Lo spoglio delle elezioni amministrative è ancora in corso in diversi comuni nella notte tra lunedì e martedì: oltre che per le Europee, infatti, domenica si è votato in Piemonte e in Abruzzo per la presidenza della regione e in 4.095 comuni – tra cui Firenze e Bari – per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali. I ballottaggi sono stati fissati per l’8 giugno. Il Post ha seguito in diretta lo scrutinio, le proiezioni, cosa succede e cosa si dice.
Il riepilogo dei sindaci dei capoluoghi, all’una di notte è il seguente.
Assegnati al centrosinistra (6): Reggio Emilia, Pesaro, Prato, Ferrara, Firenze, Forlì.
Assegnati al centrodestra (2): Ascoli, Tortolì (lista civica).
Al ballottaggio: Modena, Bergamo, Livorno, Padova, Biella, Cremona, Pavia, Perugia, Modena, Vercelli, Terni.
Ancora in corso di scrutinio: Bari, Biella, Campobasso, Foggia, Pescara, Potenza, Sassari, Teramo, Verbania.
Riepilogo finale dei capoluoghi, poi ci aggiorniamo domattina.
Assegnati al centrosinistra (6): Reggio Emilia, Pesaro, Prato, Ferrara, Firenze, Forlì.
Assegnati al centrodestra (2): Ascoli, Tortolì (lista civica).
Al ballottaggio: Modena, Bergamo, Livorno, Padova, Biella, Cremona, Pavia, Perugia, Modena, Vercelli, Terni.
Ancora in corso di scrutinio: Bari, Biella, Campobasso, Foggia, Pescara, Potenza, Sassari, Teramo, Verbania.
Sono molto probabili i ballottaggi a Biella, Verbania e Potenza: ma gli aggiornamenti degli scrutini sembrano ormai sospesi nei capoluoghi mancanti.
Ad Ascoli mancano due seggi, e quindi è certa la vittoria al primo turno del candidato del centrodestra Guido Castelli (sindaco uscente) che ha più del 58%. Il secondo è al 16%.
Mancano ancora alcuni seggi, ma possiamo dare al ballottaggio anche Vercelli e Terni. Ancora incerti e indietro nello scrutinio alcuni capoluoghi del sud, fuorché Potenza vicina alla fine.
Nuovo riepilogo dei capoluoghi di provincia:
Assegnati al centrosinistra: Reggio Emilia, Pesaro, Prato, Ferrara, Firenze, Forlì.
Assegnati al centrodestra: Tortolì (lista civica).
Al ballottaggio: Modena, Bergamo, Livorno, Padova, Biella, Cremona, Pavia, Perugia, Modena.
Ancora in corso di scrutinio: Ascoli, Bari, Biella, Campobasso, Foggia, Pescara, Potenza, Sassari, Teramo, Terni, Verbania, Vercelli.
A Cremona dati definitivi: vanno al ballottaggio Galimberti del centrosinistra (45,80%) e Perri del centrodestra (33,31%).
A Pavia mancano due sezioni su 83, e possiamo quindi dire che andranno al ballottaggio Cattaneo del centrodestra (46,54%) e De Paoli del centrosinistra (36,51%).
Il sindaco di Parma Pizzarotti ha appena scritto questo su Facebook:
Una sola cosa c’è da dire: alle Europee il MoVimento è stato sconfitto, ed è da qui che ripartiremo con maggiore slancio e più forti di prima. Ma dobbiamo dircelo e dobbiamo riconoscerlo. C’è il tempo delle vittorie e dei successi, ma c’è anche il tempo della sconfitta e di una doverosa autocritica. Non dobbiamo essere quelli che “danno la colpa agli altri”, ma quelli che “possono fare diversamente”. O facciamo autocritica per crescere o rimarremo relegati all’opposizione. Per un MoVimento giovane il risultato è già un successo, ma se vogliamo di più per noi e per il Paese, dobbiamo dimostrare di più. Anche partendo dai nostri errori. Siamo partiti sapendo che sarebbe stato difficile, ed è in momenti come questi che non dimentico che per costruire qualcosa si parte dai singoli mattoni.
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Anche a Perugia ci sarà il ballottaggio: scrutinio quasi finito e il sindaco uscente di centrosinistra è al 46,71%. Secondo è Andrea Romizi del centrodestra col 26,20%.
Definitivo a Modena: per un pelo si va al ballottaggio. Muzzarelli del centrosinistra ha il 49,71 e Bortolotti del M5S il 16,33%.
Ancora sui sindaci dei capoluoghi, finora:
Assegnate al centrosinistra: Reggio Emilia, Pesaro, Prato, Ferrara, Firenze, Forlì.
Assegnati al centrodestra: Tortolì (lista civica).
Al ballottaggio: Modena, Bergamo, Livorno, Padova, Biella.
Ad Ascoli ora siamo a 43 sezioni su 52 e il candidato del centrodestra Guido Castelli dovrebbe avere vinto al primo turno: è al 58,50%.
Ufficiale anche Livorno: vanno al ballottaggio Marco Ruggeri del centrosinistra col 39,97% e Filippo Nogarin del M5S con il 19,01%.
A scrutinio finito, il sindaco di Reggio Emilia è Luca Vecchi del centrosinistra.
Ricapitoliamo i comuni capoluogo, primo gruppo:
Padova: scrutinio vicino alla fine, vanno al ballottaggio con poco distacco a favore del primo i candidati di centrosinistra e centrodestra.
