Niente regole AgCom sul copyright

Il governo non avalla il discusso regolamento sulla Rete, e per ora il presidente Calabrò è costretto a rinunciarci, alla vigilia della propria scadenza

Questa mattina, il presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom), Corrado Calabrò, ha presentato al Senato il “Bilancio di mandato” riferito al periodo compreso tra il 2005 e il 2012 [pdf]. Nel corso della presentazione, Calabrò si è anche brevemente occupato del regolamento per disciplinare il diritto d’autore online, confermando che non entrerà in vigore in seguito alla mancata decisione da parte del governo di dare i necessari poteri all’AgCom per emanarlo. Del provvedimento si era parlato molto nelle ultime settimane per alcuni timori legati alla possibilità che le nuove norme potessero complicare, o limitare, le attività dei singoli utenti online. Calabrò aveva presentato il regolamento come un sistema utile “per contrastare la pirateria massiva ed industriale che depaupera l’industria creativa”, ricordando che “il web amatoriale” non sarebbe stato interessato.

Nel suo intervento di oggi, il presidente uscente dell’AgCom ha fatto capire di non essere d’accordo con la mancata approvazione della norma interpretativa da parte del governo:

L’AGCOM ha il merito di aver avviato trasparentemente un dibattito sulla protezione del diritto di autore on-line in un panorama legislativo che vede una legislazione vecchia di settanta anni. Non abbia timori il popolo della rete! L’AGCOM ha dimostrato nella sua azione quotidiana di saper conciliare antinomie che coinvolgono nevralgicamente diritti basilari per la convivenza civile e per il corretto funzionamento della democrazia, come, appunto, il bilanciamento tra il diritto di cronaca e di manifestazione e diffusione del pensiero e la par condicio, nonché la salvaguardia, rispetto a quello stesso diritto, della dignità della persona.

Con lo stesso equilibrio e senso della misura l’AGCOM saprà conciliare il diritto alla libera circolazione del pensiero sulla rete nelle nuove forme della tecnologia col diritto d’autore, ch’è il fertilizzante della società dell’oggi e di quella a venire: anche a esso ha riguardo la Costituzione (art. 9).

Internet ha un’insostituibile funzione informativa; nessuno più di noi ne è consapevole. Ma nessun diritto è senza limiti. Il diritto alla libertà di navigazione marittima non ha comportato il diritto alla pirateria.

L’intesa era però che il Governo avrebbe adottato una norma di interpretazione autentica che rendesse leggibili per tutti le norme primarie che inquadrano la nostra competenza. E’ vero che una tale norma non è indispensabile, ma sarebbe certamente utile in una materia, qual è quella in questione, nella quale, per la sua sensibilità, è auspicabile la massima chiarezza. Finché il Governo non adotterà questa norma, noi – almeno in questa Consiliatura – non ci sentiremo tenuti alla deliberazione del regolamento, pur così equilibrato, che abbiamo predisposto e messo a punto con ampia consultazione.

foto: LaPresse