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  • Venerdì 2 ottobre 2015

Il Papa non ha invitato Kim Davis a un incontro, dice il Vaticano

In un comunicato padre Federico Lombardi ha spiegato che il Papa ha incontrato decine di persone quel giorno e che erano state invitate dalla Nunziatura di Washington

David Goldman-Pool/Getty Images
David Goldman-Pool/Getty Images

Padre Federico Lombardi, il direttore dell’ufficio stampa del Vaticano, ha diffuso oggi un breve comunicato per chiarire la molto dibattuta questione dell’incontro tra Papa Francesco e Kim Davis – la funzionaria del Kentucky che dicendo di agire “sotto l’autorità di Dio” non permette alle coppie gay di sposarsi – avvenuto a Washington in occasione della visita del Papa negli Stati Uniti. Lombardi ha spiegato che Kim Davis non era stata invitata all’incontro dal Papa, ma dalla Nunziatura di Washington che aveva organizzato una serie di brevi incontri con il Papa, incontri che Lombardi ha definito di “cortesia”, aggiungendo che quello con Davis “non deve essere considerato come un appoggio alla sua posizione”.

Dichiarazione su un incontro di Papa Francesco con la Signora Kim Davis alla Nunziatura di Washington, DC (P. F. Lombardi, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede)

Il breve incontro fra la signora Kim Davis e il Papa presso la Nunziatura di Washington ha continuato a provocare una serie di discussioni e commenti.

Al fine di contribuire a una comprensione obiettiva di ciò che è avvenuto posso precisare che:

Il Papa ha incontrato presso la Nunziatura di Washington successivamente diverse decine di persone invitate dalla Nunziatura per salutarlo in occasione del suo congedo prima della partenza da Washington per New York City, come avviene durante tutti i viaggi del Papa. Si è trattato di saluti molto brevi di cortesia a cui il Papa si è prestato con la sua caratteristica gentilezza e disponibilità. L’unica “udienza” concessa dal Papa presso la Nunziatura è stata ad un suo antico alunno con la famiglia.

Il Papa non è quindi entrato nei dettagli della situazione della signora Davis e il suo incontro con lei non deve essere considerato come un appoggio alla sua posizione in tutti i suoi risvolti particolari e complessi.