Pavia: scrutinio vicino alla fine, grande vantaggio per il candidato del centrodestra che però difficilmente arriverà al 50%
Perugia: Boccali del centrosinistra vince ma non sembra arrivare al 50%
Pesaro: vince col 60% Matteo Ricci del centrosinistra, già presidente della provincia
Pescara: scrutinio appena cominciato, è molto avanti il candidato del centrosinistra Alessandrini
Potenza: a poco più di metà scrutinio il candidato del centrosinistra Petrone è molto avanti ma non arriva per ora al 50%
Prato: Matteo Biffoni del centrosinistra è sindaco al primo turno
Reggio Emilia: Luca Vecchi del centrosinistra sarà con tutta probabilità sindaco al primo turno, ma lo scrutinio non è ancora finito
Sassari: a metà scrutinio il candidato del centrosinistra è oltre il 66%
Teramo: a un quarto dei voti scrutinati, Brucchi del centrodestra ha il 59% contro il 22% del suo avversario del centrosinistra
Terni: Di Girolamo del PD è molto avanti a scrutinio avanzato, ma non arriva al 50%
Tortolì: è sindaco Massimo Cannas della lista civica Obiettivo Uno, vincendo di poco
Verbania: a metà scrutinio la candidata del PD è al 46% contro il 18% del centrodestra
Vercelli: a metà scrutinio la candidata del PD è al 36% contro il 27% del centrodestra
Ricapitoliamo i comuni capoluogo, primo gruppo:
Ascoli: scrutinio è appena iniziato, il candidato del centrodestra ha più del 60%
Bari: a metà scrutinio Decaro del centrosinistra è poco sotto il 50%
Bergamo: definitivo, Giorgio Gori e Franco Tentorio (sentrosinistra e centrodestra) vanno al ballottaggio con tre punti di vantaggio per il primo
Biella: a metà scrutinio, il centrosinistra e di 2 punti avanti al centrodestra, e si andrà certamente al ballottaggio
Campobasso: scrutinio molto indietro, il candidato del centrosinistra è poco sopra il 50%, con grande distacco sul secondo
Cremona: candidato del centrosinistra molto avanti, ma sotto il 50% di quattro punti, a un terzo di scrutinio
Ferrara: Tiziano Tagliani, sindaco uscente del centrosinistra, ha vinto al primo turno
Firenze: Dario Nardella del centrosinistra ha vinto al primo turno
Foggia: un terzo di scrutinio e il candidato del centrodestra avanti di poco
Forlì: Davide Drei del centrosinistra è sindaco al primo turno
Livorno: Ruggeri del centrosinistra va al ballottaggio con Nogarin del M5S, col doppio dei voti
Modena: Muzzarelli del centrosinistra potrebbe farcela di poco al primo turno, ma manca ancora il 15% dei seggi
A Livorno scrutinio quasi finito: il candidato del centrosinistra Ruggeri vince ma resta al 41,1% e sarà costretto al ballottaggio con il candidato Nogarin del M5S che ha preso il 19,1%: che considerato che si parla di Livorno non è un buon risultato per il PD.
Il sindaco di Parma Pizzarotti nega ci sia alcun valore a Parma del notevole calo di voti del M5S, trattandosi di elezioni europee e non sulla sua candidatura.
Nei comuni abruzzesi dove si votava per il sindaco – salvo i più piccoli – lo scrutinio dei voti è appena cominciato o ancora da iniziare, preceduto da quello per le regionali.
In Piemonte, quando siamo a 4090 sezioni scrutinate su 4832, Sergio Chiamparino (del centrosinistra) è sceso al 47,07 per cento, mentre il candidato del centrodestra Gilberto Pichetto ha superato quello del Movimento 5 Stelle Davide Bono (rispettivamente hanno al momento il 22,43 e il 21,09 per cento). Chiamparino, come dicevamo nei precedenti aggiornamenti, ha comunque già vinto e sarà il prossimo presidente regionale.
A Cesena ha vinto il sindaco in carica Paolo Lucchi, del Partito Democratico: quando mancano tre sezioni da scrutinare su 98 ha ottenuto il 54,83 per cento dei voti e non ci sarà ballottaggio. Gilberto Zoffoli, il candidato del centrodestra, ha ottenuto finora il 16,81 per cento.
In Abruzzo siamo a 1040 sezioni scrutinate su 1642. Il candidato del centrosinistra Luciano D’Alfonso è al 48 per cento, mentre il presidente regionale uscente Gianni Chiodi (del centrodestra) è attorno al 29,4 per cento.
A Padova è stata scrutinata più della metà delle sezioni, e a meno di grosse sorprese si andrà al ballottaggio. Attualmente, il sindaco reggente del PD Ivo Rossi è al 33,55 per cento, mentre il candidato sostenuto da Lega Nord e Forza Italia Massimo Bitonci è al 31,64 per cento. A Padova si sono presentate anche due liste civiche di centrosinistra e centrodestra che non sostengono né Rossi né Bitonci: entrambe sono date attorno al 10 per cento, mentre il candidato del M5S ha ottenuto al momento il 9,03 per cento dei voti. Dal 2004 al 2013 Padova è stata governata da Flavio Zanonato del Partito Democratico, ex ministro dello Sviluppo Economico con il governo di Enrico Letta.
Intanto, il presidente della Francia François Hollande – il cui partito socialista è uscito molto male dalle elezioni europee – ha tenuto un discorso registrato e andato in onda sulle televisioni francesi: ha ammesso la sconfitta ma secondo l’inviato del Corriere della Sera Stefano Montefiori ha ripetuto «più o meno le stesse cose che dice da mesi, e che gli hanno procurato la disfatta di ieri».
#Hollande: un elettore su quattro ha votato per il Fn. Bisogna guardare questo dato in faccia. È un gesto di sfiducia
— Stefano Montefiori (@Stef_Montefiori) May 26, 2014
Si fa molta fatica a trovare un posto dove il Movimento 5 Stelle abbia vinto, a queste amministrative. A Montelabbate, un paese di circa 6mila abitanti in provincia di Pesaro e Urbino, è stata eletta al primo turno la candidata del M5S Cinzia Ferri: ha ottenuto 1691 voti e battuto di 27 voti Fabrizia Tagliabracci, candidata di una lista civica. A Bagheria invece, in provincia di Palermo, il candidato del M5S Patrizio Cinque è di poco in vantaggio con il 25,38 per cento dei voti e potrebbe andare al ballottaggio assieme al candidato del centrosinistra Daniele Vella (che attualmente ha il 23,02 per cento).
Intanto, in Piemonte, è stata superata la metà dello spoglio. Sergio Chiamparino (centrosinistra) è al 50,61 per cento, Davide Bono del M5S al 23,19 per cento e Gilberto Pichetto (centrodestra) al 17,57 per cento. Intanto, Matteo Renzi ha praticamente annunciato la vittoria di Chiamparino.
