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  • Lunedì 4 luglio 2011

Il petrolio nello Yellowstone River

La rottura di un oledotto della Exxon rischia di creare un disastro nel Montana

La rottura di un oleodotto della Exxon Mobil nel Montana, Stati Uniti, ha fatto fuoriuscire mille barili di petrolio grezzo nel fiume Yellowstone. La Exxon ha fatto sapere che ci sono tracce di petrolio fino a circa venticinque chilometri di distanza dal punto in cui si è verificata la perdita, ma la causa dell’incidente non è ancora stata chiarita. «Non c’era stato nessun segnale che potesse indicare un incidente», hanno fatto sapere dall’azienda. L’oleodotto era stato chiuso per precauzione a maggio, quando le acque del fiume avevano raggiunto un livello particolarmente alto, ma poi tutto era ripreso come al solito. Ogni giorno ci passano circa 40mila barili di petrolio.

Il governatore del Montana, Brian Schweitzer, ha messo in discussione la spiegazione fornita dalla Exxon. «Non hanno idea se si tratti di 5, 50 o 100 miglia. Stanno tirando a indovinare». Lo Yellowstone è il fiume privo di dighe più lungo degli Stati Uniti. Una valutazione precisa dell’entità del danno non potrà essere effettuata finché piccole imbarcazioni non riusciranno a perlustrare la zona, ha spiegato il governatore. La preoccupazione maggiore ora è per i danni che la perdita potrà arrecare alle coltivazioni circostanti il fiume e all’industria della pesca.

La storia del Parco di Yellowstone