Air France lascia Malpensa

Da fine ottobre tutti i suoi voli per l'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi saranno spostati a Linate

Ettore Livini su Repubblica di oggi racconta della decisione di Air France di lasciare Malpensa. La questione dell’aeroporto di Malpensa e della sua rilevanza era stata al centro del dibattito sulla cessione di Alitalia ad Air France nel 2008, condizionandone la campagna elettorale. Alla fine non se n’era fatto niente, grazie alla contrarietà del centrodestra e dei sindacati.

Air France ed Alitalia – con la benedizione del governo Berlusconi – rifilano l’ennesimo colpo basso a Malpensa. A partire da fine ottobre, infatti, il vettore francese sposterà tutti i suoi voli per Parigi-Charles de Gaulle in partenza dallo scalo bustocco a Linate, sfruttando quattro slot della compagnia italiana. Il numero dei collegamenti trasferiti è relativamente basso ma l’effetto rischia di essere dirompente per il trasporto aereo nel Nord Italia: l’offerta del vettore francese sommata a quella di Alitalia porta a undici le partenze giornaliere per la capitale transalpina. E questo servizio-navetta trasformerà con ogni probabilità Parigi – a scapito di Fiumicino – nel nuovo hub per voli intercontinentali della parte più ricca del paese.

Il governo Berlusconi – paladino della battaglia per salvare Alitalia e la Malpensa dalla “svendita” ai francesi – ha ottenuto alla fine l’effetto opposto. E l’operazione, per ironia della sorte, sta andando in porto grazie ai buoni uffici dell’aerolinea tricolore e all’ombrello antitrust aperto dal Cavaliere sulla cordata dei patrioti, provvedimento che ha regalato alla Magliana il sostanziale monopolio su Linate. I diritti di decollo dal Forlanini girati ai francesi fanno parte del tesoretto di slot inutilizzati sul city-airport da Alitalia, mai riassegnati malgrado sul tavolo della Sea, la società di gestione, ci siano ben 54mila richieste per volare da qui.

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