Un abbraccio ai nuovi sindaci. Da collega conosco la bellezza di un mestiere così delicato. Bentornato a casa @SergioChiampa #italiariparte
— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 26, 2014
Tutto tace a Campobasso, in Molise. A più di cinque ore e mezzo dalla chiusura dei seggi il sito del Ministero dell’Interno non riporta i risultati di nessuna delle 56 sezioni della città. I candidati più quotati sono il sindaco in carica Luigi Di Bartolomeo, sostenuto dalla sola Forza Italia, Antonio Battista – sostenuto da un’estesa coalizione che va dall’UDC ai Comunisti Italiani – e Roberto Gravina, del Movimento 5 Stelle.
A Perugia è attualmente in vantaggio Walter Boccali, il sindaco in carica sostenuto da una coalizione di centrosinistra: a un terzo esatto dello scrutinio ha il 48,17 per cento dei voti, contro il 25,53 di Andrea Romizi, il candidato del centrodestra. Nelle prossime ore si chiarirà se Boccali riuscirà ad essere eletto al primo turno o andrà al ballottaggio (nel caso, se la giocherà con Romizi: il candidato del Movimento 5 Stelle è al 18,37 per cento). Perugia è una città tradizionalmente di sinistra: è stata a lungo governata dal Partito Socialista, e dal 1995 a oggi dalle varie emanazioni dell’ex PCI.
A Forlì è praticamente certo della vittoria Davide Drei, del Partito Democratico, nuova conoscenza di Massimo Mantellini: a più di un terzo dello scrutinio ha il 55,22 per cento dei voti, cioè un vantaggio di 35 punti abbondanti sulla candidata più vicina, Anna Rita Balzani, di Forza Italia.
A Sassari lo scrutinio è molto lento: sono state scrutinate 10 sezioni su 137 ed è molto avanti Nicola Sanna, il candidato del centrosinistra: attualmente ha circa il 68 per cento dei voti. A grande distanza ci sono Rossana Arru del centrodestra, al 12,2 per cento, e Maurilio Murru del M5S, all’11,3 per cento. Sassari è governata dal centrosinistra dal maggio del 2005: da allora, fino al marzo del 2014, è stato sindaco Gianfranco Ganau (che ora è consigliere regionale della Sardegna).
A Bergamo sono quasi al 46 per cento dello scrutinio, per le comunali, e i principali candidati di centrosinistra e centrodestra sono a pochi punti di distanza.
Gori 45,53%
(Italia dei Valori, Moderati per Gori, Partito democratico, Partito socialista italiano, Patto civico)
Tentorio 42,40%
(Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Lista Tentorio, Nuovo centrodestra, UdC)
Zenoni 8,15%
(Movimento 5 Stelle)
Gargano 2,48%
(L’Altra Bergamo)
Isnenghi 0,76%
(Rinasce Bergamo)
Palermo 0,68%
(Bergamo Cambia)
Ciriaco De Mita, ex presidente del Consiglio ed ex europarlamentare, è stato eletto sindaco di Nusco in provincia di Avellino con 1.136 voti, l’80 per cento delle preferenze. De Mita ha 86 anni e si è candidato con l’UdC.
In Abruzzo siamo a 438 sezioni su 1642, per quanto riguarda i candidati presidenti.
Luciano D’Alfonso, centrosinistra – 40,15%
Giovanni Chiodi, centrodestra – 24,49%
Sara Marcozzi, M5S – 15,67%
Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista – 2,63%
Il messaggio di @tsipras_eu a tutte e tutti coloro che hanno contribuito al successo dell'Altra Europa pic.twitter.com/MPsVKef06N
— L'Altra Europa (@altraeuropa) May 26, 2014
A Pavia lo scrutinio è quasi a un quarto delle sezioni e in testa c’è il candidato di centrodestra Alessandro Cattaneo con il 45,72 per cento. Al 37,92 per cento c’è Massimo Depaoli del centrosinistra al 37,92 per cento. Giuseppe Eduardo Polizzi del M5S è al 6,56 per cento. Si andrà con ogni probabilità al ballottaggio.
A quasi un quarto delle sezioni scrutinate a Reggio Emilia, il centrosinistra è in vantaggio al 57,56 per cento con il candidato sindaco Luca Vecchi. Il candidato del centrodestra è fermo al 12,10 per cento, superato da Norberto Vaccari del M5S al 17,20 per cento.
Se vivete in Piemonte e vi state chiedendo perché ci sono pochi dati sulle comunali, la risposta è facile: lo spoglio per le regionali ha la precedenza. Prima si scrutinano le schede delle regionali e solo dopo quelle per i sindaci e le liste comunali.
La terza proiezione per il Piemonte, a cura di YouTrend (campione al 60%)
Chiamparino (PD) 46,4%
Pichetto (Forza Italia) 24,3%
Bono (M5S) 20,7%
Crosetto (Fratelli d’Italia) 4,6%
Costa (NCD) 3,1%
Filingeri (Altro Piemonte a Sinistra) 0,9%
A Cesena lo scrutinio delle liste per il sindaco sono a 28 sezioni su 98. È in testa il centrosinistra con Paolo Lucchi al 52,38 per cento, che distanzia di molto Gilberto Zoffoli al 17,09 per cento. Il M5S è al 15,17 per cento con Natascia Guiduzzi.
In Abruzzo lo spoglio delle regionali è arrivato a 123 sezioni su 1642, per quanto riguarda i candidati presidenti.
Luciano D’Alfonso, centrosinistra – 34,36%
Giovanni Chiodi, centrodestra – 23,77%
Sara Marcozzi, M5S – 14,14%
Maurizio Acerbo, Rifondazione Comunista – 1,75%
A Ferrara sono a un quarto delle sezioni da scrutinare. È in testa il sindaco uscente Tiziano Tagliani del centrosinistra con il 56,27 per cento dei voti. Vittorio Anselmi del centrodestra è al 16,85 per cento, mentre Ilaria Morghen del Movimento 5 Stelle è al 16,70 per cento. Tagliani potrebbe farcela al primo turno, evitando il ballottaggio.
