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  • Venerdì 27 novembre 2015

Carlo Verdelli è il nuovo direttore delle news RAI

È uno dei più apprezzati giornalisti italiani: ha 57 anni, in passato ha diretto con ottimi risultati la Gazzetta dello Sport e Vanity Fair

(DANIEL DAL ZENNARO/ANSA)
(DANIEL DAL ZENNARO/ANSA)

Il giornalista Carlo Verdelli è stato nominato dal consiglio di amministrazione della RAI nuovo direttore editoriale dell’informazione, un incarico che fin qui non esisteva in azienda. Verdelli, che ha 58 anni, è nato a Milano e in passato è stato un apprezzato direttore della Gazzetta dello Sport e di Vanity Fair, oltre che vicedirettore del Corriere della Sera, sarà responsabile di tutte le redazioni dei telegiornali e radiogiornali pubblici, per le quali fra l’altro da anni esistono piani di accorpamento.

Verdelli ha iniziato la sua carriera da giornalista nel 1977 a Repubblica, il giornale con cui collabora tuttora. Dal 1978 al 1994 ha lavorato per alcune riviste in Mondadori fra cui Epoca, di cui è stato vicedirettore. Nel 1994 divenne direttore di Sette, il settimanale del Corriere della Sera. È rimasto al Corriere della Sera – di cui a un certo punto era diventato anche vicedirettore – fino al 2004, per poi andare a dirigere l’edizione italiana della rivista americana Vanity Fair, allora in gravi difficoltà economiche. Il suo lavoro per Vanity Fair è stato molto apprezzato – fra le altre cose assunse nuovi prestigiosi collaboratori e superò il formato e il pubblico tradizionale del “femminile” – e nel giro di pochi anni la rivista diventò “un caso editoriale”. Giorgio Dell’Arti ha scritto di lui:

Ha compiuto un’impresa riuscita a ben pochi giornalisti: prendere in mano un settimanale che stava chiudendo – Vanity Fair – e trasformarlo in un caso editoriale, un femminile comprato anche dai maschi, talmente intelligente e ben fatto da creargli qualche problema di gelosia con la casa madre americana.

Dal 2006 al 2010 Verdelli è stato direttore della Gazzetta dello Sport. Negli anni in cui fu diretta da Verdelli, la Gazzetta cambiò formato e introdusse la rubrica delle pagine finali Altri Mondi – che esiste ancora oggi – in cui vengono pubblicate notizie non attinenti allo sport (e nell’ambito della quale veniva pubblicata una volta a settimana la rubrica “Notizie che non lo erano” del direttore del Post Luca Sofri). Dopo essere stato brevemente vice presidente esecutivo della divisione italiana della casa editrice Condé Nast, nel 2013 Verdelli ha ripreso a scrivere saltuariamente per Repubblica. Fra i suoi ultimi importanti articoli ci sono una bella intervista al senatore del Partito Demcratico Luigi Manconi – che per la prima volta ha raccontato di essere ipovedente – e un lungo reportage sui lavori conclusivi in vista di EXPO.

Dice la nota diffusa dalla RAI:

Verdelli entrerà in Rai per assicurare un maggiore e più efficace coordinamento funzionale dell’area informativa dell’azienda, con l’obiettivo di rendere sinergico e funzionale l’utilizzo delle risorse tecnologiche e professionali garantendo nel contempo il livello qualitativo e di diversificazione dei contenuti informativi. A Verdelli, che riporterà gerarchicamente al Direttore Generale, risponderanno funzionalmente i Direttori delle Testate giornalistiche. Il Direttore Generale ha illustrato le principali responsabilità e funzioni affidate al Direttore Editoriale per l’Offerta Informativa che, ferme restando le facoltà e le prerogative contrattualmente attribuite ai Direttori di Testata, avrà il coordinamento funzionale delle Testate giornalistiche e dell’offerta editoriale informativa, la supervisione delle proposte editoriali e la titolarità dei meccanismi approvativi dei prodotti giornalistici. Verdelli avrà inoltre il raccordo con le Direzioni competenti per gli aspetti produttivi e realizzativi dell’offerta informativa (in particolare Produzione TV, Radio, New Media Platforms) e la gestione delle priorità editoriali, anche di tipo straordinario, dell’offerta informativa RAI nel suo complesso. Il consiglio ha inoltre indicato il consigliere Franco Siddi come rappresentante della Rai nel Consiglio Direttivo di Confindustria Radio e Televisione. Nel corso della seduta il Consiglio ha inoltre approvato l’avvio dei lavori di adeguamento degli Studi Dear.