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  • Mercoledì 10 settembre 2014

Da dove è spuntato fuori Simone Zaza?

Ha 23 anni e se l'è cavata molto bene nelle ultime partite dell'Italia, ma appena due anni fa giocava in Lega Pro e l'anno scorso è andato così così

during the UEFA EURO 2016 qualifier match between Norway and Italy at Ullevaal Stadion on September 9, 2014 in Oslo, Norway.
during the UEFA EURO 2016 qualifier match between Norway and Italy at Ullevaal Stadion on September 9, 2014 in Oslo, Norway.

Nelle prime due partite da allenatore della nazionale di Antonio Conte ha giocato titolare in attacco Simone Zaza, che ha 23 anni e gioca nel Sassuolo: uno che finora non era mai stato convocato in nazionale – tranne che per una specie di stage prima dei Mondiali – e che fino a due anni fa giocava in Lega Pro (la vecchia Serie C).

Fra la sorpresa di molti osservatori e appassionati, Zaza è stato fra i migliori in campo in entrambe le partite, cioè l’amichevole contro l’Olanda del 4 settembre e la prima partita del girone di qualificazione per gli Europei del 2016, il 9 settembre contro la Norvegia. Contro l’Olanda Zaza ha mostrato un’ottima intesa con Ciro Immobile, l’altro attaccante titolare, e ha sbagliato un gol piuttosto facile a tre metri dalla porta. Ieri, contro la Norvegia, ha segnato il primo gol della partita (anche grazie a una deviazione del difensore Håvard Nordtveit) e a metà del secondo tempo un suo tiro è stato salvato sulla linea dal difensore Vegard Forren. In entrambe le partite Zaza ha corso molto – pressando i difensori avversari e correndo dietro a ogni pallone che arrivava nei pressi della sua zona – e sbagliato molto poco, esclusa l’azione del possibile 3-0 contro l’Olanda.

In breve
Zaza è nato a Policoro, in provincia di Matera, il 25 giugno 1991. Quando aveva 11 anni fu comprato dall’Atalanta, che è nota per avere uno dei settori giovanili migliori d’Italia. Esordì in Serie A l’1 marzo 2009 durante una partita contro il Chievo. Dopo che nel 2009-2010 non riuscì a giocare nessuna partita in Serie A, rimase senza contratto e fu ingaggiato dalla Sampdoria, con cui la stagione successiva giocò due partite in Serie A. Fra il 2011 e il 2012 venne girato in prestito prima alla Juve Stabia, in Serie B, e poi al Viareggio, in Lega Pro, nel quale segnò 11 gol in 18 partite. L’anno dopo la Sampdoria lo diede in prestito all’Ascoli, in Serie B: si fece notare segnando 18 gol in 35 partite.

Nell’estate del 2013 la Juventus lo comprò dalla Sampdoria per 3,5 milioni di euro, e parallelamente ne vendette la metà al Sassuolo. Zaza, a Sassuolo, giocò una stagione così così: discontinuo durante le prime giornate, fra gennaio e febbraio soffrì la concorrenza degli altri attaccanti in squadra e in generale venne oscurato dalla grande stagione di Domenico Berardi, attaccante 20enne che segnò 16 gol in stagione (fra cui quattro solo al Milan in un’unica partita, quella del 12 gennaio 2014). Zaza concluse la stagione con 9 gol in 33 partite.

Zaza è un attaccante piuttosto completo: pur essendo piuttosto alto – circa 1,87 metri – e molto bravo di testa, ha anche una buona tecnica e una discreta velocità. È mancino. Nei suoi 9 gol in Serie A c’è un po’ di tutto: senso del gol e della posizione, gran colpi di testa, un buon tiro. È inoltre un attaccante di quelli che corrono per tutta la partita e danno anche una mano in difesa pressando e rincorrendo gli avversari anche nella propria metà campo.

Zaza è stato convocato da Conte un po’ a sorpresa: dal 2007 al 2009 era stato nel giro delle nazionali giovanili, ma senza mai giocare con l’Under 21.

Una strana situazione
Nell’estate del 2014 Zaza è stato comprato interamente dal Sassuolo, che ha preso la metà ancora in possesso della Juventus per 7,5 milioni di euro. Secondo la Gazzetta dello Sport, però, la Juventus ha inserito nel contratto una clausola che le permette di ricomprarlo interamente, nell’estate del 2015, per 14 milioni di euro. Nel caso volesse comprarlo nel 2016, invece, la cifra salirebbe a 18 milioni. Anche Domenico Berardi è in una situazione simile: è ancora in comproprietà fra Juventus e Sassuolo, ma la Juventus può acquistarne la seconda metà dal Sassuolo, la prossima estate, per 15 milioni. Secondo molti formule come queste sono state escogitate dalle squadre di calcio italiane per aggirare la fine delle comproprietà.

foto: Claudio Villa/Getty Images