I “dati aperti” della pubblica amministrazione
La Stampa spiega la nuova iniziativa dell'Unione Europea per facilitare la diffusione delle informazioni raccolte dal settore pubblico
Sulla Stampa di oggi Juan Carlos de Martin, docente al Politecnico di Torino di Ingegneria dell’Informazione, spiega che cosa prevede il nuovo piano del Commissario europeo Neelie Kroes per mettere a disposizione di aziende e privati i dati raccolti dalla pubblica amministrazione. Informazioni preziose che potrebbero offrire nuove opportunità per l’economia, dando risorse e spunti per la gestione di nuovi servizi basati sui cosiddetti “dati aperti”.
Lunedì scorso a Bruxelles la Commissaria europea Neelie Kroes ha lanciato un’iniziativa di quelle di cui l’Europa ha un enorme bisogno in questo momento, ovvero, a basso costo ma col potenziale di generare forti rendimenti. «Trasformare in oro i dati della pubblica amministrazione», questo il titolo dell’annuncio che, in concreto, consiste nella revisione della Direttiva europea del 2003 sui dati del settore pubblico.
Stiamo parlando dei dati prodotti, raccolti o acquisiti dalla pubblica amministrazione, dati che, se messi a disposizione di aziende e società civile, rendono possibili iniziative imprenditoriali, culturali e civili. Parliamo, per esempio, di dati cartografici, meteorologici, statistici, ambientali, turistici, marittimi, scientifici, culturali, sui trasporti. A Boston, dove mi trovo in questo momento, l’autorità dei trasporti locali (la MBTA) mette a disposizione i dati sulla posizione in tempo reale di bus, treni, metropolitana, permettendo a chiunque di usarli senza vincoli. Col risultato che sono state sviluppate ben trentacinque applicazioni per smartphone – alcune gratis, altre a pagamento – che permettono di usare i mezzi pubblici locali con intelligenza ed efficienza.
Siamo solo all’inizio di questo movimento dei «dati aperti». A Boston come a Torino man mano che nuovi dati verranno resi pubblici, sarà possibile incrociarli permettendo lo sviluppo di applicazioni ancora più efficaci nel facilitare la vita di cittadini e aziende.
Interessati, per esempio, ad andare in centro città a vedere uno spettacolo? Una applicazione potrà incrociare in tempo reale i dati – di diversa provenienza – relativi a cinema e teatri, mezzi pubblici, traffico, parcheggi e ristoranti, offrendo nel giro di pochi secondi soluzioni intelligenti per la serata. E’ facile immaginare quanto un turista (e non solo) troverebbe utile un simile strumento. Altro esempio: la messa a disposizione di dati dettagliati sulla spesa pubblica permetterebbe ad associazioni e a singoli cittadini non solo di conoscere più a fondo in che modo vengono spesi i soldi delle tasse – e di identificare eventuali sprechi – ma anche di sviluppare una coscienza civica più matura.