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  • Lunedì 6 giugno 2011

La Serie A e le scommesse

Che cosa sappiamo sul coinvolgimento del più importante campionato italiano nello scandalo di questi giorni

GENOA, ITALY - FEBRUARY 20: Antonio Floro Flores of Genoa CFC competes with Leandro Greco of AS Roma during the Serie A match between Genoa CFC and AS Roma at Stadio Luigi Ferraris on February 20, 2011 in Genoa, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images) *** Local Caption *** Antonio Floro Flores;Leandro Greco
GENOA, ITALY - FEBRUARY 20: Antonio Floro Flores of Genoa CFC competes with Leandro Greco of AS Roma during the Serie A match between Genoa CFC and AS Roma at Stadio Luigi Ferraris on February 20, 2011 in Genoa, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images) *** Local Caption *** Antonio Floro Flores;Leandro Greco

Fin dal giorno dei primi arresti legati allo scandalo sul calcio e le scommesse, che per adesso rimane concentrato sulla Serie B e sulle categorie inferiori, si è letto che il caso di lì a poco si sarebbe allargato alla Serie A. Da allora ogni mattina dalla procura di Cremona trapela qualche pezzetto in più: per quanto non si possa ancora parlare di un pieno coinvolgimento nello scandalo del campionato di calcio più importante d’Italia, e per quanto si stia ancora discutendo su dati e fatti più che parziali, qualche informazione si può già mettere in fila.

Le cinque squadre
Il dentista Mario Pirani, uno degli arrestati di mercoledì scorso, durante un interrogatorio avrebbe indicato i nomi di cinque squadre di Serie A: Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari. Solo i nomi, che di per sé non vogliono dire molto: potrebbero avere semplicemente partecipato a gare oggetto di scommesse sospette ma senza esserne a conoscenza e senza aver combinato alcun risultato. Solo riguardo Genoa e Roma era emerso qualche giorno fa il riferimento alla rocambolesca partita dello scorso febbraio, quando la Roma vinceva tre a zero alla fine del primo tempo e il Genoa finì per vincere quattro a tre. Domani il procuratore Roberto Di Martino sentirà nuovamente Pirani per chiedergli ulteriori spiegazioni.

Il ruolo della camorra
All’inchiesta di Cremona si sovrappone parzialmente un’altra inchiesta, condotta dalla procura di Napoli, sui collegamenti tra calcio e camorra. L’inchiesta riguarda la partita di Serie A giocata il 10 aprile del 2010 tra Napoli e Parma. Alla fine del primo tempo il Napoli, che giocava in casa, vinceva per uno a zero: finirà tre a due per il Parma. Stando a quanto hanno scritto i carabinieri nell’informativa alla procura, si sospetta che “molte persone riconducibili ai clan Lo Russo e degli Scissionisti durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo abbiano effettuato svariate scommesse con puntate piuttosto elevate sulla vittoria del Parma”.

Le neo-promosse
Siena e Atalanta hanno disputato l’ultima stagione in Serie B ma sono state promosse – con anticipo, tra l’altro, dopo aver dominato il campionato – e quindi se la loro posizione nell’inchiesta dovesse aggravarsi ne risentirebbe anche la composizione del prossimo campionato di Serie A. Dell’Atalanta si discute fin dal primo giorno: il suo capitano, Cristiano Doni, è accusato di aver fatto parte attivamente del gruppo che scommetteva sulle partite tentando di condizionarne il risultato. Doni si è detto innocente ed estraneo alle altre persone coinvolte. Ieri sono arrivate informazioni anche riguardo un presunto maggiore coinvolgimento del Siena: in un paio di intercettazioni si parla o si allude a un pagamento offerto dalla stessa società ai giocatori del Sassuolo, altra squadra di Serie B. Claudio Del Frate sul Corriere di oggi scrive che anche riguardo l’Atalanta si sospetta un coinvolgimento attivo della società, che ovviamente aggraverebbe l’intero quadro.

Il sospetto è stato messo nero su bianco da più di uno degli arrestati nello scandalo delle partite truccate che la magistratura di Cremona sta svelando: anche l’Atalanta, intesa come società, sarebbe stata al corrente che alcuni risultati della squadra nella stagione in corso sarebbero stati pilotati. […] Tra venerdì e sabato più di un arrestato, durante gli interrogatori di convalida, avrebbe fatto cenno al fatto che la società — non il singolo giocatore — sarebbe intervenuta per cercare di concordare alcuni risultati. Le voci sono confermate da ambienti investigativi a Cremona, con una doppia specifica: si tratta di circostanze che gli indagati riferiscono «di seconda mano» e al momento piuttosto generiche, senza che siano stati fatti nomi. Testimonianze differenti che vanno nella medesima direzione hanno convinto la Procura ad andare a fondo. Il dubbio è sempre il medesimo: il fiume di conversazioni finite agli atti è frutto di millanterie o ha un fondamento di verità?

L’agenzia di scommesse austriaca
Un’agenzia di scommesse austriaca che si chiama “Skysport 365” ha inviato ieri una email alla magistratura di Cremona, chiedendo di collaborare con l’indagine. Scrive sempre del Frate:

Allegato al messaggio ci sarebbe un elenco di circa 15 incontri sui quali i bookmaker austriaci avevano notato un afflusso anomalo di scommesse; nell’elenco sono comprese alcune partite del Siena e il 3-0 con il quale la Lazio si era sbarazzata in Coppa Italia dell’Albinoleffe. Nessun ulteriore dettaglio viene però aggiunto.

foto: Valerio Pennicino/Getty Images