La seconda proiezione per il Piemonte, a cura di YouTrend (campione al 40%)
Chiamparino (PD) 45-49%
Bono (M5S) 19-23%
Pichetto (Forza Italia) 21-25%
Crosetto (Fratelli d’Italia) 4-6%
Anche a Bari non sono dei fulmini: per ora le sezioni scrutinate sono 12 su 345. In testa c’è Antonio Decaro del centrosinistra con il 49,35 per cento, che distacca di quasi 17 punti il candidato di centrodestra Domenico di Paola. Se Decaro raggiungesse il 50 per cento +1, si eviterebbe il ballottaggio tra i due candidati più votati. Ma, di nuovo, è presto per dirlo.
E Nardella ha in pratica già annunciato la vittoria.
Grazie davvero a tutti. Vi aspetto alle 21 in SS Annunziata per festeggiare i fiorentini e #Firenze! Più di prima! pic.twitter.com/OQYgXtcZAD
— Dario Nardella (@DarioNardella) May 26, 2014
Lo spoglio delle schede procede lentamente anche a Firenze, dove il candidato di centrosinistra Dario Nardella è in vantaggio con il 61 per cento circa dei voti. È comunque ancora presto, le sezioni scrutinate sono appena 13 su 360.
Qui trovate tutti i principali risultati delle Europee 2014, messi per ordine.
A Bergamo sono quasi al 16 per cento dello scrutinio, per le comunali, e i principali candidati di centrosinistra e centrodestra sono a pochissimi punti di distanza.
Gori 44,78%
(Italia dei Valori, Moderati per Gori, Partito democratico, Partito socialista italiano, Patto civico)
Tentorio 43,01%
(Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Lista Tentorio, Nuovo centrodestra, UdC)
Zenoni 8,41%
(Movimento 5 Stelle)
Gargano 2,27%
(L’Altra Bergamo)
Isnenghi 0,90%
(Rinasce Bergamo)
Palermo 0,63%
(Bergamo Cambia)
Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, ha diffuso un comunicato per commentare il risultato elettorale. Ha ringraziato chi ha votato il suo partito, ammettendo che “Forza Italia ha avuto un risultato inferiore alle mie attese”.
Desidero ringraziare tutti coloro che hanno rinnovato la loro fiducia in Forza Italia e nel sottoscritto. Nonostante tutto e nonostante tutti, in una campagna elettorale per me dolorosa e sofferta a causa della mia situazione di uomo non libero, ancora una volta ho sperimentato un grande affetto e un sostegno generoso, che mi conforta e che non intendo tradire.
Forza Italia ha avuto un risultato inferiore alle mie attese ma si conferma il perno insostituibile del centrodestra, l’asse attorno al quale ricostruire una coalizione in grado di contendere con successo alla sinistra la vittoria alle elezioni politiche.
Matteo Renzi a cui invio le mie sincere congratulazioni ha ottenuto un grande successo personale, favorito da una serie di circostanze favorevoli irripetibili. Ora vedremo come lo userà. Noi non cambiamo il nostro atteggiamento: siamo opposizione intransigente ma responsabile, siamo al tempo stesso i partner decisivi, senza i quali in Parlamento non ci sono numeri per fare riforme vere, definitive e durature per il bene del Paese.
Nella mia vita e in questi venti anni in politica sono dovuto ripartire più volte dopo un risultato negativo. Garantisco che sarà così anche stavolta.
La mia stella polare resta l’unità delle forze moderate alternative alla sinistra. Ho iniziato il mio impegno in politica per unire tutti i moderati, intendo proseguirlo lavorando per ricomporre la perduta unità.
Ringraziamo di vero cuore 1.200.000 nostri elettori che ci hanno consentito di andare a Bruxelles per la prima volta, all'esordio. #Ncd
— Angelino Alfano (@angealfa) May 26, 2014
È iniziata la conferenza stampa di Angelino Alfano (NCD), ha ringraziato gli elettori per avere eletto “immediatamente, al primo tentativo” parlamentari del suo partito al Parlamento europeo.
La prima proiezione per il Piemonte, a cura di YouTrend (campione al 20%)
Chiamparino (PD) 46-50%
Bono (M5S) 20-24%
Pichetto (Forza Italia) 19-23%
Crosetto (Fratelli d’Italia) 4-6%
Costa (NCD) 2-4%
Filingeri (Altro Piemonte a Sinistra) 1-2%
Tra gli elettori italiani che hanno votato in Grecia, giustamente, la lista Tsipras è andata benissimo.
Lo spoglio per le regionali in Piemonte va avanti molto lentamente, anche perché la legge elettorale regionale dà diverse possibilità di voto, non molto lineari.
L’elettore, con la matita copiativa, utilizzando un’unica scheda, potrà esprimere il proprio voto:
– tracciando un segno di voto solo nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista provinciale: il voto così espresso è valido sia per la lista provinciale, sia per la lista regionale collegata;
– tracciando un segno di voto sia nel rettangolo che contiene il contrassegno della lista provinciale, sia sul nominativo del capolista o sul contrassegno (o su uno dei contrassegni) della lista regionale collegata alla lista provinciale votata: anche in questo caso il voto è valido sia per la lista provinciale, sia per la lista regionale collegata;
– tracciando un segno di voto nel rettangolo che contiene il contrassegno di una lista provinciale e un altro segno sul nominativo del capolista o sul contrassegno (o su uno dei contrassegni) di una lista regionale non collegata alla lista provinciale votata: anche in questo caso il voto è valido sia per la lista provinciale, sia per la lista regionale, sebbene non collegate fra loro (c.d. voto disgiunto);
– tracciando un segno di voto solo sul nominativo del capolista o sul contrassegno (o su uno dei contrassegni) della lista regionale, senza tracciare alcun altro segno per le liste provinciali: il voto è così valido solo per la lista regionale e non può essere attribuito ad alcuna lista provinciale, neppure se collegata a quella regionale votata;
– manifestando un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale compreso nella lista provinciale votata: a tal fine scriverà il cognome oppure il nome e cognome e, se occorre, la data di nascita, sulla apposita riga tracciata alla destra del contrassegno della lista provinciale stessa.
La distribuzione dei seggi al nuovo Parlamento europeo dei partiti italiani che hanno superato la soglia di sbarramento.
