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  • Domenica 9 novembre 2014

La Coppa d’Africa non si giocherà in Marocco

Il ministro dello Sport ha ritirato la disponibilità del suo paese a ospitare il più importante torneo calcistico africano, a causa di ebola

Sabato 8 novembre sono finiti i cinque giorni di tempo concessi dalla Confederazione Africana di Calcio (CAF) al Marocco per confermare la disponibilità a ospitare la prossima Coppa d’Africa, il più importante torneo calcistico africano per squadre nazionali. La Coppa d’Africa avrebbe dovuto disputarsi in Marocco dal 17 gennaio all’8 febbraio prossimi. Sabato sera il governo marocchino ha però ribadito in un comunicato la linea che sta tenendo dall’inizio di tutta questa storia: ovvero ha chiesto al CAF un rinvio della competizione per i rischi relativi all’epidemia di ebola che si è diffusa in Africa occidentale e che ha causato finora la morte di più di 4900 persone. Il 3 novembre scorso il CAF aveva negato qualsiasi annullamento o rinvio della Coppa d’Africa: di fatto aveva lasciato al Marocco la responsabilità di decidere in tempi rapidi se ospitare la manifestazione oppure ritirare la propria disponibilità, correndo peraltro il rischio di incorrere in possibili sanzioni (l’esclusione dalla Coppa, per esempio).

Nel comunicato, il ministro dello sport del Marocco – che aveva chiesto un rinvio a giugno 2015 o a gennaio 2016 – ha confermato che “la decisione è dettata da ragioni di sanità a causa della seria minaccia di ebola e del rischio di una sua diffusione”. Una decisione definitiva sul futuro della Coppa d’Africa sarà presa verosimilmente martedì 11, al Cairo, dove è prevista una riunione del comitato esecutivo del CAF. Nel comunicato, il CAF ha motivato l’intenzione di non cambiare le date della manifestazione: sia per questioni di compatibilità con i calendari stabiliti dalla FIFA – l’organo di governo mondiale del calcio – sia per il fatto che tra gennaio e febbraio è previsto un flusso di turisti meno intenso. In seguito alle preoccupazioni già espresse dal Marocco, il CAF aveva nel frattempo cercato nuovi accordi con altri paesi potenzialmente disposti a ospitare la Coppa d’Africa. Stando alle informazioni disponibili alla stampa, Sudafrica, Egitto e Sudan non sono disposti a ospitarla, mentre si è parlato di un possibile interessamento di Ghana e Nigeria.

«Non prenderemmo mai questo rischio se non fossimo sicuri del fatto che la competizione non rappresenta una minaccia per gli ospitanti», ha detto a BBC il segretario generale del CAF, Hicham El Amrani, il quale ha aggiunto che la decisione di respingere la richiesta del Marocco è seguita a una consultazione del CAF con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). «Il loro avvertimento è stato molto chiaro, riguardo al fatto che raccomandano di abolire grandi assembramenti e partite di calcio nei paesi colpiti dall’epidemia, e cioè Guinea, Liberia e Sierra Leone», ha detto El Amrani. Per questo stesso motivo, le nazionali di Guinea e Sierra Leone giocheranno le loro partite in casa in un diverso paese, in campo neutro (la Liberia non si è qualificata alla Coppa).

Un tifoso della nazionale della Costa d’Avorio, prima di una partita di qualificazione alla Coppa d’Africa 2015 tra Costa d’Avorio e Sierra Leone, giocata a Abidjan, in Costa d’Avorio, il 6 settembre 2014.
(ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images)