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  • Sabato 11 giugno 2016

I primi Europei dell’Albania

La piccola nazionale allenata dall'italiano Gianni De Biasi partecipa quest'anno al suo primo Europeo, a cui si è qualificata sorprendendo un po' tutti

L'allenatore dell'Albania Gianni De Biasi con l'assistente Paolo Tramezzani (FRED TANNEAU/AFP/Getty Images)
L'allenatore dell'Albania Gianni De Biasi con l'assistente Paolo Tramezzani (FRED TANNEAU/AFP/Getty Images)

Gianni De Biasi, ex allenatore di Udinese, Torino, Levante e Brescia, allena la nazionale albanese dal 2011. Si può dire che sia stato il principale responsabile della prima qualificazione della nazionale albanese ad una fase finale di un campionato di europeo, per il modo in cui ha trasformato una squadra che fino ad allora non aveva mai nemmeno sfiorato risultati rilevanti. La nomina di De Biasi è coincisa con un momento particolarmente positivo per la nazionale albanese, che oggi può contare su alcuni ottimi giocatori che agli Europei saranno i punti di forza della rosa.

De Biasi ci ha messo un po’ a capire in che modo organizzare l’Albania, e ha utilizzato le qualificazioni ai Mondiali in Brasile per provare nuovi sistemi di gioco e soprattutto per individuare i giocatori più adatti per ogni ruolo. Fra settembre e ottobre del 2013 però, l’Albania di De Biasi passò un periodo molto negativo, in cui non riuscì a vincere per cinque partite di fila. Poi, nei mesi successivi, riuscì a riprendersi, giusto in tempo per iniziare le qualificazioni agli Europei, in cui partì subito molto bene: ovvero con una storica vittoria fuori casa contro il Portogallo, con un pareggio contro la Danimarca e un’altra vittoria contro la Serbia, che però fu preceduta da uno dei più brutti episodi legati al calcio accaduti negli ultimi anni.

La partita fra Serbia e Albania, giocata a Belgrado, fu interrotta durante il primo tempo a causa della presenza in campo di un drone a cui era appesa una bandiera della cosiddetta “Albania etnica” (un territorio che interseca più stati nazionali e di cui fa parte anche il Kosovo). Il difensore serbo Stefan Mitrović strappò la bandiera dal drone, provocando una lite fra i giocatori delle due squadre e un’invasione di campo da parte di alcuni tifosi della Serbia, che tentarono di aggredire gli albanesi. Dopo l’intervento della polizia, l’arbitro inglese Martin Atkinson decise di sospendere la partita. I giocatori albanesi dissero poi di essere stati picchiati anche nel tunnel dello stadio, dopo la sospensione della partita. Pochi giorni dopo la Commissione disciplinare della UEFA stabilì la vittoria formale della Serbia per 3-0 e la contemporanea penalizzazione della Serbia di tre punti: di fatto, quindi, la non assegnazione di punti per quella partita. Sia Serbia che Albania ricevettero una multa di 100mila euro ciascuna. Successivamente però il TAS assegnò la vittoria e i tre punti all’Albania, che in questo modo si portò fra le prime posizioni, perché nel frattempo aveva vinto anche contro l’Armenia e pareggiato di nuovo contro la Danimarca. Poi seguirono due sconfitte consecutive per cui l’Albania rischiò di perdere la qualificazione, che alla fine arrivò dopo l’ultima partita del girone contro l’Armenia, vinta per 3 a 0.

 

Agli Europei l’Albania è stata sorteggiata nel gruppo A, con Francia, Svizzera e Romania. In molti danno la nazionale di De Biasi come sfavorita per il passaggio del turno, anche se Svizzera e Romania non sono impossibili da battere, per tentare di qualificarsi come una delle migliori terze.

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De Biasi ha chiamato un folto numero di giocatori da quando allena l’Albania, e solo negli ultimi mesi di gestione ha fatto affidamento ad un gruppo più ristretto di giocatori, quelli che poi ha convocato per la Francia.

Portieri Etrit Berisha (Lazio), Alban Hoxha (Partizani), Orges Shehi (Skënderbeu)

Difensori Lorik Cana (Nantes), Arlind Ajeti (Frosinone), Mërgim Mavraj (Colonia), Elseid Hysaj (Napoli), Ansi Agolli (Qarabağ), Frederic Veseli (Lugano), Naser Aliji (Basilea)

Centrocampisti Ledjan Memushaj (Pescara), Ergys Kaçe (PAOK), Andi Lila (Giannina), Migjen Basha (Como), Odise Roshi (Rijeka), Burim Kukeli (Zurigo), Ermir Lenjani (Nantes), Taulant Xhaka (Basilea), Armir Abrashi (Friburgo)

Attaccanti Bekim Balaj (Rijeka), Sokol Çikalleshi (Medipol Baksasehir), Armando Sadiku (Vaduz), Shkëlzen Gashi (Colorado Rapids)

La nazionale albanese è passata dal giocare con un 4-4-2 classico ad un 4-3-3 che fa molto affidamento sulla difesa, il miglior reparto della squadra i cui titolari dovrebbero essere l’ex giocatore della Lazio Lorik Cana, Mergim Mavraj del Colonia e i terzini Elseid Hysaj – giovane giocatore del Napoli e probabilmente il più forte della rosa – e Ansi Agolli del Qarabag. I leader del centrocampo è Taulant Xhaka del Basilea, 25 anni, da cui ci si aspetta che in questo torneo faccia la differenza. A centrocampo ci sarà anche Ledian Memushaj del Pescara, che pochi giorni fa ha ottenuto la promozione in Serie A.

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L’attacco è il punto debole: segna poco e non si rende molto partecipe delle azioni della squadra. Per questo al posto di Çikalleshi, che inizialmente sembrava il centravanti titolare, ora potrebbe giocare Armando Sadiku del Vaduz, che ha segnato nelle ultime tra amichevoli della nazionale.

Nella seconda giornata degli Europei, sabato 11 giugno, l’Albania giocherà contro la Svizzera. Quel giorno, allo stadio di Lens, fra titolari e riserve ben sei giocatori della Svizzera saranno di origine albanese-kosovara: Granit Xhaka, Valon Behrami, Blerim Dzemaili, Xherdan Shaqiri, Admir Mehmedi e Shani Tarashaj. Granit Xhaka giocherà contro suo fratello maggiore Taulant, centrocampista titolare dell’Albania e del Basilea. Dall’altra parte, cinque giocatori albanesi (compreso Taultan Xhaka) giocano attualmente nel campionato svizzero.

Questa è la quattordicesima guida del Post alle 24 nazionali che parteciperanno agli Europei: qui trovate la pagina con tutte le altre.