PD 31 seggi
M5S 17 seggi
Forza Italia 13 seggi
Lega Nord 5 seggi
NCD 3 seggi
Tsipras 3 seggi
SVP 1 seggio
Tra i candidati alle europee che non sono stati eletti, ce ne sono alcuni famosi o comunque sorprendenti o rilevanti. Tra quelli di Forza Italia, per esempio, non sono stati eletti Iva Zanicchi, Licia Ronzulli, Franco Bonanini (che cinque anni fa era stato candidato ed eletto col PD), Gianpiero Samorì, Giovanni Galli, Paolo Guzzanti, Clemente Mastella, Alessandro Cecchi Paone, Giuseppe Scopelliti (l’ex presidente della Calabria che si dimise perché condannato al carcere e all’interdizione dai pubblici uffici) e Gianfranco Micciché.
Tra quelli del Nuovo Centro Destra ci sono, tra gli altri, Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano, Guido Podestà, presidente della provincia di Milano, e Beatrice Lorenzin, ministro della Salute. Tra quelli del PD ci sono Salvatore Caronna, già segretario del PD dell’Emilia Romagna e deputato uscente, l’ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, Pino Arlacchi e Giovanni Fiandaca. E non è stato eletto neanche Davide Vannoni, l’ideatore del cosiddetto “trattamento Stamina”: era candidato col movimento “Io cambio”, che ha preso lo 0,1 per cento, e ha ottenuto poche centinaia di voti in ogni collegio.
A Padova il candidato del centrosinistra, Ivo Rossi, è al 40 per cento ed è dato avanti dagli exit poll sul leghista Massimo Bitonci, fermo al 27 per cento. Probabilmente si andrà al ballottaggio.
Intanto Matteo Renzi annuncia di avere inviato un aereo in Congo per riportare i bambini fermi da mesi in Congo. Qui la storia.
Ho appena dato il via libera: un aereo della Repubblica italiana parte per il Congo per riportare i bambini adottati bloccati da mesi #acasa
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 26 Maggio 2014
Il Movimento 5 Stelle ha annullato la sua conferenza stampa, annunciata ieri sera quando i dati erano ancora parziali, benché chiaramente a favore del PD.
Qui trovate tutto quello che c’è da sapere su come sono andate le Europee in Francia, Regno Unito e Grecia: tre risultati che forse cambiano qualcosa.
Sergio Chiamparino, candidato del centrosinistra alle regionali in Piemonte, è al 56 per cento. Ma è un dato che vi diamo per ricordarvi che è iniziato lo spoglio da poco: ehm, siamo a 2 sezioni su 4.832.
Iva Zanicchi, candidata per Forza Italia nella circoscrizione Italia Nord-Occidentale, ha ottenuto circa 30mila preferenze, ma è sesta e non sarà rieletta al Parlamento europeo.
Il videomessaggio di Beppe Grillo.
Beppe Grillo ha pubblicato un videomessaggio sul suo blog, per commentare il risultato elettorale. Questo è il testo del suo discorso:
“Adesso ci state prendendo in giro. Vi capisco. Mettete proprio il coltello nella piaga. Abbiamo perso. Non è una sconfitta, siamo andati oltre la sconfitta. #vinciamopoi, sì #VinciamoPoi. Abbiamo il tempo dalla nostra, è ancora presto. Quest’Italia è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così. Son dei numeri che non si aspettava nessuno, però noi siamo lì, siamo il primo movimento italiano, il secondo partito. Abbiamo preso il 21-22%, abbiamo preso l’IVA, senza avere voti in nero e siamo lì senza aver promesso niente a nessuno, né dentiere né 80 euro. Io sare anche ottimista, quindi: non scoraggiatevi. Vedo messaggi: “cosa facciamo? andiamo avanti?”, certo che andiamo avanti. Siamo la prima forza di opposizione, faremo opposizione sempre di più, sempre meglio e cercheremo di rallentare il dissanguamento, lo spolpamento di questo Paese, che ci sarà. Noi saremo precisi, puntuali, e ci saremo sempre, non preoccupatevi. Ora Casaleggio è in analisi per capire perché si è messo il cappellino e poi tutti insieme vedremo che cosa fare. State tranquilli, dai, vin… vinciam… Vincono loro. Vincono loro, ma è meraviglioso lo stesso. Intanto io mi prendo un maalox, non si sa mai. Casaleggio, c’è il maalox anche per te, vieni qua.”
Beppe Grillo
E poi Grillo ha twittato una canzone di De André.
"verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte" De Andrè: http://t.co/hg3fNHH9WT pic.twitter.com/UdFspp9910
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) May 26, 2014
Tra i capoluoghi di regione, si è votato a Firenze, Bari, Perugia, Campobasso e Potenza. Altre città da tenere d’occhio sono Bergamo, Padova, Modena, Reggio Emilia, Forlì, Ferrara, Cesena, Pavia e Sassari.
Qui avevamo raccontato le cose da sapere sulle comunali e le regionali.
L’affluenza alle comunali è stata del 70,99 per cento (dato nazionale).
In Piemonte l’affluenza per le regionali è stata del 66,43 per cento.
Nei seggi delle regioni e dei comuni in cui si è votato per le amministrative e le regionali è iniziato lo spoglio delle schede. Tra i risultati più interessanti da tenere d’occhio ci sono quelli del Piemonte.
Molti politici vedono nelle europee la possibilità di rilanciare la loro carriera, soprattutto se le cose non gli sono andate bene alle elezioni politiche. È il caso di Fabio Granata, finiano e tra i protagonisti della prima divisione all’interno del Popolo della Libertà che portò alla nascita di Futuro e Libertà per l’Italia. Dopo il risultato deludente delle precedenti elezioni, Granata si è candidato con i Verdi a queste Europee e ha ottenuto 2mila preferenze.
Un estratto della conferenza stampa di Matteo Renzi.
Qui trovate una raccolta di prime pagine internazionali, per vedere come hanno raccontato i risultati delle europee gli altri.
Lo spoglio delle amministrative e delle regionali in Piemonte e Abruzzo inizierà alle 14. Le regionali, dove si è votato, avranno la precedenza sulle comunali.
