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  • Mercoledì 27 marzo 2013

Hanno iniziato a spostare il Muro di Berlino

Per fare spazio a un edificio alto 63 metri: ma molte persone sono tornate a protestare, come un mese fa

German comedian Tobias Schlegl takes part on an action next to a banner "Die Mauer muss weg" (The Wall must Go) at the East Side Gallery part of the remains of the former Wall in Berlin on March 26, 2013 in Berlin. Some 25 meters of this section of the wall that mostly came down 23 years ago and marked the end of the cold war is to be taken away to make way for a new housing development on river Spree. AFP PHOTO / JOHANNES EISELE (Photo credit should read JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images)
German comedian Tobias Schlegl takes part on an action next to a banner "Die Mauer muss weg" (The Wall must Go) at the East Side Gallery part of the remains of the former Wall in Berlin on March 26, 2013 in Berlin. Some 25 meters of this section of the wall that mostly came down 23 years ago and marked the end of the cold war is to be taken away to make way for a new housing development on river Spree. AFP PHOTO / JOHANNES EISELE (Photo credit should read JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images)

Un pezzo da 1,2 metri della East Side Gallery, la parte più lunga e integra che esista oggi del Muro di Berlino, è stato rimosso alle 5 di questa mattina, e al suo posto sono state messe temporaneamente alcune transenne. I lavori fanno parte del più ampio progetto della società di investimento berlinese Living Bauhaus per la costruzione del Living Levels, un edificio alto 63 metri che ospiterà appartamenti e uffici.

La rimozione di una parte di Muro era già iniziata un mese fa ma era stata sospesa il 28 febbraio scorso, dopo che circa 400 persone si erano radunate di fronte alle ruspe fermando i lavori. Il progetto, che prevede di spostare 23 metri della East Side Gallery per fare spazio al nuovo edificio, era stato contestato da moltissimi berlinesi: quella parte di Muro di Berlino, infatti, ha ancora oggi un significato simbolico molto particolare per la città, oltre ad essere il secondo monumento più visitato di Berlino dopo la Porta di Brandeburgo.

Il consigliere provinciale dei Verdi Franz Schulz, dopo le proteste del 28 febbraio, aveva però ricordato che la rimozione di una parte della East Side Gallery sarà anche funzionale alla ricostruzione di un ponte che venne distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il Brommybrücke, che permetterà a pedoni e ciclisti di attraversare di nuovo il fiume Sprea, che si trova a lato di quella parte di Muro.

Durante l’ultimo mese la questione della rimozione dei 23 metri di Muro aveva creato diversi problemi alle autorità locali berlinesi. La East Side Gallery, infatti, ricade sotto la giurisdizione del distretto Friedrichshain-Kreuzberg, che aveva dato il via libera per la costruzione del Living Levels. Ma le proteste di fine febbraio avevano spinto il sindaco di Berlino, Klaus Wowereit, a intervenire nella diatriba e proporre delle alternative al piano originale.

Martedì 26 marzo alcuni rappresentanti della Living Bauhaus si erano incontrati con le autorità della città, per trovare un accordo su un possibile luogo alternativo su cui costruire il Living Levels. L’incontro non aveva portato a nessun risultato e questa mattina, senza preavviso, i lavori sono ripresi. A supervisionare la rimozione del muro erano presenti circa 250 poliziotti. Il portavoce della polizia, Volker Alexander Toennies, ha detto: «Siamo qui da una parte per consentire [ai costruttori] di continuare il loro lavoro, e dall’altra parte per accogliere le persone che vogliono protestare, e consentirgli di mettere in scena la loro protesta». La rimozione dei 23 metri del Muro di Berlino dovrebbe andare avanti nei prossimi giorni, anche se a causa dei rallentamenti nei lavori non c’è ancora una data definitiva di una loro conclusione.