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  • Venerdì 20 luglio 2012

Le proteste di ieri in Spagna

Le foto della grande manifestazione di ieri a Madrid, che nella notte è diventata violenta e ha portato a scontri con la polizia

Nella notte tra giovedì e venerdì a Madrid ci sono stati alcuni scontri tra la polizia e i manifestanti, in piazza per protestare contro il nuovo piano di duri tagli adottato dal governo per affrontare la crisi economica. Le manifestazioni sono state pacifiche per buona parte della giornata, ma sono degenerate verso sera, costringendo gli agenti a usare anche proiettili di gomma per disperdere i più violenti. Alcuni manifestanti hanno dato fuoco ai bidoni della spazzatura e hanno lanciato oggetti verso la polizia, che ha reagito con alcune cariche nella zona in cui si trova il Parlamento. Almeno sette persone sono state arrestate per i disordini di questa notte e, secondo le autorità spagnole, almeno sei sono rimaste ferite.

Le manifestazioni erano iniziate pacificamente ieri con decine di migliaia di persone in piazza in diverse città della Spagna. La protesta era principalmente condotta dai dipendenti pubblici, infuriati con il governo per le nuove misure di austerità, che tra le altre cose prevedono la sospensione del pagamento delle tredicesime almeno fino al 2015. L’operazione dovrebbe consentire allo Stato di recuperare circa 5,2 miliardi di euro, ma secondo i sindacati avrà forti ripercussioni sui consumi. Ieri hanno manifestato anche i vigili del fuoco, i sindacati di polizia, gli insegnanti e i lavoratori del settore sanitario.

Rispondendo alle critiche dell’opposizione per i duri tagli, il ministro delle Finanze e della Pubblica amministrazione, Cristóbal Montoro, ha spiegato che “nelle casse pubbliche non ci sono più soldi per pagare i servizi” e che il governo non ha avuto scelta, dovendo seguire le condizioni poste dall’Unione Europea per mantenere i conti in ordine e ottenere gli aiuti per il settore bancario. Il paese è nuovamente in recessione e c’è forte scetticismo da parte degli investitori sulla stabilità delle sue banche, e più in generale sul suo sistema economico.

I manifestanti sono scesi in piazza con cartelli e slogan contro il governo e i politici in generale, accusati di aver portato il paese alla rovina e di voler scaricarne ora i costi sulla società. Le proteste si sono svolte in 80 città della Spagna, comprese Barcellona e Bilbao. A Madrid molti giovani si sono ritrovati a Puerta del Sol, luogo simbolo della protesta dei cosiddetti “indignados”, e si stima che alla manifestazione abbiano partecipato circa 100 mila persone.

– Concita De Gregorio: La Spagna sottovento