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  • Venerdì 20 gennaio 2012

Costa Concordia, la nave si muove

“Ha perso stabilità e sta scivolando via”, dice la Protezione Civile, ma sono riprese le operazioni di ricerca dei dispersi (liveblog)

Rescuers work at the cruise ship Costa Concordia keeled over on its side in the tiny Tuscan island of Giglio, Italy, Thursday, Jan. 19, 2012. The $450 million Costa Concordia was carrying more than 4,200 passengers and crew when it slammed into well-charted rocks off the Tuscan island of Giglio. Eleven people have been confirmed dead and 21 others are still missing. (AP Photo/Gregorio Borgia)
Rescuers work at the cruise ship Costa Concordia keeled over on its side in the tiny Tuscan island of Giglio, Italy, Thursday, Jan. 19, 2012. The $450 million Costa Concordia was carrying more than 4,200 passengers and crew when it slammed into well-charted rocks off the Tuscan island of Giglio. Eleven people have been confirmed dead and 21 others are still missing. (AP Photo/Gregorio Borgia)

Punto della situazione, 23,45 – Oggi le ricerche dei superstiti del Costa Concordia sono rimaste sospese per gran parte della giornata, perché il relitto si stava muovendo in modo costante e continuo verso il basso e c’erano preoccupazioni per il peggioramento del tempo atmosferico e delle condizioni del mare, che avrebbero potuto provocare l’inabissamento del relitto. La nave si trova su due banchi di roccia, e si appoggia con una superficie totale di circa 1.000 metri quadrati. Domani sei ricercatori dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste faranno dei rilievi sotto la chiglia per verificare la struttura e la resistenza dello strapiombo su cui è appoggiata la nave. Per ricostruire la morfologia del fondo verrà usata una tecnica che si basa sull’invio di impulsi di onde acustiche ad alta frequenza.

Al termine di una riunione dei responsabili delle operazioni di circa due ore, poco dopo le 18 è stata decisa la ripresa delle ricerche dei dispersi, limitate alla parte emersa della nave, mentre lo scivolamento della nave sembra essere rallentato a 5-10 millimetri l’ora. I morti accertati restano undici, e 21 i dispersi.

Sul piano dell’inchiesta giudiziaria, questa mattina l’avvocato di Schettino, Bruno Leporatti, aveva annunciato che presenterà ricorso contro la decisione del giudice per le indagini preliminari di assegnare gli arresti domiciliari, e che cercherà di ottenere la libertà per Schettino. Poco dopo era arrivata la notizia che anche la procura di Grosseto avrebbe presentato un ricorso al tribunale del riesame di Firenze, ma per ottenere di nuovo la custodia cautelare in carcere. Il deposito del ricorso della procura era atteso per oggi, ma in seguito è stato annunciato un rinvio “almeno a domani”, secondo le agenzie di stampa.

***

23,17 – Il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, la sera del naufragio alle 23,40, in una conversazione con la Capitaneria di Porto di Livorno ha detto: «Credo che rimarrò solo io a bordo. Abbiamo sbarcato quasi tutti, stiamo ancora verificando; forse devono ancora essere sbarcate due o trecento persone tra passeggeri e marittimi». Il documento audio inedito è stato trasmesso questa sera durante il programma «Quarto Grado» su Retequattro.

22,40 – Sei ricercatori dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) di Trieste faranno domani dei rilievi sotto la chiglia della Costa Concordia. La Protezione civile ha infatti chiesto una verifica sulla struttura e sulla resistenza dello strapiombo su cui è appoggiata la nave. Per ricostruire la morfologia del fondo verrà usata una tecnica che si basa sull’invio di impulsi di onde acustiche ad alta frequenza.

22,30 – Il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, al telefono la sera del naufragio con Costa Crociere, avrebbe detto: «Serve un rimorchiatore, mandatemi un rimorchiatore». Inoltre avrebbe ammesso di essere passato «troppo sotto costa» affermando: «ho fatto un guaio, sono passato sotto al Giglio». Le frasi sarebbero contenute nel verbale di interrogatorio di garanzia del 17 gennaio del gip di Grosseto.