Il video della conferenza stampa di Renzi.
La conferenza stampa di Renzi a palazzo Chigi è terminata. Rispondendo ai giornalisti, ha ricordato che comunque Forza Italia ha ottenuto un importante risultato e resta tra i principali interlocutori per le riforme, ricordando che comunque l’argomento può ancora interessare altri partiti a partire dal Movimento 5 Stelle. Ha poi invitato a rispettare tutti coloro che non hanno votato per il PD e a non avere un atteggiamento di superiorità.
Renzi, infine, ha ricordato che anche grazie al risultato elettorale l’Italia potrà chiedere un cambio di direzione in Europa: “Noi abbiamo l’ambizione di cambiare l’Europa, non vogliamo piantare bandierine. Con il centrosinistra europeo abbiamo la possibilità di trovare la terza via tra i populisti e i conservatori”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Renzi ha detto che è improbabile che ci possano essere elezioni anticipate in autunno.
Matteo Renzi ha tenuto una conferenza stampa a palazzo Chigi per commentare il risultato elettorale. Ha detto di essere “commosso, felice ed emozionato per come è andato il PD”, spiegando che questo risultato “ci spinge fortissimamente ad avere consapevolezza del nostro compito: nessuno ha più alibi e non c’è più spazio per rinviare le riforme”.
Durante il suo discorso, Renzi ha invitato ad “abbassare i toni e alzare le ambizioni”. Ha poi aggiunto che “questo è il momento dell’Italia”, soprattutto in Europa in vista della presidenza del semestre europeo, che inizia il prossimo luglio.
YouTrend ha fatto una prima stima sulla suddivisione dei seggi nelle varie circoscrizioni in Italia, basandosi sui dati ufficiali.
Nord-Ovest: PD 9, M5S 4, FI 4, LN 3, NCD 1, TS 1
Nord-Est: PD 7, M5S 3, FI 2, LN 2, SVP 1
Centro: PD 8, M5S 4, FI 2, NCD 1, TS 1
Sud: PD 6, M5S 4, FI 4, NCD 1, TS 1
Isole: PD 2, M5S 1, FI 1
Poiché siamo un paese in cui tutti dicono di volere il cambiamento, ma appena viene prospettato tutti dicono allora che è troppo diverso da prima, è difficilissimo ottenere dei grandi risultati elettorali coinvolgendo sia messaggi innovatori che messaggi rassicuranti. Ed è difficilissimo compattare il proprio elettorato tradizionale e insieme attirare voti nuovi, che è il modo con cui si vincono le elezioni e dovrebbe essere la principale ambizione elettorale di qualunque partito.
Il peraltro direttore del Post, Luca Sofri, sulla vittoria elettorale del PD.
La stima della distribuzione dei seggi per i partiti italiani al Parlamento Europeo, calcolati dal sito ufficiale delle elezioni europee.
Come avviene quasi sempre a ogni elezione, a 12 ore dalla chiusura dei seggi il dato dall’estero non è ancora definitivo. Siamo a 417 sezioni su 440, comunque, più che sufficienti per farsi un’idea di come sono andate le cose.
PD 39,08%
M5S 18,37%
Forza Italia 11,31%
Tsipras 7,07%
Verdi 6,31%
NCD 3,54%
Io Cambio – MAIE 3,28%
Fratelli d’Italia 3,28%
Scelta Europea 2,43%
Lega Nord 2,27%
IdV 2,14%
SVP 0,85%
La lista Tsipras ha superato lo sbarramento del 4 per cento grazie a uno 0,03 per cento, Fratelli d’Italia non lo ha superato per uno 0,3 per cento.
Qui trovate tutti i dati sull’affluenza. La Regione in cui meno persone sono andate a votare è stata la Sardegna (42 per cento), quella in cui si è votato di più è stata l’Umbria (70,5 per cento).
Dopo 12 ore di silenzio, Beppe Grillo si è fatto sentire su Twitter.
Grazie ai 5.804.810 italiani che hanno votato il MoVimento 5 Stelle
Vi dedico questa poesia: http://t.co/f9y38QUv2B pic.twitter.com/QfZWkuW64H
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 26 Maggio 2014
Il presidente del Consiglio e segretario del PD, Matteo Renzi, terrà una conferenza stampa a palazzo Chigi alle 11:30 per commentare il risultato elettorale.
In tutto questo, domenica 25 si è votato anche in Ucraina, ma non per le Europee: si sono tenute le presidenziali dopo la fine della presidenza Yanukovich lo scorso febbraio. Qui i primi aggiornamenti su come stanno andando le cose. Sono in netto vantaggio i filoeuropei.
@ilpost a Maletto (Catania), il partito più votato è Lega Nord pic.twitter.com/7YEr57y1fi
— Davide Cuccurullo (@mredivad) May 26, 2014
Andrea Romano di Scelta Civica ha commentato così il risultato deludente di Scelta Europea, che non ha superato lo sbarramento del 4 per cento.
«La sconfitta di Scelta Europea è chiara e non permette alcuno sconto. La nostra proposta, incentrata su un europeismo coerente con l’ispirazione riformatrice di Mario Monti e unita ai contributi di Centro Democratico e Fare per Fermare il Declino, non ha guadagnato spazio sufficiente all’interno di una contesa elettorale dominata dallo scontro tra la furia distruttrice di Beppe Grillo e la forza della novità incarnata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ha certamente pesato negativamente la novità del marchio ‘Scelta Europea’, così come la difficoltà di ribadire il valore di un progetto che era nato in un contesto storico e politico ormai lontanissimo da quello nel quale ci muoviamo oggi.
Da oggi si apre una riflessione sul futuro di Scelta Civica che dovrà essere libera e priva di qualunque inibizione, come si addice ad un movimento senza padroni che è nato con lo scopo di dare rappresentanza ad un’opinione pubblica liberale e riformatrice che certamente non scompare dalla mappa politica e culturale italiana.
A Parma, uno dei primi comuni a essere governato da un sindaco del Movimento 5 Stelle e portato spesso a esempio per valutare il successo politico di Beppe Grillo, il M5S ha preso il 19,11 per cento, meno della media nazionale. Il PD è primo partito al 52,07 per cento.
