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  • Giovedì 1 ottobre 2015

Cosa sappiamo della strage a Roseburg

Giovedì un ragazzo ha sparato all'università pubblica di Umpqua, in Oregon, e ha ucciso almeno nove persone, prima di morire in una sparatoria con la polizia

La polizia controlla alcune persone fuori dal college di Umpqua (Mike Sullivan/Roseburg News-Review via AP)
La polizia controlla alcune persone fuori dal college di Umpqua (Mike Sullivan/Roseburg News-Review via AP)

Giovedì 1 ottobre c’è stata una sparatoria all’università pubblica di Umpqua a Roseburg – in Oregon, uno degli stati più a ovest degli Stati Uniti – nella quale sono rimaste uccise almeno nove persone e altre sette sono rimaste ferite, tre in modo grave. Anche l’uomo che ha sparato è morto: CNN scrive che non è ancora chiaro se si sia ucciso o se sia stato colpito da un agente.

Roseburg ha circa 22mila abitanti. Secondo ABC News, l’università di Umpqua ha 3.300 studenti a tempo pieno e 16mila studenti part time. La prima chiamata al numero per le emergenze è avvenuta alle 10.38 locali (in Italia erano le 19.38): non è ancora chiaro quanti fossero gli studenti presenti in università al momento della sparatoria. CNN scrive che sulla scena sono state recuperate tre armi e che i morti e i feriti sono stati trovati in almeno due aule.

Alcuni studenti hanno twittato durante la sparatoria e diversi ragazzi sopravvissuti hanno raccontato altri dettagli alla stampa. Una studentessa di 23 anni che si trovava accanto ad un’aula dove sono stati sparati dei colpi ha raccontato al New York Times di aver sentito un rumore simile a qualcosa di molto pesante che cadeva per terra, e poco dopo le urla delle persone. Un’altra studentessa ha detto a un giornale locale dell’Oregon di aver sentito l’assalitore chiedere ad alcune persone di che religione fossero, prima di sparargli.

La polizia non ha diffuso ufficialmente l’identità dell’assalitore ma diversi giornali americani citano fonti federali che hanno identificato l’uomo con il 26enne Chris Harper Mercer: non ci sono ancora conferme ufficiali a riguardo e lo sceriffo John Hanlin ha detto di non volerlo nominare per non «dargli l’attenzione che probabilmente cercava». L’identità delle persone che sono morte sarà resa pubblica nella giornata di venerdì. La polizia sarebbe alla ricerca di un appartamento a Winchester, in Oregon, a circa 3 chilometri dal campus. Diversi giornali riportano anche delle notizie sulla recente attività online di Harper Mercer altri dicono che il suo nome compariva nella lista di persone che avevano lavorato a una commedia messa in scena all’università ipotizzando che fosse un ex studente dell’istituto. Restano comunque notizie non ufficiali.

Parlando in una conferenza stampa alcune ore dopo la sparatoria, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto che «i nostri pensieri e le preghiere non sono più abbastanza» e ha di nuovo fatto pressione per approvare una nuova legge sul controllo delle armi, questione di cui si discute da molti anni. Quella di Roseburg è la quarantacinquesima sparatoria avvenuta in una scuola degli Stati Uniti dall’inizio dell’anno. Nella sera di giovedì primo ottobre, vicino all’università, si è svolta una veglia per gli studenti uccisi.