Le rotte degli aerei per risparmiare carburante

L'ENAV fa volare gli aerei più in alto per ridurre consumi ed emissioni, spiegano oggi sul Sole 24 Ore

Sul Sole 24 Ore di oggi, Marco Morino si occupa delle nuove rotte aeree adottate dalla Società nazionale per l’assistenza al volo (ENAV) per ridurre il consumo di carburante degli aeroplani. Il giornale ha potuto consultare in anteprima il rapporto preparato da ENAV sull’andamento del traffico aereo nel 2011 in rapporto ai consumi: si stima che le rotte portate a una maggiore altitudine abbiano fatto risparmiare circa 42.500 tonnellate di carburante e abbiano ridotto le emissioni di anidride carbonica di circa 134mila tonnellate. Una simile soluzione era già stata adottata alcuni anni fa e il piano prevede continui aggiustamenti per ridurre i consumi e ove possibile migliorare i tempi di percorrenza.

Aerei che volano più in alto, dove l’aria è più rarefatta, per fargli risparmiare carburante. Nei cieli italiani è in atto, da parte dell’Enav (la società nazionale di assistenza al volo guidata dal nuovo amministratore unico, Massimo Garbini), una riconfigurazione complessiva delle rotte che sta producendo un duplice vantaggio: per i bilanci delle compagnie aeree, che risparmiano tonnellate di carburante (sempre più caro); per l’ambiente, nel quale vengono immesse minori quantità di CO2. I dati appena elaborati dall’Enav, che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare, dimostrano che nell’anno 2011 il piano di efficienza ha fatto risparmiare alle compagnie 42.500 tonnellate di carburante grazie a 9,3 milioni di chilometri in meno percorsi dai jet in volo. Anche l’atmosfera respira, con una riduzione dell’anidride carbonica rilasciata pari a 134mila tonnellate.

Per ottenere questi risultati i tecnici dell’Enav hanno disegnato delle traiettorie più dirette, evitando per esempio dei collegamenti a zig zag tra uno scalo e l’altro, a quote di volo più elevate, dove l’aria è più rarefatta. Per esempio, la tratta Roma Fiumicino-Milano Linate, una delle più affollate dei cieli italiani, ha avuto un ulteriore innalzamento del livello di volo di 2mila piedi, pari a circa 600 metri (dopo quello realizzato nell’estate 2008) per un risparmio 2011 stimato in 160mila chilogrammi di CO2.

La razionalizzazione della gestione del traffico aereo, ricercando soluzioni basate sul principio “risparmi di carburante da rotte più dirette e meno inquinanti”, viene realizzata migliorando i livelli di sicurezza del volo e incrementando la capacità della spazio aereo. Questo processo consente di ridurre i costi di esercizio e l’impatto ambientale correlato alle operazioni di volo.

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