L’arresto per l’attentato ad Alberto Musy

La polizia ha fermato un uomo sospettato di aver sparato un anno fa al consigliere comunale dell'UdC che è tuttora in coma

La polizia di Torino ha arrestato mercoledì un uomo sospettato di essere l’esecutore dell’aggressione armata contro il consigliere comunale torinese Alberto Musy, lo scorso marzo. Si chiama Francesco Furchì e secondo prime notizie molto parziali le ragioni dell’attentato – in conseguenza del quale Musy si trova in coma da allora – avrebbero a che fare con le attività politiche dei due e con contrasti legati a queste.

È un professionista l’uomo fermato dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio. Secondo gli inquirenti, avrebbe sparato il 21 marzo 2012 all’avvocato Alberto Musy, consigliere comunale dell’Udc. Si chiama Francesco Furchì, vive a Torino da anni, è presidente dell’associazione Magna Graecia Millenium, che “opera nel campo della cultura, della solidarietà, della diffusione dei valori della calabresità in terra di Piemonte”. Era anche candidato nella lista civica “Musy sindaco” alle ultime elezioni comunali. I moventi dell’agguato sarebbero da ricercare proprio in contrasti all’interno della formazione politica: Musy non l’avrebbe voluto come capolista in una lista collegata alla sua, non l’avrebbe aiutato nella scalata ad Arenaways tentata da Furchì, non sarebbe inoltre stato favorevole alla nomina, a professore all’Università di Palermo, di un amico di Furchì. Angelica Musy, moglie dell’avvocato, è ancora sotto choc: “Ma voglio incontrare quell’uomo, devo parlargli. Non è mai venuto a casa mia, non l’ho mai visto”. Dice anche che “questo è il primo grande sospiro di sollievo. E so che era candidato nelle liste di Alberto”

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