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  • Lunedì 5 maggio 2014

Due campionati divertenti e incerti

Soltanto in Spagna e in Inghilterra ancora non si è capito chi vincerà: ci sono sei squadre per due scudetti e mancano due giornate alla fine

during the UEFA Champions League semi-final second leg match between Chelsea and Club Atletico de Madrid at Stamford Bridge on April 30, 2014 in London, England.
during the UEFA Champions League semi-final second leg match between Chelsea and Club Atletico de Madrid at Stamford Bridge on April 30, 2014 in London, England.

Nella maggior parte dei principali campionati di calcio d’Europa lo scudetto è già stato matematicamente vinto – o quasi – da una delle squadre favorite fin dall’inizio della stagione: domenica 4 maggio, in seguito alla sconfitta della Roma contro il Catania, la Juventus ha vinto il suo terzo scudetto consecutivo senza neppure aver ancora giocato la partita della terzultima giornata; il Bayern Monaco ha vinto la Bundesliga – il campionato tedesco – da oltre un mese, con sette giornate di anticipo; e nella Eredivisie, la prima e più importante divisione del campionato olandese, l’Ajax ha vinto il quarto scudetto consecutivo la settimana scorsa. In Francia, molto probabilmente, il Paris Saint-Germain vincerà il suo secondo scudetto consecutivo mercoledì prossimo, se il Monaco – secondo in classifica – non vincerà contro il Guingamp alle 18 (poi il PSG giocherà alle 21 contro il Rennes, e gli basterà vincere quella e basta, anche in caso di precedente vittoria del Monaco).

Gli unici due campionati il cui vincitore non è ancora stato deciso – e in cui la situazione è peraltro abbastanza incerta – sono quello inglese, la Premier League, e quello spagnolo, la Liga. Mancano due giornate alla fine, sia nell’uno che nell’altro, e in ciascuno dei due campionati ci sono tre squadre che potrebbero ancora teoricamente vincere lo scudetto.

Premier League
Il campionato inglese è stato per molti versi il campionato più avvincente d’Europa: è stato per lunghi tratti dominato dal Liverpool, una squadra relativamente giovane, con ottimi giocatori e con un grande attaccante, e che non vince lo scudetto dal 1989-1990 (quando il campionato inglese si chiamava First Division, e non ancora Premier League). Attualmente il Liverpool, allenato da Brendan Rodgers, è in testa alla classifica con 80 punti, esattamente come il Manchester City, che in verità è primo per via della differenza reti: il City ha segnato 96 gol e ne ha subiti 37 (+59), mentre il Liverpool ne ha segnati 96 ma ne ha subiti 46 (+50).

Sia il City che il Liverpool devono ancora giocare due partite: il Liverpool giocherà stasera in trasferta contro il Crystal Palace, alle 21, e poi giocherà in casa contro il Newcastle domenica prossima. Il Manchester City invece giocherà entrambe le partite rimanenti in casa: mercoledì prossimo contro l’Aston Villa, domenica contro il West Ham. È altamente probabile che – dato il valore non eccellente delle prossime avversarie – City e Liverpool riusciranno a ottenere 6 punti nelle ultime due partite, e in quel caso sarà proprio la differenza reti a decidere il primo posto. Per questo motivo i bookmaker ritengono favorito il Manchester City, che difficilmente perderà questo vantaggio nella differenza reti (il Liverpool dovrebbe fare valanghe di gol senza prenderne).

Teoricamente anche il Chelsea – terzo con 79 punti, ma con una sola partita rimanente da giocare – potrebbe ancora vincere lo scudetto: deve sperare, per cominciare, che il Liverpool non vinca stasera e che il City non vinca mercoledì. Il Chelsea ha di fatto perso la possibilità di giocarsi lo scudetto soltanto nelle ultime settimane, perdendo 2-1 in casa contro il Sunderland (in una partita molto contestata) e pareggiando nell’ultimo turno 0-0 contro il Norwich, in casa anche stavolta. Eppure il Chelsea è stata l’unica squadra a battere il Liverpool, peraltro all’Anfield, in una partita di Premier League del 2014: 2-0, il 27 aprile scorso.

Liga spagnola
Il campionato spagnolo ha da diversi anni due sole squadre protagoniste, Barcellona e Real Madrid, alle quali quest’anno si è aggiunto – in modo autorevole e convincente – l’Atletico Madrid, che in verità era una buona squadra già dall’anno scorso (in attacco c’era Radamel Falcao, per dire, allora uno dei migliori calciatori in circolazione). L’Atletico è allenato da Diego Simeone, che ha a lungo giocato e anche allenato in Serie A. Si tratta di un campionato complessivamente meno avvincente rispetto alla Premier, a causa del livello piuttosto basso delle squadre, ma questo non ha impedito che una serie di risultati sorprendenti e sconfitte clamorose – soprattutto nella seconda parte del girone di ritorno – mantenessero molto aperta la lotta per il primo posto.

Attualmente l’Atletico Madrid è primo in classifica con 88 punti, e nell’ultimo turno di campionato ha perso piuttosto sorprendentemente contro il Levante 2-0. Ma Barcellona e Real Madrid – seconda e terza, con 85 e 83 punti – non hanno sfruttato l’occasione e hanno soltanto pareggiato, riducendo di un solo punto la distanza dall’Atletico. Atletico e Barcellona devono ancora giocare due partite, domenica prossima e domenica 18: l’ultima partita la giocheranno proprio l’una contro l’altra, al Camp Nou di Barcellona. Oltre alle due partite rimanenti, il Real Madrid giocherà anche un recupero questo mercoledì, contro il Valladolid, ed è molto probabile che domenica prossima si avrà una situazione di classifica con Atletico primo a 88 punti, Real secondo a 86, e Barcellona terzo a 85, e con due sole partite da giocare.

La maggior parte dei bookmaker continua a vedere favorito l’Atletico Madrid e subito dopo il Real Madrid, che giocherà in casa soltanto una delle tre partite rimanenti. Anche qui è molto probabile che si arriverà all’ultima giornata con una situazione ancora da decidere.

Foto: Diego Simeone e José Mourinho. (Clive Rose/Getty Images)