 60 chili maschili si sono disputate le semifinali, che hanno già stabilito i due pugili che andranno sicuramente a medaglia: il cubano ad Lazaro Alvarez, che ha battuto il brasiliano Robson Conceicao, e il francese Sofiane Oumiha, che ha battuto il mongolo Otgondalai Dorjnyambuu.

Suping MengLa cinese Suping Meng durante la gara sollevamento pesi oltre 75 chilogrammi (Laurence Griffiths/Getty Images)

Che tempi di reazione avete rispetto a Bolt?
Sul proprio sito il New York Times ha pubblicato un giochino che simula la partenza da una gara di velocità, con i comandi dei giudici di gara e lo sparo: solo che al posto che partire di corsa, bisogna schiacciare il cursore o premere il dito sullo schermo.

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