Lo sciopero di venerdì 12 dicembre e gli altri

Tentiamo di fare un po' d'ordine tra date, adesioni, scioperi indetti e scioperi rinviati

Foto Roberto Monaldo / LaPresse19-11-2014 RomaPoliticaXVI° Congresso Nazionale UILNella foto Susanna Camusso, Carmelo BarbagalloPhoto Roberto Monaldo / LaPresse19-11-2014 Rome (Italy)XVI National Congress UIL trade unionIn the photo Susanna Camusso, Carmelo Barbagallo
Foto Roberto Monaldo / LaPresse19-11-2014 RomaPoliticaXVI° Congresso Nazionale UILNella foto Susanna Camusso, Carmelo BarbagalloPhoto Roberto Monaldo / LaPresse19-11-2014 Rome (Italy)XVI National Congress UIL trade unionIn the photo Susanna Camusso, Carmelo Barbagallo

La CGIL, il più grande e antico sindacato italiano, ha proclamato uno sciopero generale per il prossimo venerdì 12 dicembre contro la legge di stabilità e la riforma del lavoro, il cosiddetto “Jobs Act“. L’annuncio ha creato un po’ di confusione perché pochi giorni fa la CGIL aveva proclamato uno sciopero generale per il 5 dicembre, generando tra l’altro discussioni e critiche per la scelta di provocare l’interruzione di servizi e dei trasporti prima di un lungo “ponte” (il 5 dicembre è venerdì, l’8 dicembre è festa).

La decisione di organizzare lo sciopero generale per il 5 dicembre era stata criticata anche dall’Autorità garante degli scioperi, che l’aveva definita «parzialmente illegittima» in base alle leggi che regolano gli scioperi e le interruzioni dei servizi pubblici, e aveva invitato a escludere dallo sciopero alcuni settori professionali tra cui l’intero settore ferroviario (e il trasporto pubblico locale in alcune province italiane). Lo sciopero generale è stato spostato al 12 dicembre per via dell’adesione della UIL, un altro dei principali sindacati italiani. Il garante degli scioperi, sentito dallo Huffington Post, ha espresso però dubbi anche sulla nuova data e ha parlato ancora di «parziale irregolarità», perché per il 13 e il 14 dicembre è stato già proclamato uno sciopero dei trasporti ferroviari dal sindacato CAT (Coordinamento Autorganizzato Trasporti). La legge, ha spiegato il garante, impedisce di «fare scioperi nello stesso settore – in questo caso nel trasporto ferroviario – a un intervallo inferiore ai 10 giorni». Il garante ha detto che non c’è stato «nessun contatto anche informale dei sindacati con l’autorità di garanzia». In caso di mancato rispetto della legge il garante può infliggere delle sanzioni.

Susanna Camusso, segretario generale della CGIL, ha risposto piuttosto evasivamente limitandosi a dire: «Il garante si deve ricordare che fa un altro mestiere, che ha delle procedure: non deve fare annunci, semmai trovare soluzioni». Il segretario della UIL ha detto: «stiamo verificando la fattibilità della data con il garante sugli scioperi». Il settore dei trasporti è interessato da tempo da frequenti scioperi: soltanto nell’ultimo mese ne è stato organizzato uno venerdì 23 ottobre e un altro venerdì 14 novembre.

A rendere le cose ancora più intricate c’è che un altro sindacato – l’UGL, quello considerato “di destra” – aveva indetto uno sciopero generale per il 5 dicembre: secondo i giornali dovrebbero anche loro rinviare lo sciopero al 12. Inoltre un altro sindacato ancora – la CISL, quello considerato “di centro” – ha deciso di non partecipare allo sciopero generale del 12 dicembre ma ha annunciato per lunedì 1 dicembre uno sciopero generale di tutti i lavoratori pubblici. La UIL ha aderito allo sciopero del settore pubblico; non è chiaro se la CGIL aderirà allo sciopero del settore pubblico “separatamente” o si limiterà a mantenere lo sciopero generale del 12 dicembre.

foto: Susanna Camusso, segretario CGIL, e Carmelo Barbagallo, segretario UIL. (Roberto Monaldo / LaPresse)