22,21 – Le operazioni di svuotamento del carburante della Costa Concordia potrebbero iniziare domani. I tecnici della Smit Salvage, l’azienda olandese incaricata, hanno finito di sistemare le panne assorbenti anti inquinamento intorno alla nave.

22,17 – La verità su quanto accaduto la sera del 13 gennaio è nella scatola nera. Ne è convinto il legale di Francesco Schettino, Bruno Leporatti: «La verità è scritta lì, verrà fuori in maniera netta, le responsabilità saranno accertate. I tabulati delle conversazioni telefoniche sull’accaduto sono lì e parlano chiaro». Solo una una parte del sistema che compone la scatola nera di Costa Concordia è stata recuperata e si trova nelle mani degli inquirenti: ha registrato solo le ultime 12 ore dell’attività sulla nave. La seconda parte si troverebbe ancora all’interno della plancia di comando e per recuperarla sarà necessario calare un operatore. La terza parte, un server, si trova invece in uno dei locali completamente immersi.

18,45 – Il più volte citato professor Nicola Casagli, ordinario di Scienze della terra all’università di Firenze, che collabora con la Protezione civile per tenere sotto controllo i movimenti del relitto, ha annunciato che lo scivolamento della nave sta rallentando rispetto alla mattina. La prua si sposta a 10 mm all’ora, contro i 15 di questa mattina, e a poppa lo spostamento è di 5 mm all’ora.

18,37 – Un esperto dello studio di architettura Bocci and Partners di San Ginesio (provincia di Macerata) specializzato in recuperi edilizi e che ha lavorato alle operazioni di recupero dopo i terremoti dell’Umbria (1997) e all’Aquila, ha spiegato all’ANSA come si potrebbe procedere per evitare l’inabissamento del relitto:

“Occorre immobilizzare il più possibile la nave; per ormeggiarla e scongiurare la minaccia degli strattoni, si prospettano due ipotesi di intervento, molto più efficaci se adottate entrambe: installare un numero sufficiente di potenti argani, ancorati anche essi nella roccia, per bloccare la nave a riva ogni qualvolta si allentano le funi per effetto delle mareggiate, e contestualmente provvedere a rimettere in tensione le stesse funi per evitare gli strattoni; in secondo luogo, tirantare lo scafo dalla parte opposta con l’uso di ancore alloggiate ai piedi della scarpata”. “È lo stesso principio – spiega l’architetto Giuseppe Bocci – delle piattaforme petrolifere galleggianti, tension legs, che vengono tenute ferme da tiranti d’acciaio di grossa sezione connessi a fondazioni sottomarine.”

18,30 – La riunione dei responsabili delle operazioni sul relitto della Concordia, che si è conclusa poco dopo le 18, ha deciso la ripresa delle operazioni di ricerca dei dispersi.

18,07 – Secondo quanto riporta l’ANSA, i sommozzatori della Polizia di Stato hanno “trovato, sequestrato e repertato” pezzi di lamiera provenienti dallo scafo della Costa Concordia, che erano rimasti nello scoglio più grande del gruppo delle ‘Scole’, davanti alla Torre Saracena dell’Isola del Giglio, contro cui aveva urtato il fianco della nave.

17,55 – Aggiornamenti sui procedimenti giudiziari a carico di Francesco Schettino: questa mattina l’avvocato di Schettino, Bruno Leporatti, aveva annunciato che presenterà ricorso contro la decisione del giudice per le indagini preliminari di assegnare gli arresti domiciliari al comandante, e che cercherà di ottenere la libertà per Schettino. Poco dopo era arrivata la notizia che anche la procura di Grosseto avrebbe presentato un ricorso al tribunale del riesame di Firenze, ma per ottenere di nuovo la custodia cautelare in carcere. Il deposito del ricorso della procura era atteso per oggi, ma poco fa è stato annunciato un rinvio “almeno a domani”, secondo le agenzie di stampa.

