“Cose inutili che si potevano evitare”

Secondo Marco Imarisio l'imponente schieramento di forze dell'ordine sabato a Torino Porta Nuova ha offerto "una sponda a chi nel movimento No TAV parla di provocazione"

In un editoriale sul Corriere della Sera di oggi Marco Imarisio commenta gli scontri di sabato sera alla stazione Porta Nuova di Torino tra manifestanti No TAV e forze dell’ordine. Imarisio dice che tra i manifestanti c’erano sicuramente violenti, ma anche che la presenza di numerosi agenti schierati nella stazione ha dimostrato “uno zelo” forse eccessivo da parte delle autorità, che ha offerto una “sponda a chi nel movimento No Tav parla di provocazione”.

L’annosa storia della Tav è materiale da maneggiare con cura e prudenza, ormai lo sappiamo da tempo. Il rischio di nuove violenze diventa ogni giorno più alto. È sacrosanto chiedere ai manifestanti contrari all’Alta velocità una certa condotta, di non assaltare i poliziotti, di protestare rimanendo nell’ambito della legalità. E magari, come vedremo più avanti, di pagare il biglietto del treno come fa qualunque pendolare, lasciando intatti i vagoni dopo il proprio passaggio.

Ma è vero che gli antagonisti non sono gli unici chiamati a tenere certi comportamenti. Dopo gli arresti per gli scontri del 3 luglio si è creato un clima d’odio verso polizia e carabinieri che non promette nulla di buono per il futuro. È cosa nota, risaputa. Anche per questo, gli scontri di sabato sera alla stazione di Porta Nuova, che hanno in parte oscurato una bella manifestazione, appartengono alle cose inutili che si potevano evitare, utilizzando il buon senso al posto dello zelo, chiamiamolo così, dimostrato nell’occasione dalle forze dell’ordine.

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