Il sindaco di Londra si lascerà colpire da un cannone ad acqua
Boris Johnson ha deciso di comprarne tre e li proverà personalmente per dimostrare che non comportano rischi per la sicurezza delle persone
Mercoledì 11 giugno, durante un’intervista radiofonica, il sindaco conservatore di Londra Boris Johnson ha accettato di sottoporsi a un test per dimostrare la sicurezza dei cannoni ad acqua che ha intenzione di dare in dotazione alla polizia di Londra senza aver ricevuto alcuna autorizzazione preventiva dal Ministero degli Interni, che invece per ragioni di sicurezza sta ancora valutando l’opportunità o meno di approvare l’uso dei cannoni ad acqua a livello nazionale. I cannoni ad acqua serviranno per respingere i manifestanti durante proteste non autorizzate. «Resterebbe fermo sotto ai miei occhi davanti ai cannoni, per dimostrare ai londinesi il buon senso della sua decisione?», è stato chiesto dal conduttore Nick Ferrari a Johnson, che ha esitato un po’ prima di rispondere ma poi ha detto: «non credo di aver fatto niente per meritarlo, ma lei mi ha sfidato e ora dovrò farlo». Non è ancora chiaro quando Johnson si sottoporrà al test.
Nei giorni scorsi Johnson ha approvato l’acquisto – per 127 mila sterline, circa 160 mila euro – di tre cannoni ad acqua di seconda mano dalla polizia tedesca, decisione che è stata da molti interpretata come uno sgarbo nei confronti del ministro dell’Interno Theresa May. May non si è ancora espressa sulla possibilità di rendere lecito per la polizia britannica l’uso dei cannoni ad acqua in Inghilterra, in Galles e in Scozia, dove cioè non sono mai stati utilizzati prima d’ora (sono stati utilizzati invece in Irlanda del Nord).
Sebbene sia comunemente ritenuto che si tratti di strumenti di dispersione della folla utili e relativamente inoffensivi rispetto al danno che può essere provocato da altre armi della polizia, in passato è stato sostenuto che l’utilizzo di questo genere di cannoni può comunque provocare danni gravi ai manifestanti, nel caso in cui il getto colpisca frontalmente il manifestante al volto. Nel 2010, per esempio, fece parecchio discutere in Germania almeno un caso di cecità parziale e di fratture alle ossa dell’orbita oculare causate a un manifestante dal getto d’acqua di un cannone, utilizzato durante alcune proteste avvenute a Stoccarda contro la costruzione di una stazione ferroviaria.
Johnson ha negato che la sua decisione rappresenti un dispetto verso il ministero dell’Interno: «La polizia ritiene che ci siano delle rare circostanze in cui l’uso dei cannoni ad acqua possa rendersi necessario, tenendo bene in mente ovviamente il caso dei disordini dell’agosto 2011. Come sindaco, la domanda che mi pongo è se possiamo noi legittimamente privare la polizia di uno strumento di gestione della folla di cui dicono di aver bisogno». Johnson ha poi risposto alle obiezioni del conduttore dicendo che “potrebbero verificarsi occasioni in cui le proprietà delle persone vengono danneggiate, o le loro stesse vite messe in pericolo, perché la polizia non dispone di questi strumenti”.
Johnson è il sindaco di Londra dal 2008: è stato rieletto nel maggio del 2012, dopo aver battuto il candidato laburista Jenny Jones, e in passato è stato giornalista al Times, poi vicedirettore al Daily Telegraph, e poi direttore allo Spectator. In passato ha fatto parlare di sé per alcuni suoi comportamenti eccentrici e soprattutto per alcune soluzioni piuttosto radicali contro la criminalità e, in genere, riguardo all’ordine pubblico (come il divieto degli alcolici sugli autobus e in metropolitana).
I cannoni ad acqua sono regolarmente utilizzati dai corpi di polizia di diversi paesi. Il caso più recente di scontri in cui ne è stato fatto uso risale a martedì scorso, 10 giugno, a Santiago del Cile, durante le contestazioni di migliaia di studenti contro la riforma dell’istruzione presentata della presidente Michelle Bachelet.
La polizia irlandese usa i cannoni ad acqua per disperdere la folla durante alcuni scontri a Belfast, il 9 agosto 2013. (AP Photo/Peter Morrison)