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  • Giovedì 19 luglio 2012

A che punto è il Tour de France

Che tappa (importante) si è corsa oggi, quanto manca a Parigi, chi sta vincendo e i casi di doping, e chiodi

SAINT-QUENTIN, FRANCE - JULY 05: The breakaway group ride during stage five of the 2012 Tour de France from Rouen to Saint-Quentin on July 5, 2012 in Saint-Quentin, France. (Photo by Bryn Lennon/Getty Images)
SAINT-QUENTIN, FRANCE - JULY 05: The breakaway group ride during stage five of the 2012 Tour de France from Rouen to Saint-Quentin on July 5, 2012 in Saint-Quentin, France. (Photo by Bryn Lennon/Getty Images)

Aggiornamento, 18.30: Lo spagnolo Alejandro Valverde, della Movistar, ha vinto la 17esima tappa del Tour de France arrivando da solo al traguardo. Secondo è arrivato Froome, autore di una ottima prova, con a ruota Wiggins, entrambi distaccati da Valverde di 19”. L’italiano Vincenzo Nibali ha provato a staccare i due inglesi nella prima discesa, nel tentativo di recuperare il distacco in classifica generale, ma non è riuscito a continuare l’attacco fino alla fine ed è arrivato settimo, a 37”.

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Alle 12,55 di oggi, 19 luglio, è partita la 17esima tappa del Tour de France, la storica corsa francese di ciclismo su strada, che è arrivata quest’anno alla 99esima edizione: è partita lo scorso 30 giugno da Liegi, in Belgio e terminerà il prossimo 22 luglio a Parigi, sugli Champs-Élysées, come da tradizione dal 1975.

(99 anni di Tour de France in 30 foto)

La tappa di oggi
La tappa di oggi partirà da Bagnères-de-Luchon, una cittadina termale nella regione di Midi-Pirenei, a 612 metri di altitudine, e si concluderà con l’arrivo in salita di Peyragudes, a 1605 metri. È una tappa da scalatori, visto che il percorso, lungo 143 chilometri, è segnato da cinque gran premi della montagna (di cui tre di prima categoria e uno fuori categoria, di quelli che assegnano più punti perché sono i più impegnativi) e da uno sprint intermedio.

Le classifiche, per ora
Ad oggi a guidare la classifica generale, quella che assegna la “maglia gialla”, è il britannico Bradley Wiggins (nato in Belgio, figlio di un campione australiano di ciclismo e di madre inglese), della squadra Sky-Procycling, che precede di 2’05” il compagno di squadra Chris Froome, anche lui britannico (naturalizzato, sudafricano di origine), e di 2’23” l’italiano Vincenzo Nibali della squadra Liquigas-Cannondale. Wiggins ha ottenuto la maglia gialla dopo la sesta tappa, superando lo svizzero Cancellara, che aveva vinto la tappa prologo a cronometro. Da sei tappe, ovvero dall’inizio dei percorsi di montagna attorno ai Pirenei, i distacchi tra i primi tre non sono cambiati.

Ci sono anche altre classifiche previste dal regolamento del Tour, ognuna delle quali assegna una maglia di un colore diverso: verde, a pois e bianca. La maglia verde viene assegnata in base a una speciale classifica basata sui punti accumulati al traguardo di ogni tappa, ma anche alle volate intermedie, presenti in ogni tappa. A partire con la maglia verde, oggi sarà Peter Sagan, corridore slovacco di 22 anni che corre per la Liquigas-Cannondale, che l’ha ottenuta nella prima tappa, togliendola allo svizzero Fabian Cancellara, 31 anni, che aveva vinto la tappa prologo.

La maglia a pois (a pallini rossi su sfondo bianco) viene assegnata in base ai punti accumulati nei gran premi di montagna, che possono essere situati in mezzo al percorso di tappa o al traguardo. Ad indossarla in questo momento è il francese Thomas Voeckler, 33 anni, che l’ha ricevuta dopo la vittoria nella tappa di ieri, da Pau a Bagnères-de-Luchon.

