La Gazzetta Ufficiale su Internet deve essere gratis

Lo ha stabilito l'Autorità sui contratti pubblici condannando un accordo tra il Poligrafico dello Stato e Telecom Italia

Il Corriere della Sera racconta oggi della sentenza dell’authority sui contratti pubblici riguardo la versione online della Gazzetta Ufficiale. La Gazzetta Ufficiale è la fonte ufficiale di conoscenza delle leggi in vigore in Italia. È una specie di “giornale”, che serve a diffondere e informare sulla legislazione in vigore: tanto che la cosiddetta vacatio legis, il termine temporale precedente all’effettiva entrata in vigore di una legge, si conta a partire dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

MILANO — Era stata annunciata lo scorso maggio come una grande evoluzione tecnologica: poter comprare la «Gazzetta Ufficiale» via internet e sui tablet, dal negozio online di Telecom Italia, Biblet.it. E per di più «certificata», cioè valida come la copia cartacea. L’accordo tra il Poligrafico dello Stato (Ipzs) guidato da Maurizio Prato e il gruppo presieduto da Franco Bernabé si è invece trasformato in un pasticcio legale, con tanto di «censura» dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp) guidata da Sergio Santoro.

Tutto nasce da una «segnalazione anonima ma alquanto circostanziata e puntuale» – scrive l’Avcp – secondo cui Ipzs «avrebbe affidato direttamente a Telecom Italia, e dunque senza alcuna procedura ad evidenza pubblica», la diffusione telematica e a pagamento della Gazzetta, sia pure senza esclusiva. L’Autorità ha sposato questa tesi ed è andata oltre: «La Gazzetta non dovrebbe essere vista come un “prodotto” da vendere al miglior offerente, ma come strumento per garantire l’avvicinamento delle istituzioni ai cittadini».

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