L’amministratore delegato dell’ENI è indagato

Paolo Scaroni, uno dei più importanti manager italiani, è coinvolto in un'indagine per una storia di tangenti in Algeria

Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’ENI, è indagato dalla procura di Milano per corruzione internazionale in una vicenda che riguarda una serie di appalti ottenuti dal gruppo in Algeria. Dopo la pubblicazione della notizia nel pomeriggio di oggi, il titolo di ENI ha perso molto in borsa, chiudendo a -4,62 per cento. La Guardia di Finanza ha perquisito una delle abitazioni di Scaroni, oltre agli uffici di ENI e della sua controllata SAIPEM nei pressi di Milano.

L’indagine per cui è indagato Scaroni è collegata a quella che ha portato alle dimissioni dei dirigenti di SAIPEM a dicembre 2012. Per ottenere la partecipazione a due progetti in collaborazione con la compagnia petrolifera di stato algerina Sonatrach, ENI e SAIPEM avrebbero pagato circa 197 milioni di tangenti a esponenti del governo algerino, dirigenti di Sonatrach e all’intermediario dell’operazione. I due progetti, MLE e Medgaz, hanno un valore complessivo di circa 11 miliardi di dollari.

I contatti con gli intermediari, secondo quanto riportano i giornali, sarebbero avvenuti intorno al 2007 con un ruolo importante svolto da due dirigenti di SAIPEM (tra cui il direttore finanziario). I dirigenti di SAIPEM si sono dimessi a dicembre, ma Scaroni avrebbe partecipato ad almeno uno degli incontri, avvenuti tutti in un albergo di Parigi. Insieme a Scaroni sono indagate altre sette persone: sei dirigenti ed ex dirigenti di SAIPEM e l’intermediario dell’operazione, Farid Bedjaoui, rappresentante di una società di Hong Kong usata per gestire il denaro delle tangenti e imparentato con un importante esponente del governo algerino. ENI e lo stesso Scaroni si sono dichiarati “totalmente estranei” all’indagine.

Paolo Scaroni è uno dei più importanti e potenti manager italiani. È vicentino, ha 66 anni ed è amministratore delegato dell’ENI – il più grande gruppo industriale italiano, di cui lo Stato detiene il controllo tramite il Ministero dell’Economia – dal giugno 2005, dopo diversi incarichi nella dirigenza di aziende italiane e straniere (tra cui l’ENEL, nel 2002-2005).

Proprio pochi giorni fa, ENI aveva annunciato l’inizio della produzione di gas nel giacimento di Menzel Ledjmet Est (MLE), circa 1000 chilometri a sud di Algeri, che è uno dei due progetti al centro delle indagini.

Foto: AP Photo/Hassan Ammar, file