Ritratti di rugbiste

Alejandra Carles-Tolra ha fotografato le atlete di una squadra universitaria americana, di uno sport considerato convenzionalmente "da maschi"

Ritratti di rugbiste

La fotografa Alejandra Carles-Tolra ha realizzato una serie dal titolo The Bears che ritrae le ragazze della squadra femminile di rugby della Brown University di Providence, negli Stati Uniti. I cosiddetti sport “di contatto” (quelli che prevedono appunto un contatto fisico tra persone) vengono ancora solitamente associati ai maschi, nonostante ci siano atlete di talento in tutto il mondo che praticano questi sport: col suo lavoro Carles-Tolra ha voluto raccontare la storia di queste ragazze, che sfidano gli stereotipi per svolgere attività considerate prettamente maschili.

Carles-Tolra ha conosciuto le giocatrici dopo essersi trasferita a Providence, quando la loro non era ancora una squadra universitaria ma un club privato: dopo aver contattato il capitano e aver parlato del progetto all’allenatore, è andata a fotografare spesso la squadra durante le partite, gli allenamenti e negli spogliatoi. Nella primavera del 2013, poi, la squadra è diventata la rappresentativa ufficiale dell’università: in quegli anni sono nate molte altre squadre femminili di rugby a livello universitario in tutti gli Stati Uniti e non solo, fino al riconoscimento e al ritorno del rugby a 7 ai prossimi Giochi olimpici di Rio de Janeiro, nel 2016, con un torneo maschile e uno femminile. Come spiega Carles-Tolra:

Attraverso i miei ritratti voglio fornire una comprensione più ampia dell’identità di gruppo di queste ragazze. Le donne che fanno questo sport vengono comunemente associate ad uno stereotipo maschile. Ma cosa vuol dire essere una rugbista? C’è qualcosa che definisce una rugbista? O sono solo ragazze che fanno semplicemente uno sport? Descritto come uno sport di “violenza elegante”, il rugby ha un’identità complessa che viene molto spesso semplificata. Nelle mie fotografie cerco di mostrare ed evidenziare i dualismi che definiscono questo sport e i suoi atleti: violenza e grazia, debolezza e forza, maschile e femminile. Nel 2016 per la prima volta nella storia il rugby femminile verrà giocato alle Olimpiadi. (…) Stiamo assistendo ad un evento storico che celebra la perseveranza e l’impegno delle atlete donne e mette alla prova il senso degli sport maschili.