I candidati più votati del PD sono stati:
– Alessia Mosca (181.000 preferenze) nella circoscrizione Nord Ovest
– Alessandra Moretti (230.000 preferenze) nella circoscrizione Nord Est
– Simona Bonafè (256.000 preferenze) nella circoscrizione Centro
– Gianni Pittella (227.000 preferenze) nella circoscrizione Sud
– Renato Soru (182.000 preferenze) nella circoscrizione Isole
I candidati più votati della lista Tsipras sono stati:
– Moni Ovadia (33.000 preferenze) nella circoscrizione Nord Ovest
– Oktavia Brugger (21.000 preferenze) nella circoscrizione Nord Est
– Barbara Spinelli (30.000 preferenze) nella circoscrizione Centro
– Barbara Spinelli (26.000 preferenze) nella circoscrizione Sud
– Mario Cicero (15.000 preferenze) nella circoscrizione Isole
Bisogna tenere a mente che alcuni candidati della lista Tsipras – come Barbara Spinelli – hanno già annunciato che rinunceranno al seggio (cosa che generò critiche e creò discussioni e polemiche).
I candidati più votati di Forza Italia sono stati:
– Giovanni Toti (148.000 preferenze) nella circoscrizione Nord Ovest
– Elisabetta Gardini (25.900 preferenze) nella circoscrizione Nord Est
– Antonio Tajani (93.000 preferenze) nella circoscrizione Centro
– Raffaele Fitto (281.000 preferenze) nella circoscrizione Sud
– Salvatore Pogliese (61.000 preferenze) nella circoscrizione Isole
Dato interessante: Raffaele Fitto, che rischia di essere il candidato più votato in assoluto, ha preso il doppio delle preferenze di Giovanni Toti, di cui è considerato rivale all’interno del partito.
I candidati più votati del Movimento 5 Stelle sono stati:
– Tiziana Beghin (22.000 preferenze) nella circoscrizione Nord Ovest
– David Borrelli (25.900 preferenze) nella circoscrizione Nord Est
– Laura Agea (34.000 preferenze) nella circoscrizione Centro
– Isabella Adinolfi (64.000 preferenze) nella circoscrizione Sud
– Ignazio Corrao (70.900 preferenze) nella circoscrizione Isole
Nuove stime sull’attribuzione dei seggi al Parlamento Europeo.
Stime dei seggi #EP2014 PPE212 S&D187 ALDE71 GREENS/EFA55 GUE/NGL43 ECR45 EFD35 Altri64 http://t.co/ah48R1hKlE pic.twitter.com/IWpxAvXgI0
— Parlamento europeo (@Europarl_IT) May 26, 2014
Altri aggiornamenti sulle preferenze. Sono andati male sia Giovanni Galli (10.000 preferenze) che Paolo Guzzanti (5.000 preferenze) nella lista di Forza Italia nella circoscrizione Centro. Luca Casarini è stato solo il quinto più votato nella lista Tsipras del collegio Centro (10.000 preferenze), dietro – tra gli altri – a Barbara Spinelli (30.000) e Lorella Zanardo (14.000); nella circoscrizione Nord Ovest l’attore Ivano Marescotti è stato il terzo più votato della lista Tsipras con 12.778 preferenze mentre lo storico Adriano Prosperi ne ha ottenute solo 5.000. Alessandra Mussolini è stata la seconda più votata di Forza Italia nella circoscrizione Centro, con 71.000 preferenze; Alessandro Cecchi Paone soltanto dodicesimo nella circoscrizione Sud con 15.700 preferenze.
I candidati di Scelta Europea sono andati male quanto il loro partito, che in tutto ha ottenuto lo 0,7 per cento. A Bruno Tabacci sono bastate 10.000 preferenze per essere il più votato nella lista della circoscrizione Sud; il ministro Stefania Giannini – che è anche segretario di Scelta Civica – ha ottenuto appena 2.900 preferenze; Michele Boldrin, coordinatore di Fare, ne ha ottenute 6.900. Gabriele Albertini, candidato con NCD nella circoscrizione Nord Ovest, è arrivato quinto con 11.000 preferenze e non sarà eletto; il più votato nella sua lista è stato il ministro Maurizio Lupi con 46.000 preferenze (che dovrà rinunciare al seggio, se vorrà restare ministro).
Questa è la provincia di Torino, in giallo sono indicati i comuni dove ha ottenuto più voti il Movimento 5 Stelle. La grande macchia gialla a sinistra è la zona della Val di Susa: il M5S sostiene da sempre le richieste e le proteste dei No TAV. (La mappa è di YouTrend.)
I risultati nella circoscrizione Italia Insulare
PD 34,89%
M5S 27,35%
Forza Italia 20,05%
NCD 7,51%
Tsipras 3,70%
Fratelli d’Italia 3,30%
Lega Nord 0,99%
IdV 0,80%
Verdi 0,56%
Io Cambio – MAIE 0,15%
I risultati nella circoscrizione Italia Meridionale
PD 35,05%
M5S 24,06%
Forza Italia 22,21%
NCD 6,56%
Tsipras 4,15%
Fratelli d’Italia 4,14%
Scelta Europea 1,08%
IdV 0,98%
Verdi 0,76%
Lega Nord 0,74%
Io Cambio – MAIE 0,20%
I risultati nella circoscrizione Italia Centrale
PD 46,56%
M5S 21,78%
Forza Italia 14,75%
Tsipras 4,70%
Fratelli d’Italia 4,58%
NCD 3,52%
Lega Nord 2,14%
Verdi 0,77%
IdV 0,50%
Scelta Europea 0,49%
Io Cambio – MAIE 0,14%
Un po’ di dati puntuali sulle preferenze. Mario Borghezio (Lega) ha ottenuto 4.700 preferenze: è stato il secondo più votato dietro Salvini nella circoscrizione Centro, dove la Lega ha ottenuto il 2 per cento. Marcello Guarducci, ex grande campione di nuoto candidato con Scelta Europea, ha preso appena 170 preferenze. Clemente Mastella ha ottenuto quasi 60.000 voti nella circoscrizione Sud con Forza Italia, risultando però il sesto più votato nella lista; l’ex show girl Barbara Matera ha ottenuto invece 67.000 preferenze. Gianni Alemanno è stato il secondo più votato nella lista dei Fratelli d’Italia nella circoscrizione Sud, con 42.000 preferenze, ma non sarà eletto perché la lista non ha superato lo sbarramento. Ylenia Citino, ex concorrente di “Uomini e Donne” candidata con Forza Italia nelle Isole, ha ottenuto 12.634 voti ed è stata la penultima della sua lista.
