Si vota per le primarie del PD in Campania

Dopo quattro rinvii e moltissime polemiche: si elegge il candidato del partito alle elezioni regionali del prossimo maggio

Nicola Baldieri/Lapresse09/12/2013 Napoli, ItaliaSubito dopo il trionfo il maestro pastoraio di San Gregorio Armeno a Napoli Genni Di Virgilio ha creato una nuova statuetta di Matteo Renzi, neo segreario del Partito Democratico.
Nicola Baldieri/Lapresse09/12/2013 Napoli, ItaliaSubito dopo il trionfo il maestro pastoraio di San Gregorio Armeno a Napoli Genni Di Virgilio ha creato una nuova statuetta di Matteo Renzi, neo segreario del Partito Democratico.

Fino alle 21 di oggi, domenica primo marzo, in Campania si vota alle primarie del PD per scegliere il candidato del partito alle prossime elezioni regionali. I candidati sono l’europarlamentare Andrea Cozzolino, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e Marco Di Lello, del PSI, un partito alleato del PD. Nei giorni scorsi Gennaro Migliore del PD e Nello Di Nardo dell’Italia dei Valori avevano rinunciato alla loro candidatura. Le elezioni regionali si terranno il prossimo maggio, probabilmente l’11: si voterà, oltre che in Campania, in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria e Puglia. Le primarie di oggi sono state molto complicate da organizzare e il risultato, scrivono alcuni, potrebbe portare ad alcune situazioni complicate nel PD. Secondo le rilevazioni diffuse dal PD nel primo pomeriggio, nella mattinata avevano votato 41 mila persone. Secondo Repubblica si tratta di una «buona partecipazione».

Quattro rinvii
Prima di trovare una data definitiva, le primarie in Campania erano state rinviate per quattro volte. All’inizio avrebbero dovuto svolgersi il 14 dicembre, poi l’11 gennaio, poi il primo febbraio, poi il 22 febbraio e infine il primo marzo. I motivi ufficiali dei rinvii sono stati diversi: ritardi nel mettersi d’accordo con gli altri partner della coalizione (PSI e IDV) oppure problemi organizzativi più o meno seri. Negli ultimi mesi, il vice-segretario del PD Lorenzo Guerini è andato spesso a Napoli e ha cercato di mettere d’accordo i leader locali del partito per trovare un candidato unitario di tutto il PD, senza successo. A conferma che le primarie in Campania sono una specie di “osservato speciale”, Repubblica racconta che il PD ha inviato in Campania un membro della direzione del partito con compiti di osservatore.

I problemi
Nelle ultime settimane si è parlato spesso del rischio che le primarie in Campania avrebbero potuto diventare un momento complicato per il PD nazionale: un po’ come è successo con le primarie in Liguria, dove ci sono state polemiche sulla partecipazione al voto e uno dei due principali candidati, Sergio Cofferati, ha lasciato il partito.

Le possibili polemiche sulla partecipazione al voto sono, anche in Campania, una delle preoccupazioni della dirigenza del PD. Già in passato, durante le primarie per eleggere il candidato sindaco di Napoli, alcuni esponenti del PD avevano accusato i loro rivali di aver comprato i voti di alcuni immigrati, cittadini cinesi o dello Sri Lanka. Secondo alcuni dei candidati che hanno ritirato la loro candidatura, inoltre, De Luca e Cozzolino hanno stretto accordi con esponenti del centro destra per ottenere i loro voti, “sporcando” così il risultato delle primarie (le primarie sono “aperte”, cioè può andare a votare chiunque abbia più di 16 anni, che sia cittadino italiano o straniero).

Un altro problema è quello che riguarda personalmente Vincenzo De Luca che lo scorso gennaio è stato condannato a un anno di prigione per abuso d’ufficio. De Luca è stato anche interdetto per un anno dai pubblici uffici ed è decaduto per alcuni giorni dalla carica di sindaco. Poi ha presentato ricorso al TAR contro la sospensione e i giudici amministrativi l’hanno annullata, reintegrandolo. Per il PD sarebbe imbarazzante e complicato dover appoggiare un candidato alla presidenza della regione con una condanna in primo grado che potrebbe venire confermata. De Luca, inoltre, non è considerato particolarmente vicino all’attuale segreteria del partito e al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Anche a causa di questa complicata e incerta situazione, lo scrittore Roberto Saviano, nato e cresciuto in Campania, ha pubblicato un video sulla sua pagina Facebook in cui invita gli elettori del PD a non andare a votare alle primarie.