17,37 – L’Agenzia Spaziale Italiana starebbe per attivare il sistema satellitare italiano Cosmo SkyMed in “modalità emergenza”, in modo da fornire immagini della nave ad altissima risoluzione ogni 12 ore. La richiesta di attivare la modalità di emergenza viene dalla Protezione Civile, ma il comunicato sul sito dell’Agenzia Spaziale Italiana non chiarisce se i satelliti abbiano già cambiato impostazione. Il programma Cosmo SkyMed è sviluppato dall’ASI e dal ministero della Difesa e consiste di quattro satelliti, lanciati tra il 2007 e il 2010, che hanno come fine principale la produzione di immagini ad alta definizione per il controllo ambientale. Tra i suoi primi obbiettivi dichiarati c’è la gestione di emergenze ambientali, il monitoraggio di aree difficilmente accessibili come oceani o foreste, e la cartografia. Il sistema è in grado di scattare fino a 1800 immagini al giorno. Sul sito dell’ASI è finora disponibile una sola immagine in altissima definizione (e molto bella) dell’isola del Giglio.

17,33 – Il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, sarà sentito dalla Commissione Lavori pubblici del Senato mercoledì 25 gennaio.

17,29 – Le foto di oggi del relitto della Costa Concordia, aggiornate.

17,20 – Se un po’ in tutto il mondo ci sono state scontate analogie tra l’affondamento della Costa Concordia e il Titanic da una parte, e tra l’affondamento della Costa Concordia e le difficoltà economiche italiane ed europee dall’altra, non mancano anche altre applicazioni degli stereotipi sull’Italia da parte dei giornali stranieri, che non sono state osate neanche dai nostri editorialisti più spericolati: tra queste, “Il naufragio del Costa Concordia come un’opera lirica italiana“, sul settimanale canadese Maclean’s.

17,15 – Continua la riunione dei responsabili delle operazioni, che stanno esaminando i dati raccolti dagli strumenti che monitorano la nave nelle ultime ore, e che dovranno decidere se riprendere le operazioni sul relitto. Intanto un gruppo di sommozzatori della polizia hanno fatto un nuovo sopralluogo alla scoglio contro cui ha urtato il fianco della Costa Concordia, il più grande del gruppo delle ‘Scole’ davanti alla Torre Saracena dell’isola. La nave si è arenata diverse centinaia di metri più avanti.

16,46 – L’ANSA riferisce che gli investigatori della polizia sono stati incaricati dalla Procura di cercare su internet tutti i video girati a bordo dai passeggeri durante l’incidente. La polizia deve inoltre cercare di rintracciare le persone che li hanno girati.

16,22 – Intanto, la presidente del Partito Democratico Rosy Bindi ha aperto il suo intervento all’assemblea nazionale del partito con un riferimento alla Costa Concordia, ma ha detto che l’usuratissima equivalenza tra la nave e l’Italia non è vera, “perché noi abbiamo reagito”.

16,09 – Da pochi minuti è cominciata la riunione dei responsabili delle operazioni all’isola del Giglio, che deciderà sull’eventuale ripresa delle operazioni sul relitto, sospese questa mattina a causa del lento ma costante scivolamento della nave.

15,48 – Un video diffuso dal Tirreno e girato dai sommozzatori dei carabinieri mostra il posizionamento delle ancore della nave.

15,20 – Poco dopo il disastro della Concordia, ci fu una piccola manifestazione a Venezia contro il passaggio delle navi da crociera per i canali della città. Oggi il Ministero dell’Ambiente ha annunciato che “è stato avviato il percorso progettuale e operativo per ‘liberare’ il bacino di S. Marco dai ‘condomini galleggianti’, le grandi navi da crociera che attraversano il cuore di Venezia”, a seguito di uno scambio di lettere (che si possono leggere sul sito del ministero) tra il presidente dell’Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, e il ministro dell’ambiente Corrado Clini.

15,16 – Nella sua rubrica Dekoder su Repubblica.it, Antonio Dipollina raccoglie qualche momento comico o imbarazzante nella copertura televisiva del naufragio. La nostra preferita è la domanda di Lilli Gruber a Massimo D’Alema: “Lei che idea si è fatto di questo naufragio?”

14,46 – E ora qualcosa per navigatori pazienti (e anglofoni): sul sito gCaptain c’è una ricostruzione della navigazione della Costa Concordia nelle ore che hanno preceduto l’incidente, spiegata con le carte nautiche e una voce narrante. Il video è stato segnalato dal Corriere.

 

14,31 – Il presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, ha scritto in una mail a tutti i soci dei Costa Club (il club fedeltà di Costa Crociere) che la società sta impiegando 1.100 persone per l’assistenza dei naufraghi e per aiutarli a tornare alle loro abitazioni.

14,26 – Domani SkyTg24 manderà in onda alle 15.35 (e poi in replica alle 18.35 e alle 23.05) un reportage sulla Costa Concordia della durata di circa 90 minuti, intitolato “Il nostro Titanic”.

14,20 – Il ministro dei trasporti tedesco Peter Ramsauer (del partito bavarese Unione Cristiano Sociale, CSU) ha detto in un’intervista al quotidiano locale bavarese Passauer Neue Presse che un incidente come quello della Costa Concordia non sarebbe potuto avvenire in Germania: “Secondo le nostre valutazioni, un’avaria di queste dimensioni davanti alle coste tedesche è praticamente esclusa. Naturalmente il presupposto è che l’equipaggio e il capitano della nave rispettino le regole vigenti”. Il ministro ha aggiunto che in passato due casi di avaria di grandi navi passeggeri non hanno causato alcuna vittima e che il meccanismo di evacuazione ha funzionato con grande efficienza.

13,18 – È iniziata l’operazione di ricerca dei dispersi e di monitoraggio della nave del ROV, il sottomarino comandato a distanza che registra immagini e dati che sono analizzati a terra. Finora il robottino ha compiuto un’esplorazione di circa diecimila metri quadrati sia a poppa che a prua della nave.

13,15 – Come ha mostrato il Tg2, sono pronte all’isola del Giglio le attrezzature necessarie per arginare un’eventuale fuoriuscita delle tonnellate di carburante che si trovano nella nave arenata.

13,07 – Il comandante Francesco Schettino ha negato al giudice per le indagini preliminari che la donna moldava di cui si è molto parlato in questi giorni si trovasse sul ponte di comando, secondo quanto riporta la Stampa. Il ponte o plancia di comando è un unico spazio, che si trova in una zona sopraelevata della nave e che va da un lato all’altro della nave per garantire la maggiore visibilità possibile. All’interno ci sono le apparecchiature elettroniche che controllano la rotta e gestiscono la navigazione.

13,02 – Secondo gli esperti della Protezione Civile, la nave “ha perso stabilità e sta scivolando via”, continuando a scivolare costantemente alla velocità di circa 7 mm l’ora. Il vento e il mare più mosso nel corso della giornata di oggi potrebbero peggiorare la situazione e provocare l’inabissamento del relitto.

12,53 – L’associazione dei consumatori Adiconsum, legata alla CISL, ha annunciato che si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico dei responsabili della Costa Concordia, se non si aprirà un tavolo di conciliazione tra i rappresentanti dei consumatori (è già stato costituito tre giorni fa un Comitato Naufraghi Concordia) e le associazioni di categoria dei tour operator e delle agenzie di viaggio (le principali sono ASTOI e FIAVET).

12,49 – National Geographic Channel sta già lavorando a un instant doc, un documentario girato con tempi molto stretti su un evento di attualità, sul naufragio della Costa Concordia. Il documentario utilizzerà molti filmati amatoriali girati durante l’evento, e a partire da domani sarà attivo l’indirizzo www.natgeotv.com/concordia per raccogliere le testimonianze e i materiali di chi vorrà collaborare.

12,43 – Gli esperti che si occupano di monitorare la posizione della nave per conto della Protezione Civile dicono che il relitto poggia su due banchi di roccia e che la “la superficie di appoggio totale della Concordia è di circa 1.000 metri quadrati”. La nave si trova su un pendio di circa 24 gradi, vicino a un punto in cui il fondale si abbassa bruscamente di circa 70 metri.

12,41 – Una passeggera della Concordia, Eghli Cabrera, ha detto all’ANSA che prima dell’urto la nave “si mise a vibrare in modo fortissimo, come se andassero indietro”. È probabile quindi che chi era al comando si sia accorto della rotta sbagliata e abbia dato il comando di “indietro tutta”, senza però riuscire a evitare completamente l’impatto con gli scogli.

12,21 – L’avvocato del comandante Schettino, Bruno Leporatti, ha detto che Schettino “ha avvertito subito la compagnia Costa del problema alla nave Costa Concordia, come era suo dovere fare”. Costa Crociere si è costituita parte offesa presso la procura di Grosseto per il naufragio della nave.

12,18 – Il relitto della Costa Concordia si muove di circa 7 millimetri l’ora, fino a 15 millimetri a prua, secondo quanto detto dal professor Nicola Costagli, docente di Scienze della Terra all’Università di Firenze, che per conto della Protezione Civile si occupa di monitorare la posizione della nave.

11,57 – L’avvocato di Francesco Schettino farà ricorso al tribunale del riesame contro il provvedimento di arresti domiciliari deciso dal giudice per le indagini preliminari (che lo aveva scarcerato annullando il fermo in carcere deciso dalla Procura). È possibile presentare il ricorso entro dieci giorni dalla notifica del provvedimento.

11,24 – Ancora sulle manovre della Concordia nei momenti decisivi. Due testimoni oculari hanno riferito, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, che le ancore sarebbero state gettate dalla nave dopo che questa era già sbandata e si trovava ormai nei pressi della costa dove si è poi arenata. Questo smentisce quanto detto dal comandante Schettino, che aveva dichiarato di aver gettato le ancore con la nave ancora in moto, in modo da aiutare una virata della nave e l’avvicinamento alla costa: la mossa avrebbe evitato così il naufragio in mare aperto. Anche le verifiche sul relitto fatte dai sommozzatori dei carabinieri avrebbero trovato una delle due ancore sotto lo scafo, segno che è stata gettata dopo lo sbandamento e non prima come affermato da Schettino.

11,15 – Aggiornamento meteo: per la giornata di oggi, il meteorologo Antonio Sanò citato dall’ANSA prevede mare mosso fino alle 13 a causa del Libeccio, con onde tra un metro e un metro e mezzo, poi un periodo di calma di qualche ora e, tra le 20 e le 22, l’arrivo del Maestrale da nordovest (previsto a 15-18 nodi, 18-33 km orari) che potrebbe spostare significativamente la nave.

11,03 – Si prova a ricostruire la manovra della Concordia nei momenti che hanno immediatamente preceduto e seguito l’impatto con le rocce: il Tirreno scrive che le prime indagini avrebbero stabilito che “il timone fu completamente virato a dritta come se la nave, arrivando ad alta velocità, dovesse evitare l’ostacolo all’ultimo momento.” La velocità della nave al momento dell’impatto è per ora stimata in circa 15 nodi, 27,7 km all’ora, probabilmente troppo elevata per correggere la rotta in tempo ed evitare le rocce.

