Il 7 luglio la casa di moda romana Fendi ha festeggiato i suoi 90 anni con una sfilata davanti alla Fontana di Trevi: 40 modelle hanno camminato su una passerella di plexiglass trasparente, dando l’impressione di avanzare direttamente sull’acqua. È stata una delle sfilate più scenografiche dell’anno, in linea con la tendenza sempre più frequente ad allestire le passerelle in ambienti suggestivi, per impressionare gli ospiti, far ricordare l’evento e mostrare lo spirito creativo degli stilisti e l’identità del marchio. Abbiamo messo insieme dieci delle sfilate che gli esperti e i giornalisti di moda ricordano per la scenografia spettacolare o l’allestimento particolarmente originale, da quella di Pierre Cardin nel deserto cinese a quella di Louis Vuitton nella Cour Carrée, il cortile quadrato del Louvre di Parigi.
Dior all’Opéra Garnier di Parigi
Nel 1997 John Galliano presentò la collezione per la primavera-estate 1998 di Christian Dior, di cui era direttore creativo, all’Opéra Garnier di Parigi. La sfilata e la collezione erano ispirate alla marchesa Luisa Casati (1881-1957), una donna molto eccentrica, amica e mecenate di artisti e scrittori tra l’inizio del Novecento e gli anni Venti. Alla fine della sfilata, sulle modelle, che avevano sfilato scendendo le scale dell’Opéra, scese una pioggia di coriandoli a forma di farfalla. All’epoca Galliano lavorava a Dior da circa un anno.
Fendi sulla Grande muraglia cinese
Anche nel 2008 Fendi scelse come sfondo un monumento per presentare la collezione primavera-estate, la Grande muraglia cinese. La sfilata si tenne il 19 ottobre 2007, in un tratto della muraglia a circa 90 minuti in automobile da Pechino. Fu un vero e proprio spettacolo, anche perché la collezione era già stata presentata tre settimane prima a Milano. Sfilarono 88 modelle perché in Cina l’8 è considerato il numero della prosperità, e si pensa porti fortuna. L’evento costò circa 9 milioni di euro.
Pierre Cardin nel deserto cinese
Sempre in Cina, sempre nel 2007, si tenne la sfilata della collezione primavera-estate dello stilista francese Pierre Cardin (famoso per i suoi vestiti all’avanguardia e dalle forme geometriche, e per aver inventato nel 1954 il cosiddetto “bubble dress”). La passerella venne allestita nel deserto tra le dune della Mingsha Shan, la “Montagna della sabbia che canta” – chiamata così per il suono del vento sulla sabbia – non lontano dalla città di Dunhuang, che si trova nella parte occidentale della provincia del Gansu, lungo il percorso della Via della Seta.
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I carri e le oche di Sonia Rykiel For H&M
Il primo dicembre 2009 fu presentata la prima collezione di intimo nata dalla collaborazione tra la stilista francese Sonia Rykiel e il marchio di fast-fashion H&M. La sfilata si tenne al Grand Palais di Parigi, un grande padiglione espositivo di ferro e vetro, costruito per l’Esposizione universale del 1900. Le modelle vennero trasportate in mezzo al pubblico su grandi carri simili a quelli del carnevale: su uno andavano in altalena, su un altro pedalavano sulle biciclette, su un altro ancora erano sdraiate o sedute su letti inclinati. La sfilata – che aveva come sfondo una riproduzione luminosa della Torre Eiffel – venne aperta da un gruppo di oche addestrate, che inaugurò il percorso seguito dai carri.
(FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty Images)
Moncler alla Grand Central Station di New York
Quello che Moncler organizzò nel febbraio 2011 alla Grand Central Station di New York non fu una sfilata ma un flash mob: 363 ballerini, 163 dei quali indossavano abiti da sci e maschere sugli occhi, si misero a ballare nel centro della stazione indossando l’ultima collezione di Moncler Grenoble, la linea che reinterpreta gli stili e i capi storici dell’azienda. L’evento fu ideato dal belga Etienne Russo, uno dei più importanti organizzatori di sfilate al mondo.
Chanel, in aereo
Un’altra casa di moda che organizza sfilate dall’ambientazione eccezionale è Chanel: alcune si sono svolte in luoghi significativi (come il Paseo del Prado, la principale via del passeggio dell’Avana, dove si è tenuta la sfilata dell’ultima collezione cruise), altre all’interno di scenografie molto teatrali. Per la collezione primavera-estate 2012 le modelle sfilarono sulla replica del corridoio di un aeroplano con gli spettatori seduti sulle poltrone, dopo che nel 2008 il direttore creativo Karl Lagerfeld aveva presentato la Chanel Cruise Collection nell’hangar dell’aeroporto di Santa Monica, con le modelle che scendevano da un aereo (vero in questo caso) con il logo di Chanel. La collezione primavera-estate 2016 è stata infine presentata nel Gran Palais di Parigi, allestito come se fosse un aeroporto.
La giostra di Louis Vuitton
La giostra è un’ambientazione molto sfruttata nelle scenografie delle sfilate. Tra le più suggestive ci fu quella per la collezione prêt-à-porter primavera-estate 2014 di Louis Vuitton, l’ultima disegnata dallo stilista Marc Jacobs per la casa di moda francese. La sfilata si tenne il 2 ottobre 2013 nella Cour Carrée, il cortile quadrato del Louvre di Parigi. Oltre alla giostra, nera come la maggior parte della scenografia e degli abiti, c’era una grande fontana, le scale mobili da cui scendevano le modelle, un grande orologio e un ascensore in ferro battuto.
Chanel, in un supermercato
Un’altra sfilata di Chanel ricordata per l’allestimento è quella del 4 marzo 2014 per la collezione autunno-inverno 2014-15, presentata in un supermercato allestito appositamente nel Grand Palais di Parigi: le modelle sfilarono in corsie affiancate da scaffali pieni di bottiglie, scatole di tè e biscotti a marchio Chanel. Alcune reggevano i cestelli, altre spingevano i carrelli e si fermavano ogni tanto a leggere l’etichetta dei prodotti o a scegliere la frutta.
Givenchy e lo skyline di New York
La collezione prêt-à-porter primavera-estate 2016 di Givenchy è stata presentata all’aperto su un molo di New York, il Pier 26, nel giorno del quattordicesimo anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle, l’11 settembre 2015. La sfilata fu preceduta da una performance dell’artista Marina Abramovic: per un’ora, mentre il sole tramontava sul fiume Hudson, il pubblico assistette ai movimenti ripetitivi e lenti dei performer di Abramovic, vestiti con camicie bianche e pantaloni neri. Le modelle sfilarono tra bancali impilati a formare dei gradini, lasciandosi alle spalle lo skyline di New York.