(L’infografica di IL e del Post sul Tour de France)

La maglia bianca è per il primo in una classifica secondaria basata sui tempi di ogni singolo ciclista, come quella generale che assegna la maglia gialla, ma riguarda esclusivamente i ciclisti di non più di 25 anni. A indossare la maglia bianca è il ciclista statunitense Tejay van Garderen, 24 anni, primo già a partire dal prologo e che l’aveva persa solo nella settima e nell’ottava tappa, quando la indossò l’estone Rein Taaramäe, 23 anni.

I casi di doping
Anche questa edizione del Tour de France, come spesso è capitato nel passato, è stata accompagnata da alcuni casi eclatanti di atleti arrestati con l’accusa di “presunto doping”. Il 10 luglio scorso, durante un giorno di riposo del Tour, era stato arrestato il ciclista francese Rémy Di Grégorio, che correva per la squadra Cofidis, che ora lo ha sospeso.

(Il Tour de France e il doping)

Ma quello di Di Grégorio non è stato l’unico caso, e nemmeno il più clamoroso. Due giorni fa, infatti, durante il giorno di riposo tra la 15esima e la 16esima tappa, il lussemburghese Frank Schleck, 32 anni, è stato accusato di doping dopo essere risultato positivo agli esami delle urine che avrebbero segnalato la presenza Xipamide, un diuretico il cui uso è vietato dal regolamento del Tour, ma che non è inserito nella lista internazionale dei farmaci dopanti. Schleck nel 2011 era arrivato terzo nella classifica generale del Tour de France, mentre nel 2008 e nel 2009 si era piazzato quinto.

I pronostici, da qui agli Champs-Élysées

Quella che si corre oggi è l’ultima tappa di montagna del Tour, che sarà molto importante per decidere le sorti della classifica finale. Vincenzo Nibali ieri è stato protagonista di tre attacchi in salita nel tentativo di staccare Wiggins e Froome, dimostrando di essere in forma e di poter fare bene nella tappa di oggi, che potrebbe essere un’occasione per tentare di staccare Wiggins e di annullare il distacco che li separa.

Il favorito per la vittoria finale resta in ogni caso l’attuale maglia gialla Bradley Wiggins, che se oggi riesce a difendersi dagli attacchi di Nibali, dopodomani potrà contare su una tappa a cronometro individuale di 53 chilometri, da Bonneval a Chartres, ideale per lui, che è uno specialista di questo tipo di gare. L’ultima tappa, invece, è lunga 120 chilometri ed è praticamente tutta di pianura, e non dovrebbe rappresentare niente di più di una passerella con un arrivo in volata sugli Champs-Élysées.

Chiodi sul percorso

Nella 14esima tappa, corsa domenica 15 luglio da Limoux a Foix, è accaduto un episodio inedito (e molto pericoloso) di sabotaggio. Qualcuno, che non è stato ancora identificato, ha infatti cosparso alcuni tratti di strada di chiodi, provocando forature e cadute che hanno coinvolto numerosi corridori e che potevano essere molto pericolose. Il corridore croato Robert Kiserlovski, per esempio, forando la ruota è caduto, si è fratturato la clavicola e si è dovuto ritirare dalla corsa, mentre l’australiano Cadel Evans, vincitore del Tour del 2011, ha forato addirittura tre volte e, alla fine della gara, ha postato su twitter la foto di uno dei chiodi.

 

Secondo quanto ha comunicato la direzione del Tour de France, che ha sporto denuncia contro ignoti alla polizia francese, i chiodi sarebbero stati gettati sul percorso dopo il passaggio dei primi fuggitivi e poco prima del passaggio del gruppo. Jean-François Pescheux, il direttore sportivo della corsa, ha dichiarato che i chiodi erano di quelli usati dai tappezzieri e che hanno causato circa trenta forature. Secondo le prime indagini della polizia francese, i chiodi sarebbero stati gettati a circa 38 chilometri dall’arrivo, all’inizio della salita del Mur de Péguère.