• Mondo
  • Lunedì 9 settembre 2013

A Mosca ha vinto Sobyanin

Il sindaco uscente sostenuto da Vladimir Putin continuerà a governare la città, ma Alexei Navalny ha parlato di brogli e chiede lo stesso il ballottaggio

Sergei Sobyanin, il sindaco uscente di Mosca sostenuto da Vladimir Putin, ha ottenuto un secondo mandato vincendo le elezioni cittadine contro Alexei Navalny. Stando ai risultati quasi definitivi dello spoglio, Sobyanin ha ottenuto il 51,3 per cento delle preferenze contro il 27,3 per cento di Navalny. Il sindaco uscente eviterà quindi il ballottaggio, previsto solo nel caso in cui nessun candidato avesse superato il 50 per cento più uno dei voti. Navalny ha contestato la vittoria, dicendo che ci sono stati brogli nei conteggi per fare superare il limite a Sobyanin. Navalny ha inoltre sostenuto di avere ottenuto voti sufficienti per dimostrare la necessità di un ballottaggio.

Alaxei Navalny era, tra i sette candidati, il più lontano dalle politiche del presidente russo Vladimir Putin. È un noto avvocato e attivista anti-governativo, il 18 luglio scorso è stato condannato a 5 anni di carcere per frode, è in attesa dell’appello con condanna in primo grado sospesa e si era ipotizzato che potesse ricevere la condanna in appello poco dopo le elezioni. Se così fosse stato non avrebbe potuto partecipare a un eventuale ballottaggio, mentre se fosse stato eletto al primo turno avrebbe dovuto abbandonare la carica. Durante la campagna elettorale, Navalny ha accusato Sobyanin di corruzione e di essere un fantoccio nelle mani di Putin.

Il sindaco uscente di Mosca avrebbe dovuto mantenere la propria carica fino al 2015, ma a giugno ha preferito dimettersi e indire elezioni anticipate. Molti osservatori hanno concordato sul fatto che questa decisione fosse dettata da un momento di particolare popolarità di Sobyanin, interessato ad allungare il più possibile i termini della propria carica.

Parlando ai suoi sostenitori poco dopo la comunicazione dei risultati quasi definitivi, Sobyanin ha detto che “possiamo dire con grande certezza che non ci sarà un secondo turno”. Ha poi detto che le elezioni sono state trasparenti e senza particolari problemi ai seggi.

Se dovessero emergere brogli o notizie di errori nel conteggio dei voti, a Mosca si potrebbero verificare nuove proteste di piazza come quelle della fine del 2011, in cui migliaia di persone manifestarono contro il governo. Navalny ha già annunciato che se gli sarà negato il ballottaggio chiederà “a tutti i cittadini di scendere per le strade di Mosca”.

Mosca è la capitale e la città più popolosa della Russia, con i suoi 11 milioni di abitanti. Nel 2004 Vladimir Putin decise di abolire l’elezione alla carica di sindaco, stabilendo che la nomina spettasse al presidente del paese con approvazione da parte della Duma di Mosca, il parlamento locale di Mosca. La stessa regola valeva anche per la seconda città più importante della Russia, San Pietroburgo. Circa un anno fa, in seguito a una lunga serie di proteste contro il governo e la presidenza, fu deciso di ripristinare le elezioni locali in diverse amministrazioni, compresa quella di Mosca.