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  • Martedì 22 ottobre 2013

Cuba abbandona la doppia moneta

Era un sistema in vigore dal 1994: doveva servire a proteggere l'economia, ma non ha funzionato e il governo ne ha annunciato la fine

A book vendor poses with convertible pesos, the four bills on the right, and regular Cuban pesos in front of books of Argentine born Cuban revolutionary hero Ernesto “Che” Guevara and Cuban leader Fidel Castro in Havana, Cuba, Tuesday, Oct. 22, 2013. Cuba’s government says it’s moving forward with the elimination of its unique two-currency system, but it’s revealing no details about the pace or scale of the change. (AP Photo/Ramon Espinosa)

A book vendor poses with convertible pesos, the four bills on the right, and regular Cuban pesos in front of books of Argentine born Cuban revolutionary hero Ernesto “Che” Guevara and Cuban leader Fidel Castro in Havana, Cuba, Tuesday, Oct. 22, 2013. Cuba’s government says it’s moving forward with the elimination of its unique two-currency system, but it’s revealing no details about the pace or scale of the change. (AP Photo/Ramon Espinosa)

Martedì 22 ottobre il governo cubano di Raul Castro ha annunciato l’eliminazione del sistema della doppia moneta – basato sul peso comune e sul peso convertibile – in vigore nel paese dall’agosto del 1994. La decisione è stata resa pubblica da una nota di una decina di paragrafi pubblicata sul quotidiano cubano filo-governativo Granma.

Dal 1994 il sistema della doppia moneta prevede che gli abitanti di Cuba ricevano lo stipendio, paghino i prodotti e i servizi di base in pesos comuni (CUP), mentre per i prodotti importati e alcuni servizi, come il turismo, vengono utilizzati i pesos convertibili (CUC). Il sistema era stato introdotto dopo il crollo dell’Unione Sovietica, quando Cuba dovette affrontare una grave crisi economica causata dalla scomparsa di governi che erano stati per tanti anni i principali, a volte unici, destinatari dei suoi prodotti. Ogni peso convertibile equivale a 1 dollaro americano o a 25 pesos comuni. Il provvedimento governativo prevede che il valore del peso convertibile sia progressivamente unificato con il valore più basso del CUP. La nota su Granma spiega i motivi della scelta del governo cubano:

«L’unificazione della moneta e del tasso di cambio non è una misura che risolva da sola tutti i problemi attuali dell’economia, però l’applicazione di questa misura è imprescindibile al fine di garantire il ripristino del valore del peso cubano e delle sue funzioni come moneta, ovvero come unità di conto, mezzo di pagamento e riserva di valore.»

L’economia cubana è quasi interamente gestita dallo stato: nonostante il settore del turismo sia cresciuto parecchio dopo la fine dell’Unione Sovietica, Cuba è rimasta in una situazione di isolamento economico internazionale e di crisi. Il sistema della doppia moneta avrebbe dovuto proteggere l’economia di Cuba, ma nel corso degli anni ha prodotto alcuni effetti negativi: per prima cosa si è creata una disparità di ricchezza sempre più grande tra chi è pagato in CUP e chi invece ha accesso ai dollari o ai CUC provenienti dal settore del turismo o dal commercio estero; inoltre le due monete hanno creato due “mercati paralleli”, e un conseguente senso di esclusione economica di una fascia della popolazione cubana.

L’eliminazione del sistema della doppia moneta era stata pianificata fin dall’aprile del 2011, nell’ambito dell’ampio piano di riforme strutturali dell’economia decise da Raul Castro. Il governo di Cuba ha stabilito un calendario di massima per l’eliminazione del sistema della doppia moneta, ma non ha specificato nei dettagli le tempistiche: ha comunque aggiunto che il processo inizierà con il cambiamento dei sistemi informatici statali per la gestione dei registri contabili. L’agenzia di stampa Reuters, citando alcuni economisti cubani, ha scritto che il processo richiederà circa 18 mesi prima di essere concluso.