Il nuovo pianeta dietro casa

È stato scoperto nel sistema di Alfa Centauri: ha una massa simile a quella della Terra ma è troppo caldo per ospitare la vita (per come la conosciamo, almeno)

di Emanuele Menietti – @emenietti

L’Osservatorio Australe Europeo (ESO) ha annunciato la scoperta di un nuovo pianeta nel sistema stellare più vicino alla Terra. Il corpo celeste ha una massa stimata simile a quella del nostro ed è in orbita intorno a una delle stelle che costituiscono il sistema di Alfa Centauri. La scoperta è stata resa possibile grazie alle rilevazioni effettuate dallo strumento HARPS (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher), uno spettrografo di precisione installato dieci anni fa sul telescopio di 3,6 metri di diametro dell’ESO presso l’Osservatorio di La Silla, che si trova sulla montagna Cerro La Silla, nella parte meridionale del deserto di Atacama in Cile. La ricerca scientifica legata alla nuova scoperta, molto importante per gli astronomi, sarà pubblicata dalla rivista Nature questa settimana.

Il pianeta si trova nel sistema di Alfa Centauri, una delle stelle più brillanti nel cielo australe, anche grazie alla sua relativa vicinanza al nostro sistema solare. La distanza tra noi e Alfa Centauri è di 4,3 anni luce, pari a circa 40.700 miliardi di chilometri. Nel cielo appare come una stella unica, ma in realtà il sistema è costituito da tre diversi corpi celesti: ci sono Alfa Centauri A e Alfa Centauri B, che sono simili al nostro Sole e orbitano l’una intorno all’altra, e c’è poi una stella rossa più distante e debole che si chiama Proxima Centauri.

Alfa Centauri

La relativa vicinanza del sistema lo ha reso semplice da osservare e non è quindi un caso se negli ultimi secoli molti astronomi, con i mezzi più diversi, hanno cercato di studiare le caratteristiche del sistema ipotizzando la presenza di possibili pianeti. Fino a ora le ricerche non avevano però portato ad alcun risultato significativo. I ricercatori non si sono dati per vinti e negli ultimi quattro anni hanno utilizzato a più riprese HARPS per studiare la porzione di cielo in cui si trova Alfa Centauri. Grazie alla precisione dello strumento, sono riusciti a identificare un piccolo segnale relativo a un pianeta che, secondo le prime stime, compie un’orbita intorno ad Alfa Centauri B ogni 3,2 giorni terrestri.

La scoperta del pianeta è stata effettuata grazie a una osservazione indiretta, misurando cioè le variazioni cicliche che il corpo celeste induce nella sua stella di riferimento, Alfa Centauri B. La forza gravitazionale del pianeta induce alcune minime variazioni nella stella, valutando le quali è possibile determinare le caratteristiche del corpo celeste che le sta orbitando intorno. È un’operazione che richiede strumenti molto precisi e in grado di rilevare mutamenti minimi e transitori in sistemi distanti miliardi di chilometri dal punto di osservazione terrestre.

Pianeta Alfa Centauri

Stando ai dati ottenuti con questo sistema, gli astronomi hanno concluso che il nuovo pianeta ha con ogni probabilità una massa poco più grande di quella terrestre. Orbita a circa sei milioni di chilometri di distanza da Alfa Centauri B, quindi relativamente vicina rispetto alla distanza di Mercurio dal Sole nel nostro sistema solare. Secondo i ricercatori il nuovo pianeta è troppo vicino alla sua stella ed è quindi eccessivamente caldo per ospitare forme di vita, o per lo meno organismi per come li conosciamo. La sfida è identificare nuovi pianeti nella cosiddetta “zona abitabile”, l’anello intorno a una stella in cui è possibile trovare acqua in forma liquida su un corpo celeste, con condizioni tali da favorire lo sviluppo della vita.