Il rapporto sulla trasparenza di Twitter

I contenuti rimossi e le identità degli utenti comunicate dal social network alle autorità nei primi sei mesi del 2012

Ispirandosi al Transparency Report (“Rapporto sulla trasparenza”) di Google, Twitter ha pubblicato il suo primo rapporto sulla trasparenza. L’iniziativa serve per mostrare agli iscritti del social network le richieste inviate dai governi per ottenere informazioni o la rimozione di particolari contenuti, nel caso anche di violazioni del diritto d’autore. Il rapporto indica il numero di casi in cui Twitter è effettivamente intervenuto per dare seguito alle richieste ricevute. I dati diffusi fanno riferimento alla prima metà del 2012, un secondo rapporto aggiornato sarà quindi pubblicato alla fine dell’anno. L’obiettivo è rendere semestrale la pubblicazione delle informazioni per la trasparenza sul social network.

Quelli di Twitter spiegano di aver ricevuto più richieste dai governi nella prima metà del 2012 che in tutto il 2011, a testimonianza della progressiva diffusione del social network e di una maggiore attenzione da parte delle autorità. I governi hanno complessivamente inoltrato 849 richieste per conoscere l’identità di altrettante persone iscritte a Twitter. Gli Stati Uniti hanno inviato più richieste di tutti (679) seguiti dal Giappone (98) e da Regno Unito e Canada, entrambi con 11 richieste. Dall’Italia sono arrivate meno di dieci richieste sull’identità degli utenti. Il numero preciso non è disponibile, perché al di sotto di dieci domande Twitter preferisce non dare il dato effettivo per non influenzare eventuali indagini in corso.

Quando Twitter riceve una richiesta dalle autorità di un paese per diffondere l’identità di un suo utente, avvisa la persona interessata ricordando che i suoi dati saranno rivelati a chi sta svolgendo le indagini. In alcuni casi, previsti dalle leggi dei singoli paesi, il social network non può informare il suo iscritto perché facendolo potrebbe interferire con le indagini ancora in corso. Ogni caso viene analizzato singolarmente e non è detto che Twitter accolga sempre la richiesta delle autorità. A volte non lo fa perché le informazioni richieste sono troppo generiche, in altri ritarda la diffusione se l’utente interessato decide di opporsi. Nei primi sei mesi del 2012 Twitter ha fornito informazioni nel 63 per cento dei casi. Per quanto riguarda l’Italia non è stato diffuso alcun dato.

In altri casi, le autorità dei singoli paesi intervengono per chiedere la rimozione di particolari contenuti dal social network. Le richieste sono in genere legate alle leggi dei singoli stati, dove è vietata la diffusione di particolari messaggi o contenuti. Negli ultimi sei mesi non è stato rimosso alcun contenuto.

La diffusione di contenuti che violano il diritto d’autore continua a essere uno dei principali problemi e la causa del maggior numero di rimozioni. Twitter ha ricevuto 3378 richieste e nel 38 per cento dei casi ha rimosso il materiale incriminato. I tweet rimossi sono stati 5275, i contenuti come foto e video eliminati 599.