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  • Mercoledì 12 ottobre 2011

La Slovacchia ci ripensa sul salvataggio dell’Euro

In cambio di elezioni anticipate i socialdemocratici all'opposizione offrono il loro appoggio: il parlamento voterà quindi di nuovo

Robert Fico, leader di Smer. 12 ottobre 2011 (SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images)

Robert Fico, leader di Smer. 12 ottobre 2011 (SAMUEL KUBANI/AFP/Getty Images)

Il parlamento slovacco, dopo aver bocciato nella serata di ieri la ratifica del fondo europeo salva-stati (EFSF), ha oggi raggiunto un accordo. Dopo la trattativa pomeridiana tra i partiti della coalizione governativa (Sdku, Kdh, MostHid) e i socialdemocratici all’opposizione (Smer), Robert Fico, leader dello Smer, ha dato l’annuncio alla Tv slovacca TA3.

Robert Fico, dopo essersi astenuto dalla votazione di ieri, si era riferito al mancato accordo parlando di «vergogna internazionale della quale, per lo stato in cui si trova, l’unico responsabile è il governo». Oggi, alla premier Iveta Radicova ha chiesto elezioni anticipate, in cambio del suo appoggio. «C’è un accordo» ha dichiarato Robert Fico «Smer si impegna a sostenere il piano finanziario e la coalizione si impegna a nuove elezioni il 10 marzo. Non appena questa legge verrà approvata il parlamento inizierà a discutere l’EFSF, che sarà ratificato senza problemi».

Non è ancora stata stabilita la data, ma si potrebbe tornare al voto domani. Certamente, non si andrà oltre venerdì. I 62 deputati socialdemocratici sommati ai 55 che già martedì avevano votato a favore, sembrano dunque sufficienti per far passare la ratifica.

Ieri, il presidente della Commissione Ue Josè Barroso, e quello del Consiglio Herman van Rompuy avevano lanciato un appello alla Slovacchia chiedendo di votare la ratifica «nell’interesse di tutti gli stati dell’euro». La richiesta è stata accolta.