Fabrizio Bracconeri, l’attore e personaggio televisivo candidato da Fratelli d’Italia, ha ottenuto 3.000 preferenze. Loredana Lipperini, giornalista candidata con Tsipras, è arrivata nona nella sua lista con circa 11.000 preferenze; i suoi colleghi Curzio Maltese e Giuliana Sgrena ne hanno prese poco più di 30.000. Il più votato per Tsipras nel collegio Nord Ovest è stato comunque Moni Ovadia, con 33.000 preferenze. Magdi Allam ha ottenuto 11.000 preferenze, terzo nella lista di Fratelli d’Italia nel Nord Est. Elisabetta Gardini è stata la più votata di Forza Italia nel Nord Est con 67.000 preferenze e sarà quindi rieletta; nello stesso collegio è andato male Gianpiero Samorì, che ha ottenuto poco più di 13.000 preferenze. Iva Zanicchi invece ha preso 30.000 preferenze, non dovrebbe avercela fatta.
I risultati nella circoscrizione Italia Nord Orientale
PD 43,53%
M5S 18,96%
Forza Italia 12,96%
Lega Nord 9,93%
Tsipras 3,66%
NCD 3,07%
Fratelli d’Italia 3,07%
SVP 2,41%
Verdi 1,11%
Scelta Europea 0,65%
IdV 0,42%
Io Cambio – MAIE 0,17%
I risultati nella circoscrizione Italia Nord Occidentale
PD 40,61%
M5S 18,42%
Forza Italia 16,24%
Lega Nord 11,71%
Tsipras 3,81%
NCD 3,46%
Fratelli d’Italia 3,19%
Verdi 1,01%
Scelta Europea 0,66%
IdV 0,65%
Io Cambio – MAIE 0,18%
Nella circoscrizione Nord Ovest la candidata del PD più votata è stata la capolista Alessia Mosca, con circa 181.000 preferenze: seguono Sergio Cofferati e Mercedes Bresso che superano le 100.000 preferenze. Nella circoscrizione Nord Est Alessandra Moretti ha ottenuto 230.000 preferenze, seguita da Flavio Zanonato e Cecile Kyenge intorno alle 90.000. Nella circoscrizione Centro la capolista Simona Bonafè ha ottenuto 246.000 preferenze, seguita da David Sassoli con 171.000: al momento Bonafé risulta essere la candidata più votata in Italia. Nella circoscrizione Sud Gianni Pittella ha ottenuto 224.000 preferenze, seguito da Pina Picierno con 214.000. Nella circoscrizione Isole, invece, il più votato del PD è stato Renato Soru con 182.000 preferenze: ed è un caso particolare, perché la Sardegna non aveva mai eletto direttamente un europarlamentare e stavolta ce l’ha fatta addirittura col candidato più votato del collegio. Caterina Chinnici ha ottenuto 133.000 preferenze.
Naturalmente ci sono molte cose da dire sui risultati elettorali, ma vediamone una laterale e però illuminante. Da diverse settimane chiunque in questo paese – ancora di più se di sinistra – si affrettava a dire che il M5S sarebbe andato benissimo alle elezioni europee, implicando nell’ordine: 1) una vittoria del M5S; 2) un pareggio tra M5S e PD; 3) un ottimo risultato del M5S che superasse il 25%.
Qualche prima considerazione del peraltro direttore del Post, Luca Sofri, su sondaggi e previsioni prima del voto.
A Milano il PD ha ottenuto il 44,95 per cento dei voti, superando il record del 40,9 per cento ottenuto dalla Lega Nord alle amministrative del 1993. Prima del PD, il partito che era andato meglio alle europee era stato Forza Italia nel 1994 con il 38,1 per cento.
Nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 maggio, tutti i principali partiti hanno commentato l’esito del voto alle europee. Il Movimento 5 Stelle ha preferito rimandare le valutazioni, in attesa dei dati definitivi.
La parola più ricorrente nelle prime pagine di oggi è “trionfo”, riferito alla vittoria del PD. Le potete sfogliare tutte andando qui.
«Ho intenzione di arrivare a un buon risultato, sicuramente superiore al 25 per cento. Che insieme alla Lega e ad altri partiti del centrodestra ci porterà a prevalere sul centrosinistra»
Lo aveva detto Silvio Berlusconi durante la campagna elettorale, ripetendolo in almeno un’altra circostanza, poi le cose sono andate diversamente.
Nuovo Centrodestra, che si presentava insieme all’UDC, e la lista Tsipras sono riusciti a superare – seppure di poco – la soglia dello sbarramento del 4 per cento. NCD si è fermato al 4,38 per cento, ben distante dalle stime dei sondaggi delle scorse settimane. Tsipras ha superato lo sbarramento per un pelo al 4,03 per cento.
Forza Italia si è fermata al 16,80 per cento, uno dei suoi peggiori risultati elettorali di sempre. È andata meno bene al nord e in diverse zone del sud. La regione in cui è andata meglio è la Campania (23,9%), quella in cui è andata peggio il Trentino Alto-Adige (7,61%).
Tra i risultati migliori per il PD c’è quello di Firenze, dove ha ottenuto quasi il 62 per cento dei voti. Il M5S ha ottenuto diversi buoni risultati nei comuni della Sardegna, con il 33 per cento, ma ha perso in molte regioni dove alle scorse politiche era andato bene come Sicilia e Liguria.
Questa mappa di YouTrend mostra efficacemente il risultato ottenuto dal PD in Italia, primo in tutte le regioni.
Il dato definitivo dell’affluenza è del 58,69 per cento, inferiore di qualche punto al 60 per cento previsto da diversi sondaggi nei giorni passati. Alle precedenti elezioni europee il dato fu del 66,43 per cento.