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  • Venerdì 16 dicembre 2011

I documenti cancellati da Romney

Quando era governatore del Massachusetts, il candidato favorito alle primarie repubblicane fece eliminare o rimuovere migliaia di documenti ufficiali che avrebbero potuto creare problemi alla sua carriera politica

Mitt Romney è uno dei candidati favoriti alle prossime primarie repubblicane, ma negli ultimi giorni sta affrontando uno scandalo che riguarda la gestione delle informazioni da parte sua e dei membri della sua amministrazione, quando era governatore del Massachusetts, tra il 2003 e il 2007. Lo scandalo, come racconta la MSNBC, è iniziato a metà novembre, quando il Boston Globe ha raccontato che undici membri dello staff di Romney nel 2006 hanno acquistato i dischi fissi di 17 computer usati nella pubblica amministrazione del Massachusetts negli anni precedenti, al prezzo di 65 dollari l’uno. Le copie di backup sui server dello stato erano andate perse, dato che le macchine erano state rimpiazzate durante “manutenzione di routine”.

Inoltre, il 6 dicembre Reuters scoprì che l’amministrazione Romney aveva speso 97.000 dollari per sostituire i computer, provocando la perdita di molti dati e email. Poco prima di finire il suo mandato, vennero spesi altri 205.000 dollari per nuovi computer in leasing triennale per l’ufficio del governatore, spendendo circa il doppio del contratto precedente. Infine ieri, 16 dicembre, Reuters ha aggiunto alla storia la notizia che l’amministrazione Romney ha ottenuto il permesso legale per distruggere 150 scatole di documentazione ufficiale.

La notizia della distruzione dei documenti, della sostituzione dei computer e dell’acquisto dei dischi fissi ha provocato molte domande ai responsabili della campagna elettorale di Romney e a Romney stesso, dato che i critici sostengono che il comportamento della sua amministrazione uscente non è stato trasparente e non permette ai cittadini di farsi un giudizio obiettivo e informato sul suo lavoro da governatore. Da parte sua, il candidato repubblicano e i suoi portavoce sostengono che tutte le operazioni sono state perfettamente legali: la legge permette agli impiegati statali di comprare i computer che hanno utilizzato e non punisce la mancata conservazione di informazioni elettroniche.

Mitt Romney ha risposto alle domande sulla vicenda (che MSNBC si spinge fino a chiamare “Erasergate”, dal celebre scandalo Watergate che portò alle dimissioni di Nixon) con due diverse argomentazioni. La prima è che i dischi fissi avrebbero potuto contenere informazioni personali riservate di molti cittadini per quanto riguarda il loro stato di salute o giudiziario. Ma l’argomentazione è poco convincente, dato che è normale eliminare dai documenti che vengono resi pubblici i cosiddetti “dati sensibili” che ci possono essere contenuti.

In un’intervista successiva a un quotidiano locale, Romney ha offerto un’altra spiegazione, ovvero che non intendeva fornire argomenti potenzialmente dannosi ai suoi oppositori politici o al pubblico, e che nessuna passata amministrazione in Massachusetts ha mai fornito copia dei propri documenti elettronici. Da allora si è rifiutato di rispondere a domande più precise sulla questione, come per esempio se il suo computer personale sia stato uno di quelli sottoposto alla cancellazione dei dati o alla sostituzione della memoria.

L’attuale segretario di stato del Massachusetts ha dichiarato che 460 scatole di documenti che risalgono all’amministrazione Romney verranno rese pubbliche, cinque scatole per volta, anche se non si sa a partire da quando e per quanto tempo. Un’analisi dei documenti che sono già pubblici da parte di Associated Press ha concluso che non ci sono documenti che riguardano le comunicazioni interne all’amministrazione da e per l’ex governatore Romney.

Le leggi statunitensi, nota MSNBC, non sono però molto chiare riguardo alla conservazione dei documenti delle amministrazioni statali, soprattutto riguardo ai documenti informatici, e di questo hanno approfittato governatori repubblicani e democratici per cercare di impedire la divulgazione di informazioni potenzialmente dannose. Una decisione della Corte suprema giudiziaria del Massachusetts ha esentato le comunicazioni del governatore dalle leggi sulla conservazione dei documenti, caso unico tra le legislazioni statali negli USA, ma il governatore democratico dello stato di Washington, Christine Gregoire, ha vietato recentemente l’accesso ad alcuni documenti, provocando una controversia legale che sarà decisa dalla Corte Suprema dello stato. In Texas, i membri dell’amministrazione Perry hanno dichiarato che dopo sette giorni tutte le email che vengono scambiate possono essere cancellate, e che la politica adottata è la stessa dell’amministrazione di George W. Bush.