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  • Mercoledì 6 agosto 2014

Il giornalista di Repubblica Massimo Giannini sarà il nuovo conduttore di Ballarò

Dopo giorni di voci, ora è ufficiale

Foto Riccardo Sanesi/LaPresse09 06 2013 Firenze, Italiacronaca
Repubblica delle idee
Convegno "Come costruire una sinistra di governo" con Matteo Renzi, Massimo Giannini e Claudio Tito
Foto Riccardo Sanesi/LaPresse09 06 2013 Firenze, Italiacronaca Repubblica delle idee Convegno "Come costruire una sinistra di governo" con Matteo Renzi, Massimo Giannini e Claudio Tito

ROMA – Il 16 settembre, Massimo Giannini inizierà la sua avventura come conduttore di Ballarò, sulla terza rete della Rai. Spetta al vicedirettore di Repubblica, dunque, raccogliere il testimone di Giovanni Floris, che ha lasciato Viale Mazzini per traslocare a La7. Giannini firma un contratto biennale con la televisione di Stato (anche come autore del programma) e si dimetterà dal quotidiano di Largo Fochetti, dove ha lavorato per 28 anni. A Repubblica, il giornalista romano è stato a capo della redazione economica e della redazione politica, ha diretto il supplemento del lunedì Affari&Finanza e, per un anno, anche Repubblica Tv, nei mesi del lancio del canale. Ha scritto due libri: “Ciampi. Sette anni di un tecnico al Quirinale” (nel 2006) e “Lo statista. Il ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo” (2008).

La trasmissione non cambierà nome. Un’indagine di mercato ha confermato la forza del marchio Ballarò, di cui la Rai resta proprietaria. Ma le novità non mancheranno. Gli autori vogliono che il nuovo programma abbia una forte riconoscibilità e identità politica. Gli inviati della trasmissione saranno più sul campo, sul terreno, alla ricerca di notizie ed esclusive mentre lo studio proverà a sfuggire al rituale delle liti tra politici che ha già affossato tanti talk-show nella passata stagione televisiva.

Meno parole, dunque. Meno opinionismo. E più fatti. Niente di più facile che il ministro dell’Istruzione debba confrontarsi con un gruppo di insegnanti o di mamme piuttosto che con il leader dell’opposizione. Giannini, infine, tenderà l’orecchio ai social network.

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