Cosa ha fatto Ryan Adams in questi quarant’anni

Undici canzoni del cantautore americano che confondete sempre con quell'altro, oggi che è il suo compleanno

Musician Ryan Adams is photographed in New York on July 09, 2007. (AP Photo/Jim Cooper)
Musician Ryan Adams is photographed in New York on July 09, 2007. (AP Photo/Jim Cooper)

Ryan Adams, cantautore americano che si è fatto notare in tutto il mondo ormai da una quindicina d’anni, compie quarant’anni il 5 novembre 2014. Per chi lo ha un po’ perso – fa un sacco di dischi, il quattordicesimo è appena uscito, ma ha ridimensionato il suo successo – e per chi non ne sa niente, questa è una raccolta delle sue più belle canzoni messa insieme da Luca Sofri, peraltro direttore del Post, nel suo libro Playlist, La musica è cambiata.

Ryan Adams (1974, Jacksonville, North Carolina)
A un certo punto, intorno al 2003, Ryan Adams è diventato il cantautore country-rock del momento, quando le cose migliori le aveva già fatte coi primi dischi. Se n’è innamorato persino Elton John. Poi ha avuto un periodo fin troppo fertile, in cui ha fatto uscire cinque dischi in due anni (di cui uno doppio), e tutti insieme non valevano il suo precedente Gold. In tutto questo, e malgrado si mostri sempre con un gran sipario di capelli davanti alla faccia, ha trovato il tempo di fidanzarsi con Winona Ryder, Alanis Morissette, Parker Posey, Beth Orton e Leona Naess.

Come pick me up
(Heartbreaker, 2000)
“Vorrei, vorrei
Che mi venissi a prendere
Mi portassi fuori
Mi scopassi
Rubassi i miei dischi
Mandassi affanculo i miei amici
Sono tutti stronzi
E col sorriso in faccia
Lo rifacessi di nuovo”
La voce accanto è di Gillian Welch. “Come pick me up” fu usata nella egregia colonna sonora di Elizabethtown.

Call me on your way back home
(Heartbreaker, 2000)
“Mi sento come un bambino, con la cicca attaccata alle scarpe”. Bellissima ballata dolente: lui ha fatto qualche fesseria e spera che lei lo chiami, mentre torna a casa. Grande armonica, come in “Come pick me up”.

Oh my sweet Carolina
(Heartbreaker, 2000)
Lui ha questa idea del viaggiare, muoversi da un posto all’altro attraverso l’America: ma spera che lo stesso vento un giorno lo riporti a casa, “oh, my sweet Carolina”. Quella che canta con lui il refrain è Emmylou Harris, leggenda della musica country (che ha un’umiltà disposta a tutto: solo tra il 2005 e il 2006 ha cantato con Neil Young, i Bright Eyes, Mark Knopfler ed Elvis Costello).

Goodbye, Hollywood Blvd
(Gold, 2001)
Wow. Meravigliosa, da fine disco. Solo Billy Joel prima sapeva mettere delle cose così in fondo a un disco, voce e pianoforte. Così a occhio, sembra parli dell’esserci dentro fino al collo, ormai, nel fare questo lavoro.

La Cienega just smiled

(Gold, 2001)

Una ragazza che gli manca e gli ha spezzato il cuore. Il La Cienega Boulevard, a Los Angeles, prende il nome da una città del New Mexico.

Sylvia Plath

(Gold, 2001)
“Vorrei avere una Sylvia Plath, tutta denti e sorriso, e cenere di sigaretta nel bicchiere. Il tipo che va fuori e poi dorme una settimana. Il tipo che va fuori di sé. Per darmi una ragione per, beh, non so. E forse mi porterebbe in Francia, o magari in Spagna, e mi inviterebbe a ballare in una villa sulla collina. Buterrebbe le cicche sul tappeto e mi passerebbe una pasticca. Poi si ubriacherebbe di gin e forse mi farebbe un bagno. Come mi piacerebbe, avere una Sylvia Plath.
E io e lei dormiremmo in barca e faremmo il bagno nudi con la pioggia che cade sul mare. E mentre nuota mi strizzerebbe l’occhio, per dirmi che va tutto bene all’orizzonte, mentre si allontana. E io risalirei sulla barca e riderei. Devo trovarmi una Sylvia Plath”

Rock’n’roll

(Rock’n’roll, 2003)

“Tutti si sentono fighi a fare il rock’n’roll. 
Io no, per niente.
 Non penso di farcela per il concerto, non riesco a togliermi una ragazza dalla testa”

So alive

(Rock’n’roll, 2003)
Quasi un pezzo degli U2, così gasato da perdere un po’ di credibilità e suonare come una forzatura in risposta alle pretese della sua casa discografica, che gli aveva chiesto più energia ed entusiasmo.

Wonderwall

(Love is hell, pt.1, 2004)
È la canzone degli Oasis, resa acustica e sofferta, con il riff finale stupendo: dàn-dàn dàn-dàn dàn. Al successivo tour, gli Oasis la suonarono così.
 All’etichetta di Adams questo disco sembrò troppo deprimente (la sua ragazza era morta da poco, per un cancro a quarant’anni), e gliene chiesero uno più vivace. Lui lo fece – Rock’n’roll – e Love is hell pt.1 uscì contemporaneamente come EP. Poi ne uscì una parte due, e infine un cd completo delle due parti.

Always on my mind

(Jacksonville City nights, 2005)

Una cover della canzone famosa nella versione di Elvis. Jacksonville è la città dove è nato Ryan Adams, in North Carolina.

Come Home
(Ashes and Fire, 2011)
Lentone malinconico in disco di lentoni malinconici con cui lui tornò tra i primi dieci più venduti sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito.