Cominci lo stato, poi i tassisti
Antonio Polito accusa il governo di trascurare le liberalizzazioni più importanti per la crescita economica e la libera concorrenza
Sul tema delle liberalizzazioni oggi interviene Antonio Polito sul Corriere della Sera condividendo le accuse di rigidità contro alcune professioni ma accusando il governo di trascurare il fronte più importante, quello della libera concorrenza con le aziende statali.
Come Fiorello, che ne ricava un divertente video quotidiano su Twitter , ognuno di noi alla mattina va dal giornalaio, scambia due chiacchiere col benzinaio, saluta la farmacista, salta su un taxi. Sono giornate di grandi discussioni. Noi consumatori sosteniamo che se questi mestieri si aprissero a un po’ di concorrenza, spenderemmo qualche euro in meno e avremmo qualche occupato in più. Loro ci mostrano i volti di gente modesta e lavoratrice, che di certo non ha passato le vacanze a Cortina, e che comincia a soffrire di una sindrome da accerchiamento. Su un punto hanno ragione: non meritano di portare da soli la croce dei ritardi italiani in materia di libero mercato, né di essere additati come l’ostacolo principale alla crescita.
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