La “fase due” del governo Monti

Dopo il Consiglio dei Ministri, nessuno rivela quel che è stato deciso e «unanimemente condiviso»: Mario Monti spiegherà domani in una conferenza stampa la sua agenda per il 2012

Si è svolto nel pomeriggio (in quasi tre ore) il Consiglio dei ministri durante il quale Mario Monti ha spiegato le linee guida dell’azione dell’esecutivo per il prossimo anno sulla crescita economica: «Il Presidente del Consiglio Mario Monti – si legge nel comunicato – ha illustrato in Cdm i punti salienti del programma di lavoro da lui previsto per le prossime riunioni del Consiglio dei Ministri. Dopo un ampio dibattito, il Consiglio ha unanimemente condiviso quanto proposto dal Presidente».

Dopo il vertice non è stata data però alcuna anticipazione (come era invece successo nella “fase uno”). Il ministro per la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi, ha detto: «Domani andremo tutti a sentire la conferenza stampa di Monti, lì sentiremo la lettura dell’azione del governo finora e la prospettiva futura». Domani alle ore 12.00, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, Mario Monti dovrebbe dunque spiegare i contenuti della sua agenda per il 2012.

Prende corpo l’agenda delle misure strutturali per la crescita e losviluppo ed entra così nel vivo la ’fase due’ dell’azione di governo di Mario Monti. L’obiettivo è quello di varare entro gennaio i primi provvedimenti. A dettare il timing è stato il premier nel corso della riunione di oggi del Consiglio dei ministri, durata quasi tre ore e convocata per illustrare le «indicazioni del presidente del Consiglio sul programma di lavoro delle prossime riunioni del Consiglio dei ministri». Un programma che, come riferisce il comunicato di palazzo Chigi diffuso al termine, è stato «unanimemente condiviso» dai ministri, che Monti ha invitato a tenersi pronti per poter arrivare nel giro di una trentina di giorni al varo delle prime misure orientate alla crescita.

Ai colleghi di governo il presidente del Consiglio ha dato le sue indicazioni, ma ha anche ascoltato le loro valutazioni, nel corso di un giro d’orizzonte che, riferisce sempre la nota ufficiale del governo, è stata l’occasione per «un ampio dibattito», dal quale sono arrivati i primi contributi per le iniziative che verranno prese nel futuro a breve e medio termine. Una serie di indicazioni che troveranno una sintesi nella tradizionale conferenza stampa di fine anno che Monti terrà domani alle 12 e alla quale tutti gli esponenti dell’esecutivo hanno rimandato lasciando palazzo Chigi, senza voler dare alcuna anticipazione. «Domani c’è la conferenza stampa del presidente del Consiglio. Sarà molto interessante sentire il premier e la lettura che darà dell’azione di governo svolta finora e di quella in prospettiva», si è limitato a dire il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi, rispettando la rigida consegna del silenzio. L’attesa è, dunque, tutta per le comunicazioni del presidente del Consiglio. Ma non solo. I riflettori sono sempre puntati sul mercato dei titoli di Stato dove la tensione non s’allenta.

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