10,50 – Il giornalista del Corriere della Sera Marco Imarisio scrive su Twitter che “la ragazza moldava non c’entra nulla con le indagini. E’ un dettaglio ininfluente. Ma sono gli inquirenti a ‘spingerla’. Perche’?” Nel tweet successivo spiega che secondo lui questa insistenza degli inquirenti è un modo per “mettere pressione” sull’indagato.

10,30 – Nel pomeriggio un ROV (remotely operated vehicle), un sottomarino teleguidato, verrà immerso vicino al relitto per analizzare il fondale e provare a capire se è possibile ancorare la nave per evitare l’inabissamento.

10,26 – Le ricerche continuano a essere sospese, dato che la nave si sta muovendo lentamente, di circa 1 centimentro e mezzo all’ora. Il relitto è monitorato con strumenti laser e prismi topografici, uno strumento usato nella topografia che riceve un segnale (solitamente raggi infrarossi) e li devia a un’unità di rilevamento: se cambia l’angolo, si è verificato uno spostamento. Non si sa se i movimenti siano l’inizio dell’inabissamento del relitto o solo scosse di assestamento. Intanto si parla di fare qualcosa per stabilizzare la nave: il comitato scientifico della Protezione civile sta studiando varie possibilità, tra cui un’imbracatura o un ancoraggio del relitto con dei tiranti.

9,48 – I palombari del Comando Subacquei ed Incursori (conosciuto anche con l’acronimo di COMSUBIN), che fa parte della Marina militare e ha sede vicino a La Spezia, hanno aperto ieri con l’esplosivo altri quattro varchi sul fianco della nave. Ora le aperture sullo scafo sono in tutto undici, e le ricerche all’interno del relitto, ora sospese, sono effettuate dai sommozzatori dei carabinieri, dei vigili del fuoco e del Centro nazionale soccorso alpino e speleologico.

8,58 – Adesso l’Ansa parla così delle prospettive del tempo:

Una forte mareggiata si sta sviluppando al largo della Liguria e potrebbe raggiungere in giornata l’isola del Giglio. Il fenomeno potrebbe mettere ulteriormente a rischio la stabilità dello scafo che si trova a pochi metri da un abisso profondo circa 60 metri.

8,51 – I dispersi al momento sono 21, a cui si aggiungono tre corpi ritrovati che non sono stati identificati.

8,34 – Il meteorologo Luca Mercalli spiega sulla Stampa le prospettive del tempo al Giglio in questi giorni.

lo scenario meteorologico attorno all’arcipelago toscano andrà un po’ movimentandosi, pur senza riservare scenari da vera burrasca

8,28 – Molti giornali – Stampa, Repubblica e Corriere, tra gli altri – danno ancora molto spazio al presunto mistero delle ragazza moldava sulla nave, molto esaltato ieri: ma la storia sembra spegnersi, al di là del suo rilievo “letterario”. Lei comunque dice che ha aiutato il comandante Schettino nel dare istruzioni ai passeggeri, e lo difende.

8,11 – Il Corriere della Sera ha un’intervista di Goffredo Buccini a Pier Luigi Foschi, presidente di Costa Crociere, su cui restano dubbi di tempestività nell’allarme: ma la società continua a dare la responsabilità al comandante Schettino. “Abbandonandola prima, non avremmo perso vite umane”, dice Foschi.

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A quasi una settimana dall’incidente della sera di venerdì 13 gennaio, stamattina le ricerche delle ventuno persone che tuttora risultano disperse sono state sospese dopo che si sono registrati nuovi movimenti dello scafo: il mar è più mosso da ieri pomeriggio. Sul fronte delle indagini sull’accaduto, da ieri sera ha molto risalto sui media il video diffuso da Rai News 24 in cui si vedono alcuni responsabili dell’equipaggio chiedere ai passeggeri riuniti e con i giubbotti di salvataggio di tornare alle proprie cabine perché tutto si sta risolvendo: l’ordine di evacuazione sarebbe stato dato mezz’ora dopo.

(AP Photo/Gregorio Borgia)